CONTEMPLANDO
IL PRESEPE: MARIA
Difficile
è trovare le parole per parlare di Maria, meglio è sostare in silenzio
di fronte al Presepe e contemplare. Contemplare l’infinita tenerezza di
Maria che, come ci racconta il Vangelo, “diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia”.
Maria
è la vergine immacolata, prediletta e prescelta da Dio, la fanciulla di
Nazareth che nell’umiltà del suo “eccomi” ha permesso al Natale di
avvenire, all’impensabile di accadere.
Maria
è colei che ha portato in seno il Salvatore, è colei che stringe tra le
braccia il Figlio di Dio, è colei che in modo perfetto ha spalancato il
suo cuore e la sua vita a Gesù, si è fatta una con Lui.
Maria
è colei che per prima ha vissuto l’Eucarestia! Anche noi, preparandoci
a vivere la gioia del Natale, abbiamo la possibilità di seguire Maria,
accogliendo nella nostra vita e nel nostro cuore il dono dell’Eucarestia,
di Dio che, nato in una mangiatoia, continua a farsi Pane per noi.
Maria
è colei che, resa forte dall’aver accolto in sè Gesù, non aspetta,
non si tira indietro, non fa calcoli, ma si mette a servire, raggiungendo
in fretta la cugina Elisabetta. Mentre spesso ci affanniamo tra bilance e
bilanci per cercare di capire il vero valore della nostra vita, mentre ci
preoccupiamo di autostima e di estetica, di diete e di mode, di quanto gli
altri ci stimano o di come noi ci giudichiamo, Maria, con grande semplicità,
ci fornisce l’unico vero orizzonte in cui comprendere chi siamo,
l’unica autentica unità di misura per verificare la qualità della
nostra vita. La nostra vita trova il suo vero valore nella misura in cui
è capace di saziare la fame e sete di Amore che arde nel cuore dei
fratelli. Pondus meum est Amor meus diceva Agostino. Qual è il mio
valore? Il mio valore è la mia capacità di amare!