UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

18° Ottobre

 

S. LUCA EVANGELISTA (18 ottobre) 

 

I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento proclama l'opera delle sue mani. Il giorno ne trasmette la parola all'altro giorno, la notte la fa sapere all'altra notte. Non sono linguaggi né discorsi di cui non s'intenda la voce. Per tutta quanta la terra si è diffusa la loro voce, e le loro parole sono giunte sino ai confini del mondo (Sal. 18, 1-5). 

 

1. Il Vangelo di S. Luca si può chiamare il Vangelo di San Paolo, o dell'universalità, o della misericordia. S. Luca, medico di Antiochia, fu convertito da S. Paolo, secondo gli autori; poi seguì l'Apostolo in vari viaggi missionari; gli fu fedele compagno nelle prigioni di Cesarea e di Roma. Dopo la morte di S. Paolo predicò in Grecia e chiuse la sua vita con il martirio. S. Luca è autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. S. Ireneo scrive: «Luca, seguace di Paolo, mise in iscritto il Vangelo che questi predicava». S. Girolamo dice: «Luca, medico antiocheno, buon conoscitore del greco, seguace di S. Paolo in tutti i viaggi, scrisse il Vangelo di cui S. Paolo dice: «Mandammo il fratello, la cui lode è nel Vangelo, per tutte le Chiese» (2 Cr. 8, 18). Luca oltre che da S. Paolo apprese anche dagli altri apostoli molte cose che scrisse. 

 

2. S. Luca narra l'infanzia di Gesù; fin da principio del «nunc dimittis» (Lc. 2, 29), esprime l'universale salvezza portata da Gesù Cristo a tutto il genere umano: «Luce di rivelazione alle genti e gloria del popolo d'Israele» (Lc. 2, 32). S. Luca è medico; e rappresenta Gesù Cristo come il Divin Medico dell'umanità. Tutti sono quindi chiamati alla fede: ebrei e gentili. Ai gentili per i quali scrive, mostra la via della salute e ricorda ciò che più facilmente può loro aprirla. S. Luca mostra pure, in modo particolare, la misericordia di Gesù: racconta la parabola della pecorella smarrita, della dramma ritrovata, del figliol prodigo. Mette in evidenza la diversità fra lo spirito di carità del Vangelo e l'ipocrisia dei farisei. Il Vangelo di S. Luca si divide in quattro parti: Infanzia e giovinezza di Gesù; ministero in Galilea; viaggio a Gerusalemme; lotte, passione, morte e gloria di Gesù Cristo. 

 

3. S. Paolo è il più attivo degli operai del Vangelo; Egli trasfondeva, quasi riversava la sua anima nell'anima dei suoi discepoli. Leggere San Luca equivale quasi a sentire S. Paolo. L'anima di Paolo, poi, era l'anima di Gesù Cristo. E come Gesù era venuto Salvatore di tutti, così S. Paolo si rivolgeva a tutti, per tutti chiamare a Gesù. Il cuore di Paolo si era così dilatato che gli uomini e tutti i popoli vi stavano dentro. Solo la misericordia di Gesù Cristo poteva a tutti offrire e far pervenire la salute. Non vi è uomo così fuorviato e peccatore che in Gesù Cristo non possa trovare salvezza. 

 

ESAME. - Abbraccio nel mio cuore tutti gli uomini? Penso alla salvezza anche degli infedeli? Ho fiducia nella misericordia di Gesú Cristo? 

 

PROPOSITO. - Leggerò il Vangelo di S. Luca considerandolo nelle sue caratteristiche. 

 

PREGHIERA. - «Intervenga in nostro favore, Te ne preghiamo, o Signore, il beato Luca, Tuo Evangelista: Egli che per l'onore del Tuo nome portò incessantemente nel suo corpo la mortificazione della croce». 

 

FIORETTO: — Medita se pensi bene o male del prossimo. Un Pater per chi hai danneggiato con i giudizi temerari.

 

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