UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

15° Aprile

 

LA GRAZIA E' DISUGUALE 

 

Altro poi è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, altro lo splendore delle stelle: ed anche fra stella e stella v'è differenza di splendore (1 Cor. 15, 41). 

 

1. Per la divina grazia l'anima del cristiano è unita al suo Dio. Tale unione viene chiamata santità. Il grado di questa santità può essere molto diverso da un'anima all'altra. Avverte lo Spirito Santo: «Chi è giusto, lo divenga ancor più; chi è santo, si santifichi maggiormente» (Ap. 22, 11). Vi è chi possiede la grazia prima, e vi è chi possiede la seconda, la centesima, la millesima. Altro è lo stato di un uomo che appena meritò il perdono dei suoi peccati; altro quello di S. Alfonso che giunse a 90 anni, passati nella sua penitenza, predicazione, fatica, per il Signore. Il grado di santità dipende dalla misura di effusione dello Spirito Santo e dalla cooperazione nostra. E' di fede che la grazia può crescere mediante le opere buone. Inoltre: «Ciascuno riceve la grazia secondo la sua misura; secondo che lo Spirito Santo comparta ai singoli, secondo vuole e secondo le disposizioni e la cooperazione di ciascuno». Infatti dice S. Paolo: «A ciascuno viene data una grazia secondo la misura che Gesù Cristo stesso vuole usare». 

 

2. Nella Scrittura si legge: «La via dei giusti, come luce, procede e cresce fino allo splendore del meriggio» (Pro. 6, 18). S. Pietro perciò raccomanda: «Crescete nella grazia e nella cognizione di Gesù Cristo» (2 Pt. 3, 18). E S. Paolo: «Cresciamo per ogni parte in Lui cioè in Cristo capo». In cielo molte sono le mansioni; e, nel firmamento eterno una stella brilla più dell'altra. Ma questo dipende dal grado di grazia con cui le anime sono passate all'eternità. Devo dunque supplicare lo Spirito Santo che discenda in me con grande effusione di grazia e d'amore. Inoltre devo lavorare con grande volontà per cooperare a Dio che mi vuole santo; ed essere docile agli inviti celesti. 

 

3. Vieni, o Santo Spirito, riempi di Te i cuori dei fedeli, ed accendi in essi il celeste fuoco del Tuo amore. Concedimi, o Gesù Maestro, la vera devozione; cioè la grazia di chiederTi sempre ciò che Ti piace, per compiere in tutto la volontà del Padre Celeste. «Vi è chi appena vive come un bambino; vi è invece chi corre, compie lavori pesanti, vi è il soldato forte ed eroico». Così è nella vita spirituale. Alcuni appena si mantengono vivi nella grazia, altri sono santi ed eroi in tante virtù. 

 

ESAME. — La grazia discende nei cuori umili, come l'acqua si raccoglie nelle valli. Vi è in me un sentire basso e verace di me stesso? Coopero alla grazia? Ogni sera, ricordando le ore del giorno, posso allietarmi di trovarmi con grazia piú abbondante del mattino? 

 

PROPOSITO. — Mi imprimerò bene nel cuore: «Crescete nella grazia» (2 Pt. 3, 18). 

 

PREGHIERA. — Gesù Maestro, imprimete profondamente nel mio cuore l'insegnamento della Vostra Chiesa. Lo Spirito Santo distribuisce la grazia secondo Gli piace; e secondo le disposizioni e la cooperazione dell'anima. Mandate in me il Vostro Spirito; datemi la buona volontà, poiché molta pace è data all'anima che la possiede. 

 

FIORETTO: - Ripeti : Gesù, Maria, Giuseppe.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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