UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

5° Gennaio

 

DIO FIGLIO 

 

Dopo aver Iddio in antico, a più riprese e in molte guise, parlato ai nostri padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi tempi parlò a noi a mezzo del Figlio suo, ch'egli costituì erede di ogni cosa per mezzo del quale creò anche i secoli. Questo Figlio, essendo il riflesso della gloria di Dio e l'impronta della sua sostanza, e tutto sostenendo con la parola della sua potenza, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, si assise alla destra della maestà divina nel più alto dei cieli, diventato così tanto superiore agli angeli quanto più alto nome ereditò in comparazione di loro (Eb. I, 14). 

 

1. L'umanità che aveva peccato in Adamo meritava di essere lasciata nello stato in cui era volontariamente caduta. Ma il Figlio di Dio disse al Padre: «Ecce: mitte me; eccomi: manda me» (Is. 6,8). E il Figlio Unigenito s'incarnò per opera dello Spirito Santo; divenne figlio di Maria, condusse una vita santissima di fatiche e di dolori. Insegnò agli uomini la via del cielo con gli esempi e con la Sua altissima dottrina. Istituì la Chiesa, il Sacerdozio, i Sacramenti; patì e morì sulla croce per i nostri peccati; ci riaprì il Paradiso. Risuscitò da morte, salì al cielo e mandò lo Spirito Santo alla Chiesa. 

 

2. Coloro che accolsero il Figlio di Dio incarnato, ottennero di diventare figli di Dio per adozione nello Spirito Santo. Così quando Egli venne visibilmente su questa terra; così ieri, così oggi e così sempre nei secoli. Chi accoglie il Figlio di Dio? Colui che: a) crede alla dottrina da lui insegnata e oggi predicata dalla Chiesa; b) ne segue gli esempi santissimi di umiltà, carità, lavoro, preghiera; c) riceve i SS. Sacramenti istituiti affinché per mezzo di essi, come per mezzo di canali, la grazia passi dal suo cuore alle anime, e specialmente nutre una grande devozione verso la SS. Eucaristia. 

 

3. O Gesù, Salvatore del mondo, attirate a Voi tutti gli uomini, come avete promesso: «Trarrò tutto a me» (Gv. 12, 32). Dall'alto della croce continuate a volgere gli occhi e la preghiera Vostra al Padre per gli uomini erranti, come gregge disperso. «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc. 23, 34). Continuate a tenere stese le Vostre braccia sugli uomini in dolce invito accogliente: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, ed io vi ristorerò» (Mt. 11,28). Traete a Voi la mia mente, la mia volontà, il mio cuore; sia vostro tutto il mio essere, anima e corpo. 

 

ESAME. — Qual'é la misura della mia fede in Gesù Cristo? Credo sino ala beati quelli che soffrono? — Quale è la mia imitazione di Gesù Cristo? Fino alla povertà del presepio? Quale é il mio amore a Gesù Cristo? Quale la frequenza e la devozione ai Sacramenti? 

 

PROPOSITO. — Il mio maggior impegno sarà la meditazione di Gesù Cristo. 

 

PREGHIERA. — Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Entro le Tue piaghe nascondimi. Non permettere che mi separi da Te. Difendimi dal nemico maligno. Chiamami nell'ora della mia morte; e comanda che io venga a Te; e Ti lodi con tutti i Tuoi santi; per tutti i secoli dei secoli. Così sia. 

 

 

FIORETTO: - Non scoraggiarti mai : con una volontà energica non solo ti salverai, ma ti farai santo. - Recita un atto di speranza (clicca).

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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