MEDITAZIONE DEL GIORNO
13° Marzo
GESÙ IN CASA DI CAIFA
1. Gesù davanti al sinedrio. Scribi, farisei, dottori della legge, principi dei sacerdoti, giudicano
Gesù; e, uditolo che si proclama Figlio dì Dio, il pontefice Caifa si squarcia il ricco manto e grida : È reo di morte! Tutti ripetono; È reo di morte, è un bestemmiatore, è un ribaldo, è un violatore del sabato, è un sovvertitore del popolo! Gesù tace; ma qual ferita al suo onore! Si condanna per invidia, con piena falsità; e Gesù tace. Impara a tacere nelle offese.
2. Gesù dinanzi ai soldati. Ad essi fu consegnato Gesù nel rimanente della notte fatale; e questi, crudeli, inumani, istigati dal demonio, dai sacerdoti, dall'interesse, gli riempiono la faccia di sputi; gli strappano con violenza i capelli e la barba; gli bendano gli occhi, e percuotendolo, gli dicono : Indovina chi ti ha percosso. Che crudele vilipendio a
Gesù! La mia smania di godere ne fu la causa; ed io non ci penso e non faccio nulla!...
3. Gesù nel suo Cuore. Non dovevano forse trapassargli l'anima di dolore tante oscenità dei soldati, tante calunnie dei sacerdoti, tante ingiustizie dei giudei, tante bestemmie e maledizioni dei servi, tanti peccati che si replicavano sotto i suoi occhi? Gesù offriva tutto al Padre in soddisfazione dei peccati; il suo Cuore era in continua orazione. Anche tu prega, soffri, fatica per la conversione dei poveri peccatori.
PRATICA. — Sopporta volentieri le offese, per riparare gl'insulti recati a
Gesù.