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GIOVEDI' DELLA PRIMA SETTIMANA

DI QUARESIMA

 

MEDITAZIONE IX 
Il sudore di Sangue di Cristo Gesù. 

 

Preludio 1. — «E divenne il sudore come di gocce di sangue scorrenti per terra». 

 

Preludio 2. — Immagina di vedere Gesù agonizzante, tutto intriso di sangue; immagina ancora di vedere questo sangue scorrere per terra. 

 

Preludio 3. — Oh Signore Gesù, fate ch'io apprezzi di più il Sangue vostro preziosissimo! Che di esso io bagni sovente l'anima mia! 

 

PRIMO PUNTO 
Grande, immensa era la tristezza del Cuor dì Gesù, così grande che Gesù ebbe a dire: «Tristis est anima mea usque ad mortem». Un Dio che parla in tal guisa deve soffrire qualche cosa che non possiamo comprendere, né potremo comprendere giammai. E bada che la tristezza è proprio quel sentimento dell'animo, che mena diritto alla morte. La tristezza è il dolore muto, profondo, duraturo; è la goccia che scava la pietra; la lima sorda della vita. Immagina, dunque, un uomo che è allo stesso tempo Dio; immagina il suo amore infinito per gli uomini; immagina questi uomini incorrispondenti, disamorati, ingrati, non curanti, derisori, bestemmiatori, e peggio, di quest'amore; immagina che tutto ciò sia da quest'Uomo—Dio contemporaneamente appreso, conosciuto, pesato, considerato, provato in mille guise; e poi dimmi se possa darsi patema d'animo maggiore o più funesto: «Tristis est anima mea usque ad mortem». Si! fino alla morte è trambasciata questa anima; fino alla morte è oppressa dalla tristezza e dal dolore. Ha fatto tanto, ha sofferto tanto, ha beneficato tanto, ha amato tanto per essere amato dagli uomini!... e gli uomini?... Oh! tristis est anima mea usque ad mortem! Immaginati la tempesta che doveva provare il Cuor di Gesù! Noi miserrimi, messi in condizioni infinitamente inferiori per intensità e per amore, ci sentiamo il cuore battere fortemente, sentiamo il nostro petto quasi scoppiare sotto quei colpi poderosi; considera poi ciò che doveva succedere nel Cuor di Gesù... Fu allora che il Cuore, tempestando furiosamente nel riflettere l'infinita tristezza dell'anima, produsse quel fenomeno, singolare è vero, ma nè impossibile, nè ignoto alla scienza: il sudore sanguigno: «Et factus est sudor eius, sieut guttae sanguinis decurrentis in terram». Il Sangue spinto dal Cuore giungeva alle ghiandole sudorifere, le irrorava, le vivificava, e, nel passare attraverso alla loro struttura, lasciava quegli elementi che sono necessari alla confezione del sudore. Ora, queste ghiandole lavoravano da un pezzo, e alacremente, con un'energia che mai si vide l'eguale, attesi i colpi poderosi e giganteschi con cui il Cuore spingeva ad esse il Sangue. Si arrivò al punto che il Sangue non ebbe più elementi atti alla produzione del sudore, e le ghiandole, lavorando continuamente, fecero passare il Sangue da cui era stato già spremuto tutto il sudore. Goccia a goccia il Sangue esce dagli ardenti pori della pelle. Le gocce si arrestano un istante sulla di Lui fronte, e poi gli scorrono pel viso, gli inzuppano le ciocche, gli velano il ciglio, gli empiono la bocca, gli :aggrumano la barba, gli bagnano le mani, gli traspirano per tutta la persona, inondandola tutta di Sangue, gli macchiano le vesti, arrossano le sporgenti radici degli olivi, punteggiano di nero la bianca polvere del suolo: «Et factus est sudor eius, sicut guttae sanguinis decurrentis in terram». Mira il tuo Signore tutto bagnato di sangue! Non è sangue che gli sia cavato dalle vene a forza di flagelli, di spine e di chiodi! E' tutto sangue che da se stesso Egli ha spremuto dal Cuore, affinché tu conosca la veemenza del suo massimo amore e la verità del suo interno dolore.

 

SECONDO PUNTO 
Tu devi adorare il Sangue prezioso di Cristo Gesù, e devi applicarlo all'anima tua. Devi adorare e onorare il Sangue di Gesù perché, in virtù dell'unione ipostatica, è il Sangue di un Dio, fa parte della santa umanità di Cristo; anzi, è ciò che vi è di più nobile nel corpo del Salvatore. Lo devi adorare come l'elemento principale di quella vita, che tutta intera fu consacrata all'opera della tua Redenzione. — Gesù stesso lo vuole. Come un capitano gode di riscuotere onore mostrando le gloriose ferite ricevute in guerra, così Gesù brama di essere onorato nel suo sangue, col quale ha trionfato dei suoi nemici. Ecco, perché gli Angeli e i Santi in cielo cantano: «Degno sei tu, o Signore, che ci hai ricomprato col Sangue tuo... che sei stato scannato, di ricevere... l'onore, la gloria e la benedizione». Devi onorarlo per i grandi benefici che ti ha meritato. Questo Sangue placa la collera divina irritata per i tuoi peccati, è l'ostia d'espiazione, è prezzo del tuo riscatto, è il lavacro salutare che purifica la coscienza tua, è il suggello di pace fra il cielo e la terra, e grida sempre misericordia per te. Devi applicano all'anima tua: è per te che l'ha versato Gesù; quindi non devi renderlo inutile. Che torto grande faresti a Gesù? E' vero! non meriti di partecipare alla virtù di questo Sangue adorabile, nella misura che vi parteciparono i più gran Santi; ma, non vedi tu i piccoli aquilotti succhiare il sangue della preda che non possono divorare, ed i piccoli leoni leccarlo, giocando intorno ad animali scannati? Applica ancor tu le labbra, in ispirito, ai pori della carne divina del Salvatore, e succhia il prezioso liquore che ne scaturisce. Gettati con ardore sul Cuore del tuo Salvatore, e là attingi il Sangue purissimo di Gesù. Oh! come allora ciò che ti è penoso sulla terra ti diventerà facile e soave!. Questo Sangue divino ti renderà terribile ai demoni stessi. Se la sola figura simbolica di questo Sangue ebbe tanta virtù, nel tempio degli Ebrei, e là nell'Egitto, con l'essere asperso sui limitari delle case, preservò dalla strage dell'Angelo sterminatore, quali prodigi non opererà in te il Sangue vero e reale? Se la morte temeva tanto l'ombra, quanto più paventerà in te la realtà! S. Giovanni vide gran numero di anime in cielo, le quali avevano molto patito in terra, ma tutto avevano superato lavandosi nel Sangue di Gesù. Ancor tu, se laverai l'anima tua nel Sangue dell'Agnello, vedrai le porte del Paradiso aprirsi dinanzi a te. 

 

TERZO PUNTO 
Applichi all'anima tua il Sangue preziosissimo di Gesù? E' per mezzo dei Sacramenti che Gesù ti applica il Sangue suo. Ora, qual'è la tua premura nel riceverli? Se nel sacramento della Penitenza ricevi il perdono delle colpe, è per virtù di questo Sangue. Gesù veramente bagna col Sangue divino l'anima tua, e la monda dalla lebbra del peccato. Ci pensi tu quando ricevi questo Sacramento? Al momento della santa assoluzione immaginati di vedere il Sangue di Gesù discendere sull'anima tua, e di con tutto il cuore: «Gesù! col Sangue tuo preziosissimo monda l'immonda anima mia!». — Il Sangue di Gesù ti viene applicato con le sante indulgenze; tu che stima ne fai? — Dove poi il Sangue di Gesù diviene veramente tua bevanda é nella santa Comunione. Con quale desiderio e frequenza ti dovresti quindi accostare! Lo fai tu? E' Gesù che ti invidia, e, più ancora, ti minaccia, se non bevi il Sangue suo: «In verità, in verità vi dico: Se non mangerete la carne del Figliuolo dell'uomo, e non beverete il suo sangue, non avrete in voi la vita». Questo Sangue ti purifica dai quotidiani difetti, tiene lontano i demoni, ti rende intimi gli Angeli. Come lo ricevi?... — Nel santo Sacrificio della Messa è Gesù che parla al Padre suo, gli mostra le sue piaghe, gli offre il suo Sangue. Come l'ascolti? Se l'ascoltassi con irriverenza la S. Messa imiteresti la perfidia dei Giudei, che insultavano Gesù tutto lacero e insanguinato. — Tu preghi certo sovente, sappi, però, e ricordati sempre che la preghiera, perché sia efficace, dev'essere aspersa del Sangue prezioso di Gesù. Sudò Cristo, con sudore di sangue, per mostrarci, dice il B. Simone da Cascia, che l'orazione nostra è efficace per il Sangue suo prezioso. Anche nel santo Battesimo, nella Cresima, ti fu applicato il Sangue di Gesù; ti ricordi di ringraziare il tuo Signore per questo? — (..). Il Sangue di Gesù fu sparso per gli uomini tutti senza eccezione alcuna, e molti fra essi poco se n'approfittano. Offri, quindi, a Dio per essi, per la conversione loro il Sangue di Gesù; aiuta questi poveretti con le tue preghiere, con i tuoi sacrifici, con le tue elemosine. Te fortunato se puoi eccitarli a ricevere i santi Sacramenti della Chiesa! Ora fai tu tutto questo? se onorerai sempre così il Sangue di Gesù, questo Sangue preziosissimo ti verrà applicato specialmente in morte, e, di esso segnato, entrerai nel santo Paradiso. 

 

ORAZIONE. — O Sangue preziosissimo del mio Gesù, sparso per amor mio, vi adoro, vi bacio su quella terra su cui cadeste. Deh! cadete sulla sordida terra del cuor mio, e purgatela, mondatela! O Redentore del mondo, tutto sollecito a versare sopra di noi il Sangue vostro divino, vi ringrazio d'avermi dato con esso ogni bene. Esso è il balsamo delle mie piaghe, può purgarmi delle mie immondezze, è la medicina ai miei mali. Io ne ho bisogno, per trovar rimedio a tante miserie spirituali, che mi consumano. Giacchè Voi siete tanto liberale nel versarlo per farmene dono, io mi prenderò l'ardire di bagnarmi spesso l'anima con così celeste lavanda, accostandomi di frequente ai santi Sacramenti della Confessione e Comunione, nei quali Voi avete riposta l'efficacia del suo potere. Mi dispiace d'aver trascurato ciò per il passato; poichè, se l'avessi fatto, non mi ritroverei così misero e così pieno di ree abitudini. O Autore d'ogni bene, io vi amo sopra ogni bene! O ineffabile amore del sommo Dio, Voi feriste il mio Gesù con tante piaghe quante sono le parti per le quali Egli sudò Sangue! Grazie vi rendo per questo infinito amore: Sia lode ora ed in eterno anche al Cuore vostro dolcissimo, o mio Gesù. 

 

GIACULATORIA. — Sanguis Christi, inebria me. Sangue di Cristo, inebriami.

 

(Tutti i testi sono tratti dal libretto: La Passione di Gesù Cristo - di Mons. Pietro Bergamaschi)

 

LITANIE DEL PENTIMENTO

 

 

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