MEDITAZIONE DEL GIORNO
6° Marzo
GESÙ CONFORTATO DALL'ANGELO
1. Tedio e paura di Gesù: coepit pavere et taedere. Privatesi volontariamente dell'allegrezza sensibile, si schierò innanzi tutti i peccati degli uomini nel loro numero e gravità, e vedendosi come carico di tutti, provò un tedio grande... Anche i tuoi peccati aggiungevano tedio a
Gesù. — Si vide in faccia tutti i tormenti che l'attendevano, la morte crudele ormai vicina: una paura lo invase e tremò! Contremuerunt omnìa ossa
meo. (Jer. 23, 9).
2. Mestizia di Gesù : contrìstari et moestus esse. Piombò sul cuore di Lui il pensiero dell'inutilità dei suoi patimenti per tanti uomini..., forse per te! Vide l'inferno sempre ingoiare anime, e i cristiani dimenticare, disprezzare il prezzo del suo Sangue... Oppresso da tanta ingratitudine, esclama che l'anima sua è triste della tristezza della morte... Uno di questi ingrati non saresti stato tu? Con tutto il cuore piangi e domanda perdono.
3. Un Angelo conforta Gesù. Lui che rende lieto il paradiso, abbisogna del conforto degli Angeli? Eppure lo vuole per sua umiliazione. L'Angelo col calice in mano lo esorta a berlo, che tale è la volontà del Padre e la salute degli uomini richiede tale sacrificio; Gesù china il capo e l'accetta, sebbene amarissimo. Accetta tormenti e morte perché vuoi salvarti; e tu rifiuti un po' di penitenza per Gesù e per salvare te stesso!
PRATICA. — Recita tre Pater al Crocifisso per ottenere una vera contrizione dei tuoi peccati.