UN
ANNO CON SAN GIUSEPPE
23° Ottobre
S.
Giuseppe modello di prudenza.
S.
Giuseppe prudentissimo, pregate per noi.
I.
Che cos'è la prudenza? qual è la sua necessità per noi? La prudenza
è una virtù che ci fa prendere i mezzi necessari per arrivare a un
determinato fine. Noi troviamo nella Sacra Scrittura ammirabili modelli
di prudenza; il primo Giuseppe specialmente offre un tipo celebre di
questa virtù; il secondo Giuseppe si segnalò nientemeno che il primo
nella sua prudente condotta in ogni cosa. Riflettemmo ieri sui disegni
ai quali Dio associò san Giuseppe e lo vedemmo corrispondervi della più
mirabile e più compita maniera; questa perfetta corrispondenza è stata
frutto della sua prudenza. Quale non è dunque l'eccellenza e la
necessità di questa virtù, poichè dirige l'uomo giusto e fedele a Dio
nelle questioni d'un ordine così elevato, questioni di tanta
delicatezza e di tanto rilievo? Siate prudenti, ci dice il Signor
nostro, siate prudenti, come il serpente (Mat, X, 16) Sembra che
l'occhio del serpente non si chiuda mai del tutto, e così la prudenza
deve vegliare sempre e regolare i nostri pensieri, i nostri desideri, le
nostre parole, i nostri passi, le nostre azioni.
II.
Prudenza mondana. Vi hanno due prudenze: la prudenza della carne e del
mondo, e la prudenza che viene da Dio; è importante distinguerle
accuratamente. La prudenza della carne o del mondo non ha il fine stesso
da ottenere della prudenza cristiana; abbassando il suo sguardo, e
restringendolo alle cose della terra, vi pone l'avvenire dell'uomo, la
sua gioia e la sua felicità; si rende notevole per la poca cura che
impiega nella gran questione della salute e dell'eternità, e potrebbe
credersi che tale questione agli occhi suoi non esista. Poco scrupolosa
sui mezzi, non avendo che una moralità d'opinione che non teme se non
la legge o il biasimo degli uomini, le sembra che il buon esito ottenuto
giustifichi la sua destrezza e la sua abilità nei maneggi; non teme e
non si studia di schivare il male, ma il fallo, parola che nella lingua
dei prudenti vuol dire una mancanza d' abilità. Il fallo compromette
agli occhi dell'uomo e a tutto potere si schiva; che quanto al male, n'è
Dio solo giudice e vendicatore; e non ammette in grave apprensione.
Avete voi motivo di rimproverarvi per avventura di questa falsa
prudenza? Nella sua vita scolastica un fanciullo può mostrarne i germi;
condizione umile, lavoro manuale, vita oscura non esimono lo spirito e
il cuore dell'uomo da queste basse e terrene viste, che sono della
mondana prudenza il principale elemento. Fu essa l'ispiratrice dei saggi
di Faraone; e il primo Giuseppe fu scelto dalla Provvidenza per insegnar
loro una prudenza attinta a più pure ed elevate sorgenti. Simile
lezione domandiamo noi al secondo Giuseppe; deh! possa egli farci
apprendere la vera prudenza, la prudenza cristiana!
III.
La prudenza cristiana essenzialmente si distingue da quella che prima
considerammo per il fine che si propone: la fine è la salute eterna, la
gloria di Dio, e la sua adorabile volontà. Si può anche dire che il
fine preso di mira dalla prudenza cristiana, è determinato sempre dalle
considerazioni istituite da noi ieri sulla santificazione dell'anime
nostre e l'Incarnazione del Verbo. Anche quando si tratta di questioni
temporali, materiali, sociali, politiche lo sguardo del prudente
cristiano s'allarga e si eleva oltre e sopra il fine terreno propostogli
per fare alcuna delle grandi considerazioni da noi per ora accennate; sì;
egli sublima alla loro altezza le minime particolarità della vita, così
come i più gravi avvenimenti della storia e della vita dei popoli,
piglia lume da esse a studiarli a giudicarli, e, se è opportuno, ad
avvalersene. Tale è la prima regola della cristiana prudenza. Quanto
alla scelta dei mezzi per raggiungere il proposto fine, la prudenza
cristiana li attinge nelle regole date dal Vangelo e negli esempi che vi
trova; non ne accetta nessuno che non sia appieno legittimo agli occhi
della coscienza e si collega con una vera e solida umiltà, non teme le
cattive apparenze e non si industria ad evitarle con i meschini partiti
con i frivoli mezzi che così fortemente nuocciono alla santità, e
dignità del carattere cristiano, seppur non ledono gravemente la
coscienza. Faticando per Dio, con uno zelo illuminato dalla scienza
divina e diretta dall'obbedienza è sempre sicura della riuscita. S.
Giuseppe è uno stupendo modello di questa cristiana prudenza la sola
che merita nel suo pieno significato il bel nome di virtù. S. Giuseppe
era un uomo semplice, diritto, timorato di Dio, e la sua semplicità non
era debolezza di spirito o di giudizio, ma proveniva dall'unità del
disegno che gli stava dinanzi e che in ogni cosa, e ad ogni momento gli
mostrava Dio e l'anima sua, Dio da amare, l' anima sua da salvare. S.
Giuseppe che dovette tutelare i più grandi interessi non s'appoggiò
che ai mezzi più conformi ai dettami della fede e della coscienza. Che
bel modello da meditare, da seguire, da pregare!
PREGHIERA
O s. Giuseppe, potei ben io essere prudente e abile a giudizio del
mondo, ma lo sono stato forse agli occhi di Dio? Non è vero che
compromisi con gravi e replicate imprudenze il rilevante affare della
mia salute?. No, io non approfittai dei mezzi posti tanto amorosamente a
mia disposizione dal divin Salvatore per aiutarmi nella capitale
questione della mia eternità. Aiutatemi, caro protettore a cambiar
condotta, affinché io regoli omai tutta la mia vita con quest' unico
pensiero. Voglio, ad ogni prezzo, voglio, sì, voglio salvarmi l'anima.
RISOLUZIONI
1. Rinnovare durante la giornata le precedenti riflessioni.
2. Ripetere di quando in quando l'invocazione; s. Giuseppe prudentissimo,
pregate per noi.
SACRIFICI
DA COMPIERE
Spirito: Prender consiglio da una persona prudente, dal proprio
direttore confessore.
Volontà: Amar di seguire i consigli che ci sono dati.
Sensi: Astenersi oggi da ogni divertimento e da ogni ricreazione della
sera.
Recitare un Pater, Ave e Gloria, e tre volte: s. Giuseppe pregate per
noi.