UN ANNO CON DON ALBERIONE
20° Gennaio
LA CERTEZZA DELLA MORTE
Ricordati che la morte non tarda, e che la legge del sepolcro ti è dimostrata, e che la legge di questo mondo è di morire inesorabilmente. Il bene all'amico fallo avanti di morire e secondo le tue forze stendi la mano al povero. Non ti privare d'una buona giornata e dell'ottimo dono non perdere parte alcuna (Ecl. 14, 12-14).
1. E' certo che la morte verrà. E' stabilito che l'uomo muoia una sola volta e dopo la morte il giudizio (Eb. 9, 27). Non è rimasto nessuno dei miei antenati; nessuno, nemmeno dei santi. Si muore ogni giorno un poco. Come ogni giorno, per l'uso, una macchina si consuma, così avviene per l'indebolimento del mio organismo dei sensi e degli organi vitali. Dio, d'altra parte, ha inflitto questo castigo all'uomo: «morte morieris» (Gen. 20, 7).
2. E' certo che la morte ci distacca da tutto. Dal corpo, poiché esso andrà al sepolcro: «Non mi resta altro che il sepolcro» (Giob. 17,1). Dai parenti ed amici che dal mio letto di morte si allontaneranno pensosi, lasciandomi presentare da solo a Dio; forse, mi accompagneranno alla tomba, poi più nulla. Dagli onori e dagli averi: le lodi degli uomini non hanno valore al cospetto di Dio; nessun ricco si porta un filo per ornamento. Dal mondo per il quale tanto si offende Dio, in causa del rispetto umano o per ipocrisia: nell'eternità e nel cimitero non arriva lo strepito del mondo.
3. Io vado incontro alla morte. Questo corpo sarà ridotto in cenere; quest'anima esisterà nella sua eternità. Voglio vivere, dunque, come vorrò essere vissuto in morte. Perché soddisfare questi sensi, questa carne, questi miei gusti se il corpo perisce? Perché lasciare Dio per gli amici e i parenti, se dovrò presentarmi solo al giudizio?
ESAME. — Che conto devo fare della stima degli uomini, delle ricchezze, delle comodità? Io voglio solo accontentare Dio.
PROPOSITO. — Rileggerò questi ricordi di San Leonardo da Porto Maurizio. — Vita breve!... morte certa!... Del morire l'ora è incerta. — Un'anima sola si ha..... Se si perde che sarà?... — Se perdi il tempo che adesso hai, Alla morte non l'avrai... — Dio ti vede... Dio ti giudicherà... O paradiso o inferno ti toccherà. — Finisce tutto... e finisce presto... L'eternità non finisce mai... — La via del cielo è stretta... Pochi camminano per essa. — La via dell'inferno è larga... Molti corrono per quella... — Se vuoi salvarti coi pochi... Fa quel che fanno i pochi, e che vorrai aver fatto in morte.
PREGHIERA. — «Signore, che condannandomi alla morte, me ne avete occultato il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della mia vita, possa meritare di uscire da questo mondo nel Vostro santo amore. Per i meriti di Nostro Signor Gesù Cristo che vive e regna con Voi, nell'unità dello Spirito Santo. Così sia».
FIORETTO: — Recita tre Gloria Patri, e da sempre buon esempio per amore di Gesù.
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