MEDITAZIONE
IL BAMBINO GESU' IN EGITTO
TESTO. — «E il Signore sarà conosciuto dall'Egitto e gli Egiziani confesseranno in quel giorno il Signore e l'onoreranno con vittime e offerte; e faran voti al Signore e li adempiranno»
(Is. XIX, 21).
1. PRELUDIO. — M'immaginerò di vedere questa vasta contrada d'Egitto in cui regna l'idolatria quando la Santa Famiglia vi arriva e durante il suo soggiorno; poi nei primi secoli della Chiesa, gli eremiti accorrervi in folla, attirati dalla virtù che vi aveva lasciato Gesù Cristo e farvi fiorire la penitenza e la purezza.
2. PRELUDIO. — O divino Bambino, attirami pure a Te e «io correrò all'odore dei tuoi profumi»
(Cant.)
1. PUNTO. — Come Gesù riceve l'ospitalità. — Vedrò la piccola, piccolissima casa ch'essi cercano per ricoverarsi, che trovano finalmente, nella quale si collocano umilmente, dolcemente, poveramente. Tutto manca loro nei primi giorni; la maggior parte degli Egiziani li guarda curiosamente, con cattivo sguardo; essi sono pagani e barbari; altri, più umani e dolci, sorridono loro. Gesù, era così attraente e Maria così ammirabilmente bella e verginale! Essi vincono ogni timidezza e parlano loro. Ascoltiamo le loro parole, le risposte di Giuseppe, della sua sposa immacolata. La povertà si fa sentire nella piccola dimora, ma l'obbedienza fa le veci della ricchezza a questa Trinità della terra, e le loro anime sono in Cielo, nel seno del Padre che possiede tutti i beni. L'umiltà copre l'esilio del nostro piccolo Re: che fa Egli in quel paese sconosciuto, dove è la sua corte, dove sono i suoi sudditi, quali sono le sue conquiste?... noi lo vedremo nel secondo punto: ah, i pensieri degli uomini non sono i pensieri di Dio!
2. PUNTO. — Come Gesù paga l'ospitalità. — In Egitto Egli non versa il suo sangue, ma versa lacrime sulla sventura di questi popoli idolatri che si perdono per sempre; Egli prega per quelle anime; domanda al Padre che il suo soggiorno fra loro serva alla sua gloria ed alla loro felicità... Le lacrime e le preghiere d'un tale Figlio potrebbero non essere esaudite? Esse penetrano in quel barbaro suolo e vi fanno germogliare i deserti, le Tebaidi, le città degli eremiti, delle vergini, dei martiri per i secoli che seguiranno. Chi non conosce la loro storia? Vita austera, combattimenti contro la natura e il demonio, contro i tiranni, lotta sanguinosa ed eroica, morte preziosa di martiri. Ecco ciò che la grazia, abbondantemente versata su questa terra d'Egitto da Gesù Bambino, ha prodotto per le anime, per il Cielo. Dio è sempre generoso; Egli paga al centuplo quello che si fa per lui: l'Egitto gli ha dato un asilo; Egli dà all'Egitto la celeste Patria! Anima mia, non esitiamo mai a dargli le nostre offerte; chi s'è pentito di avergli dato, dato molto, dato tutto?
Colloquio con Gesù Bambino.
ESEMPIO.
In ogni vostra afflizione di corpo, o di spirito, ricordatevi di ricorrere con fiducia al S. Bambino, il quale, di cuore tenerissimo, vi saprà consolare. Il P.Giulio Mancinelli della Compagnia di Gesù, per un mese continuo patì un'estremo senso di abbandono e desolazione di spirito. Una sera, dopo le sue ordinarie orazioni e penitenze si pose a letto, e benchè fosse senza speranza di trovar riposo in mezzo alle angustie del suo cuore desolatissimo, si addormentò. Quando si destò allo spuntare dell'alba, si vide in camera, sopra un piedistallo, come di colonna, un grazioso
fanciullino, vestito con ricami d'oro, il quale con occhio pieno d'amore e serenità lo guardava. A tale vista, che era di Gesù Cristo, il Padre rincuorato si levò dal letto con fretta per gettarsi ai suoi piedi. Il divino fanciullo calatosi da quella base gli andò incontro con le braccia aperte, e con tenerezza lo abbracciò, portandogli nell'anima un nuovo giorno di luce, e di serenità nello spirito: dileguatasi ogni ombra, egli rimase consolatissimo.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, accendi nel mio cuore una sete ardente di te.