UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

2° Settembre

 

SIMBOLI DEL CUORE DI GESU' 

 

Ma quando apparve la benignità e l'amore per l'uomo del Salvatore Dio nostro, non per le opere di giustizia fatte da noi, ma per la sua misericordia, ci ha salvati mediante il lavoro di rigenerazione e rinnovamento dello Spirito Santo, che egli copiosamente ha effuso su noi per Gesù Cristo Salvatore nostro, affinché, giustificati per la grazia di lui, diventassimo in speranza, eredi della vita eterna (Tito 3, 4-7). 

 

1. Gesù alla Sua confidente S. Margherita M. Alacoque mostrò il Suo Cuore. Mostrò un Cuore di carne. Un cuore vivo ed unito ipostaticamente al Verbo Divino, non un cuore morto; un cuore non semplicemente umano. Il più santo, il più umile, il più pio. Un cuore il più bello, il più nobile, il più amabile. Un cuore di Sacerdote, di Maestro, di Re, di fratello. Mostrò un cuore sormontato da fiamme. Indicando l'amore e lo zelo di Gesù. Amore accesissimo verso il Padre, amore accesissimo verso le anime. Dall'amore nasce lo zelo; dall'amore vien nutrito lo zelo; lo zelo si spegne quando cessa l'amore. Dice S. Agostino: «Chi non ama non zela» 

 

2. Mostrò un cuore circondato da una corona di spine. Queste indicano i peccati veniali, le negligenze, le freddezze, lo spirito mondano, le trasgressioni dei doveri quotidiani, le irriverenze al SS. Sacramento. Vi sono anime che offrono fiori di virtù; e vi sono anime che Gli presentano molte spine acute, che Lo feriscono profondamente. Mostrò una ferita aperta dalla lancia. Indica il peccato mortale che come una lanciata violenta aprendo il cuore darebbe la morte. I peccatori moltiplicano sacrilegi, bestemmie, disonestà, furti; non riflettono che questo è un crocifiggere nuovamente Gesù: «rursum crucifigentes Christum Iesum». Riparare, evitare il peccato; zelare e predicare la lotta al peccato. 

 

3. Mostrò la croce, da cui era sormontato. Essa è il gran segno dell'amore di Gesù per noi. «Ci amò ed andò a morire per noi ». Soprattutto nel Crocefisso vi è la speranza; vi è la salute; vi è la vita; vi è la risurrezione. Tutti i nostri meriti, tutta la grazia, tutta la fiducia nostra dalla croce e per la croce. Essa è il gran prezzo della Redenzione. 

 

ESAME. - Innanzi a questo Cuore Divino mi interrogo: il mio cuore assomiglia al Cuore di Gesú? Ho ancora trafitto questo Cuore con quotidiane e volontarie vanità? Ho riparato i peccati? ed ho evitato l'offesa a Dio? 

 

PROPOSITO. - Mi riposerò spesso in questo Cuore, come in un asilo sicuro dalle tempeste e dagl'inganni. 

 

PREGHIERA. - Sacro Cuore di Gesù, io credo al Vostro amore. Sacro Cuore di Gesù, confido in Voi. Voi, o Gesù, avete presentato agli uomini il Vostro Cuore. Voglio offrirVi il mio, tutto il mio. Voglio dar Vi non un cuore freddo, ma un cuore acceso d'amore. Non un cuore dissipato ma un cuore pio e raccolto. Non un cuore morto; ma un cuore vivo ed operante. Non un cuore superbo e vanitoso; ma un cuore umile e generoso; Voi me lo chiedete: «Fili, praebe mihi cor tuum». Ed eccolo tutto, per sempre. 

 

FIORETTO: — Recita oggi le preghiere, con particolare devozione.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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