UN ANNO CON DON ALBERIONE
29° Settembre
S. MICHELE ARCANGELO
E in cielo vi fu una gran battaglia: Michele e i suoi angeli combattevano contro il dragone e gli angeli suoi: ma non la vinsero e nel cielo non ci fu piú posto per loro (Ap. 12, 7-8).
1. Vi sono due feste in onore dell'Arcangelo S. Michele: l'otto maggio; l'apparizione di San Michele; il 29 settembre, dedicazione di S. Michele. La prima ricorda una manifestazione prodigiosa dell'Arcangelo. Si celebra in tempo pasquale. Le feste pasquali sono quelle degli spiriti angelici perchè la risurrezione di Gesù Cristo portò pure gioia agli Angeli. Essa ripara, dice San Gregorio, le perdite subite dagli Angeli, tra le loro file, per la rivolta di Lucifero; e riapre le porte del cielo a noi. E' perciò una festa e un trionfo di Gesù Cristo: giacché S. Michele è capo della Milizia Celeste. La seconda ricorda la dedicazione di una Chiesa nel gran circo a Roma, verso il 530.
2. Il nome di Michele significa: «Chi mai come Dio». Esso ci fa ricordare il combattimento scatenatosi in cielo tra l'Arcangelo di Dio, che guidò la milizia celeste, e satana, capo degli angeli ribelli, che furono precipitati nell'inferno. S. Michele vinse l'orgoglio di satana: ed è l'Arcangelo che ottiene l'umiltà all'uomo. Tanto è superbo l'uomo che si crede superiore a Dio o di poter fare a meno di Dio, o si fa addirittura Dio. S. Michele presiede invece all'adorazione del Dio unico, uno nella sostanza, trino nelle persone. Offre a Dio l'incenso, simbolo della preghiera, come si dice nella Messa. Ora S. Michele guida la Chiesa e l'umanità nella lotta contro satana. L'offertorio della Messa (29 settembre) ci fa così pregare: «O S. Michele Arcangelo, difendici nel combattimento, affinchè non ci perdiamo nel giorno del tremendo giudizio». E quando le anime escono vittoriose dal combattimento, preghiamo S. Michele a farle entrare nelle file dei santi e degli Angeli.
3. L'epistola della Messa è presa dall'Apocalisse. Questa è la rivelazione dei misteri relativi alla dilatazione e opera della Chiesa. Servendosi di un Angelo Gesù Cristo manifestò queste cose in diverse visioni a S. Giovanni Apostolo; che le scrisse a sette chiese, rappresentanti l'antica cristianità. L'Angelo non è designato; ma è, o S. Michele, o uno degli inviati da lui come capo della milizia angelica. Il Vangelo ricorda gli Angeli Custodi degli uomini: tutti soldati del grande Condottiero San Michele.
ESAME. - Ho una profonda persuasione che una lotta decisiva si sta combattendo ogni giorno tra satana e la Chiesa per la conquista delle anime? Prego S. Michele? Combatto sotto la sua guida e con il suo aiuto?
PROPOSITO. - Ogni giorno: «mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata Vergine Maria, al beato Michele Arcangelo...».
PREGHIERA. - «O Santo Arcangelo S. Michele, difendici nella lotta; sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo. Che Dio lo soggioghi, noi lo domandiamo supplicandolo! E tu, principe della milizia celeste, caccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che a perdizione delle anime e cercando preda circolano nel mondo».
FIORETTO: — Recita nove Angele Dei a S. Michele. Detesta la tua superbia.
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