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BAMBINI
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SANTO
ROSARIO PER BAMBINI
Rosario
per bambini: i misteri del Dolore.
Qui di seguito
trovi invece una breve spiegazione della preghiera del Rosario e una
successiva presentazione dei Misteri del Dolore con una breve
riflessione adatta ai bambini ed una preghiera a Maria.
IL
ROSARIO: PRESENTAZIONE
Il rosario è composto da tante preghiere rivolte a Maria, la mamma di Gesù. Ogni preghiera ricorda un fatto della vita di Gesù o di Maria. Questi fatti sono chiamati misteri, non perché siano difficili da capire, ma perché sono il segno, la prova dell'amore di Gesù e di Maria per noi. Pregando quei fatti, dobbiamo scoprire il mistero di questo grande amore. Nella vita di Gesù e di Maria vi sono episodi belli che hanno procurato a Maria tanta gioia, tanto gaudio: sono i misteri gaudiosi. Vi sono episodi che mostrano la cattiveria degli uomini verso Gesù, episodi che hanno fatto soffrire Maria: sono i misteri dolorosi. Infine vi sono episodi che ricordano la felicità, la gloria che Dio ha concesso a Maria e a Gesù: sono i misteri gloriosi. Pregando questi misteri noi rendiamo omaggio a Maria. E come se le offrissimo un mazzo di rose. Le rose sono fiori bellissimi, però hanno le spine. I petali delle rose rappresentano i momenti gaudiosi e gloriosi della vita di Gesù e di Maria; le spine, i momenti dolorosi. Non vogliamo offrire a Maria le spine. Esse ci ricordano che non dobbiamo mai far soffrire Maria e Gesù con la nostra cattiveria. Offrendo questo mazzo di rose a Maria, vogliamo rivivere, con lei e con Gesù, i momenti felici o tristi della loro vita. Possiamo incominciare il rosario pregando il Padre nostro, poi ad ogni mistero possiamo recitare un'Ave Maria, o il Gloria al Padre. Basta anche meditare un solo mistero. L'importante è pregare con il cuore. Alla fine possiamo recitare una Salve, o Regina, o le invocazioni a Maria. Ad ogni mistero chiediamo alla Madonna di aiutare qualche persona che soffre, che piange, che ci vuole bene. Possiamo pregare per i bambini che muoiono di fame, per i malati, gli handicappati, i poveri, gli anziani. Possiamo pregare per il papa, per i vescovi, i sacerdoti, le suore, i missionari, i nostri insegnanti, i nostri genitori, i nostri nonni. Tutti abbiamo bisogno dell'aiuto di Maria che è la mamma di ogni uomo. Maria ci ascolta sempre, perché ci vuole bene come ha voluto bene a suo figlio Gesù.
Preghiere da
imparare:
Padre
nostro,che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come
anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Gesù mio,
perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno. Porta in cielo
tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
MISTERI
DEL DOLORE
1. GESU'
PREGA NELL'ORTO DEGLI ULIVI
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Fino
all'età di trenta anni Gesù rimane a Nazaret. Dopo la morte di
Giuseppe lavora come falegname. Poi lascia la mamma per compiere la
missione che il Padre celeste gli ha affidato. Per tre anni, insieme
con gli apostoli, percorre le strade della Palestina. Insegna agli
uomini che Dio è un Padre buono, guarisce i malati, concede il
perdono ai peccatori, conforta i poveri, fa amicizia con i bambini,
rimprovera i ricchi sicuri di sé, smaschera gli ipocriti. Le
persone ricche e potenti lo temono. I poveri e i piccoli gli
vogliono bene. Le autorità ebraiche e i sacerdoti del tempio sono
preoccupati. |
Non
capiscono che Gesù è il Salvatore promesso dai profeti. Pensano
che sia un bestemmiatore, un imbroglione. Cercano di catturarlo
per ucciderlo. Ma hanno paura della gente che vuole bene a Gesù.
Allora, di nascosto, si accordano con un apostolo, Giuda
Iscariota, perché consegni Gesù nelle loro mani. Giunge l'ora
per Gesù di offrire volontariamente la propria vita per
cancellare i peccati degli uomini. La vigilia della sua passione,
dopo aver cenato con gli apostoli, si reca in un orto vicino a
Gerusalemme. E' notte. Gli apostoli che lo accompagnano si
addormentano sotto gli ulivi. Gesù è molto triste. Pensa a Giuda
che lo tradisce. Pensa agli apostoli che dormono indifferenti.
Pensa alle sofferenze che lo aspettano. Si inginocchia e, con la
fronte sulla nuda terra, invoca Dio: Padre, aiutami in quest'ora.
Arriva Giuda con un gruppo di soldati mandati dai sacerdoti del
tempio. Sono armati di spade e bastoni come se Gesù fosse un
brigante. Lo catturano e gli legano le mani dietro la schiena. Gli
apostoli si svegliano, sbadigliano, poi spaventati scappano via.
Abbandonano il loro amico e maestro nelle mani dei malfattori.
O
Maria, sei stata vicina a Gesù nei momenti più importanti della
sua vita, quelli belli e quelli brutti. Con il cuore e con la mente
sei stata sempre vicina a lui. Hai sofferto nel silenzio, senza
lamentarti. Fa' che io non abbandoni mai il mio amico Gesù. Fa' che
non lo tradisca mai e non mi vergogni di lui. Fa' che io sopporti il
dolore e la solitudine con coraggio.
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2.
GESU' E' FRUSTATO DAI SOLDATI ROMANI
Gesù
viene condotto davanti ai sacerdoti del tempio e alle autorità
ebraiche, radunate in casa di Caifa che è il loro capo. Le
autorità stanno sedute in cerchio. Hanno la faccia molto seria.
Si lisciano nervosamente le barbe bianche. Hanno già deciso di
condannare a morte Gesù. Studiano ora qualche scusa per
giustificare la loro sentenza. Caifa si alza in piedi e chiede a
Gesù: Sei tu il Figlio di Dio benedetto? Gesù fissa Caifa negli
occhi e risponde a voce ferma: Io lo sono! I capi ebrei si tappano
le orecchie scandalizzati. Caifa, rosso in faccia, per dimostrare
che è molto arrabbiato, si strappa un lembo del mantello che lo
ricopre. |
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Poi,
rivolto ai sacerdoti, grida con voce stridula: Avete sentito?
Avete sentito, vero? Ha bestemmiato! Dio non può avere figli! Non
abbiamo bisogno di altre prove! Quest' uomo è colpevole! Deve
morire! I capi ebrei potevano condannare a morte, ma solo il
rappresentante dell'imperatore, il procuratore romano, poteva far
eseguire la sentenza. Gesù viene portato da Ponzio Pilato,
procuratore in quegli anni. Sta per spuntare l'alba. Pilato è
costretto ad alzarsi da letto. Ha fatto un brutto sogno. E' ancora
mezzo addormentato. E' seccato e annoiato per quel contrattempo. I
nemici di Gesù sussurrano in un orecchio a Pilato: Condanna
quest'uomo. Si è vantato di essere il re dei giudei. Pilato si
stropiccia gli occhi e chiede a Gesù: Sei il re dei giudei? Gesù
tace. Molta gente si è radunata davanti al palazzo di Pilato
sobillata dai sacerdoti. Pilato non ha motivi per condannare Gesù.
La gente dalla piazza grida: Crocifiggi Gesù! Sperando di
commuovere la folla, Pilato fa frustare Gesù dai suoi soldati.
O
Maria, la gente che Gesù aveva aiutato, ora grida contro di lui,
Gesù non ha fatto nulla di male, ma accetta di essere frustato
per farci capire quanto siamo cattivi e ingiusti. Per farci capire
la sua pazienza e il suo amore. O Maria, domanda perdono per noi a
tuo figlio. Fa' che siamo sempre riconoscenti a chi ci fa del
bene.
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3.
GESU' E' CONDANNATO A MORTE E CORONATO DI SPINE
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Dopo
averlo fatto flagellare, Pilato presenta Gesù alla folla e dice:
Ecco l'uomo! Volete ancora che lo condanni a morte? Ha già
sofferto abbastanza... Ma la folla grida: Condannalo a morte!
Altrimenti non sei amico dell'imperatore! Pilato alza il braccio
per far tacere la gente. Si fa portare un catino di acqua. Si lava
simbolicamente la punta delle dita e dice con una smorfia: Io sono
innocente del sangue di questo giusto. Poi consegna Gesù ai
soldati perché eseguano la sentenza. Prima di condurre il
condannato a morte sul Calvario per crocifiggerlo, i soldati
vogliono divertirsi un po'. Non sanno mai come passare il tempo.
Sono annoiati. Inventano un gioco. |
Un
soldato mette indosso a Gesù il proprio mantello rosso. Un altro
gli infila tra le mani una canna come se fosse uno scettro. Un
altro, badando bene a non pungersi le dita, intreccia una corona
di spine e la calca sulla testa di Gesù. Tutti fanno finta di
inginocchiarsi e di chinarsi da vanti a Gesù e dicono con sorrisi
di scherno: Salve, o re dei giudei! E gli danno schiaffi e pugni e
gli sputano in faccia. Per loro Gesù è come se fosse già morto.
Gesù chiude gli occhi e non si lamenta. Ha il volto coperto di
sputi e di sangue, ma sembra lo stesso un vero re. I soldati si
stancano di questo gioco crudele. Tolgono il mantello a Gesù e
gli sciolgono le mani. Poi lo portano nel cortile e gli caricano
sulle spalle la croce. La corona di spine però non la tolgono per
non perdere altro tempo. Adesso hanno fretta. Maria è in mezzo
alla folla nella piazza. Ma non può fare niente per Gesù. E
nessuno del resto le dà retta.
O
Maria, vorrei confortarti. Vorrei farti dimenticare la crudeltà
della folla e dei soldati romani. Riconosco che Gesù è il re del
mondo e lo adoro. Voglio che regni sempre nel mio cuore. Prego
perché tutti facciano parte del suo regno d'amore, di giustizia e
di pace.
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4.
GESU' SALE AL CALVARIO PORTANDO LA CROCE
La
crocifissione era la morte riservata agli schiavi, agli assassini,
ai ladri. Assieme a Gesù vengono condotti al Calvario, per essere
crocifissi, due ladri. La folla che si era radunata in piazza
accompagna il corteo dei condannati. Fra la gente c'è anche Maria,
la mamma di Gesù. E' pallida e non ha più lacrime. Giovanni,
l'unico apostolo che non è scappato, le sta vicino. Alcune donne
buone e pie la sorreggono. Altre donne di Gerusalemme si lamentano
e fingono di strapparsi i capelli. Il loro mestiere è di piangere
a tutti i funerali. Gesù guarda la mamma. Vorrebbe consolarla, ma
non trova le parole. Maria non ha neppure la forza di
parlare. |
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Vorrebbe
solo togliere dalla testa del figlio quella corona di spine che
deve fargli tanto male. Ma non può avvicinarsi troppo perché i
soldati tengono la gente a una certa distanza. Gesù dice alle
donne che si lamentano: Non piangete sopra di me, ma sopra voi
stesse e sopra i vostri figli. Gesù cade perché la croce gli
scivola dalle spalle e la strada è piena di buche e di sassi. I
soldati lo costringono a rialzarsi a furia di calci e colpi di
frusta. Quando si accorgono che Gesù è troppo debole, obbligano
un uomo, un certo Simone di Cirene, a portare la croce per un
tratto di strada. Maria con lo sguardo ringrazia Simone. Vorrebbe
gridare ai soldati: Non fate del male a Gesù! è buono! Io lo
so... è mio figlio! Ma riesce appena a muovere le labbra e poi c'è
troppa confusione. Il corteo arriva sulla cima del Calvario. I
soldati formano un cerchio e tengono lontani i curiosi e le donne.
Anche Maria e Giovanni devono stare dietro i soldati.
O
Maria, la croce di Gesù rappresenta il peccato di tutti gli
uomini. La mia cattiveria, il mio egoismo, la mia pigrizia pesano
sulle spalle di tuo figlio e lo fanno cadere. Fa' che io riconosca
i miei peccati. Fa' che io pianga sui miei peccati. Dammi la forza
di rialzarmi dai miei peccati . Fa' che la mia compassione per Gesù
non sia finita.
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5. GESU'
VIENE CROCIFISSO E MUORE
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I
soldati spogliano i tre condannati. Poi li distendono ognuno sopra la
propria croce e inchiodano loro le mani e i piedi. Le tre croci vengono
innalzate e piantate per terra. Sopra la croce di Gesù i soldati
appendono un cartello con la scritta: «Gesù di Nazaret, re dei giudei».
I soldati hanno ancora voglia di scherzare e continuano nel crudele
gioco che hanno inventato. Ma Gesù, anche sulla croce, sembra un vero
re. Ora i soldati lasciano che la gente si avvicini. Ma ormai la folla
è stanca e comincia ad annoiarsi. Lo spettacolo è finito e molti
tornano a casa. Maria, Giovanni e alcune pie donne rimangono
sotto la croce di Gesù. Gesù vede la mamma e l'apostolo e dice: Donna,
ecco tuo figlio. Poi dice a Giovanni: Ecco tua madre.
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Poi
prega il Padre e dice: Perdona quelli che mi hanno crocifisso. Verso le
tre del pomeriggio nuvole oscure e minacciose hanno coperto il sole. Le
croci, le facce della gente, le corazze dei soldati, le mura di
Gerusalemme, tutto ha assunto un colore livido, violaceo. La terra trema
come per un terremoto. Gesù dice: Padre, nella tue mani affido la mia
vita. Poi china la testa sulla spalla e muore. Un soldato, per essere
sicuro che Gesù è proprio morto, gli trafigge il petto con la lancia.
La sera dello stesso giorno, alcuni amici distaccano il corpo di Gesù
dalla croce e lo mettono in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia.
Davanti all'entrata del sepolcro rotolano una grande pietra.
O
Maria, sulla croce Gesù mi ha affidato a te. Insegnami a
sacrificarmi per la gioia degli altri. Insegnami a pregare il
Padre anche quando sono nel dolore. Insegnami a perdonare quelli
che mi fanno del male. |
MISTERI
DELLA GIOIA MISTERI
DELLA LUCE MISTERI
DEL DOLORE MISTERI
DELLA GLORIA
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