UN
ANNO CON SAN GIUSEPPE
24° Ottobre
San
Giuseppe, modello di purità e di castità.
S.
Giuseppe, sposo vergine d'una madre vergine, pregate per noi.
I.
Voto di verginità che lega Giuseppe e Maria. Parlammo già del titolo
di sposo di Maria riservato a s. Giuseppe, ed è la prima, vera ed
essenziale base di tutte le sue grandezze. Ma ad una madre vergine
bisognava uno sposo vergine, e tutto reca a credere, indipendentemente
da una rispettabile tradizione conservata nella Chiesa, che s. Giuseppe,
come pure la Santissima Vergine abbiano fatto voto di verginità.
L'unione dunque degli sposi non sarebbe stata contratta che con la
reciproca assicurazione, venuta dal cielo per una speciale rivelazione,
che il loro matrimonio diverrebbe per entrambi un mezzo di più per
osservare le mutue loro promesse. Sono due verginità che s'uniscono,
dice Bossuet, per conservarsi eternamente l'una con l'altra con una
mutua corrispondenza; e come due astri che confondono la loro luce. Bel
paragone veramente e mirabilmente acconcio agli augusti personaggi di
cui fa spiccare l'eminente privilegio. Ah! se almeno le persone maritate
comprendessero la santità del loro stato, e ne rispettassero tutti i
doveri! Quante illusioni, forse, e quante profanazioni, di che converrà
render severo conto al tribunale di Dio!
II.
Singolare onore di questo titolo di vergine. Presso i Giudei, la
privazione dei figli in una famiglia era riguardata come un disonore o
almeno come una grande e sensibile prova. Molti giusti dell'antica legge
l'avevano accettata con una sottomissione che non escludeva le lacrime e
il rammarico; come ce ne fanno testimonio i pietosi lamenti di Anna
divenuta più tardi madre di Samuele. Noi vediamo nei giusti che
precedettero la venuta del Salvatore qualcuno che, si obbligasse con
voto alla pratica della verginità. S. Giuseppe e la Santissima Vergine
sono stati i primi. Felicitiamo s. Giuseppe di questo glorioso
privilegio; onoriamolo d'essere stato con così abbondanti e singolari
benedizioni prevenuto. Qualunque sia lo stato di vita e la vocazione cui
piacque a Dio di chiamarci, sappiamo porre la verginità sopra d'ogni
altro stato, e nell' effusione dell'animo nostro benediciamo Dio, se ci
ha fatto l'onore e la grazia di chiamarci al ruolo dei vergini. Lo stato
matrimoniale è santo, e la Chiesa lo consacra con le sue preghiere. Gesù
Cristo ne fece un sacramento; ma lo stato della verginità è più santo
ancora, ed è preferibile al matrimonio, secondo la parola e la dottrina
di s. Paolo (I. Cor., VII, 38). Ciascun di noi si sforzi di
corrispondere alla grazia della vocazione che Dio gli avrà fatta.
III.
Quale fu la ricompensa della verginità di s. Giuseppe. La verginità di
s. Giuseppe, come quella della Santissima vergine, fu mirabilmente
feconda; giacchè lo rese padre adottivo di Nostro Signore associandolo
alla sua santa madre. Fortunata la verginità di s. Giuseppe che potè
permettergli di dire al figlio dell'Eterno - Voi siete mio figlio!,
Fortunato quel casto seno sul quale posò così spesso il Cristo nostro
Dio, come sul cuore d'un padre! Per questo primo esempio di verginità
dato nel mondo, s. Giuseppe divenne il protettore e il custode di tutti
coloro che votano verginità a Dio, e più specialmente ancora del
sacerdozio cattolico. Sacerdoti di Gesù Cristo è necessario che la
vostra verginità sia feconda e procuri a Dio un numero più grande di
devoti figli! Vergini spose di Gesù Cristo, una famiglia, una
generazione d'anime deve venire da voi e chiamarvi con il nome di
sorelle e di madre: quanto più perfetta sarà in voi questa amabile e
dolce virtù, più potente sarà la vostra influenza per far nascere e
sviluppare Gesù Cristo nelle anime! O sposi cristiani, i matrimoni
casti sono benedetti da Dio e più fecondi per la terra e per il cielo.
PREGHIERA
O s. Giuseppe, ben capisco perchè venite rappresentato con un giglio in
mano: quel bianco fiore figura Maria, e figura egualmente la vostra
inviolabile e verginale purità. Voi cantate, benchè sposo, il cantico
delle vergini, otteneteci amore e la pratica della purità. Toccatemi
con quel giglio da cui esala il profumo della verginità. O s. Giuseppe,
voi non poteste contemplare così dappresso i misteri del Verbo fatto
carne se non perchè la vostra propria carne s'era santificata e come
resa spirituale; otteneteci la grazia di vincerne gli assalti, e che in
me lo spirito trionfi sulla carne, e sullo spirito trionfi lo spirito di
Dio. Si, s. Giuseppe lasciate che terminando io vi chieda la castità
del corpo e la verginità dell'anima che è l'umiltà.
RISOLUZIONI
1. Rinnovare durante la giornata le precedenti riflessioni.
2. Ripetere tre volte l'invocazione: s. Giuseppe, pregate per noi.
SACRIFICI
DA COMPIERE Spirito: Comprendere bene che in ogni tentazione si mescola
un sentimento d'orgoglio e di confidenza in sè, e che il gran rimedio
contro gli attacchi dell'inferno è l'umiltà.
Volontà: Recitare oggi sovente il detto di s. Paolo. «Signore che
volete ch'io faccia (At., IX, 6).
Recitare un Pater, Ave e Gloria, e tre volte: s. Giuseppe pregate per
noi.