UN ANNO CON DON ALBERIONE
19° Ottobre
IL BATTESIMO - III
Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato affinché abbondi la grazia? Non sia mai! Noi che siamo morti al peccato, come potremo seguitare a vivere in esso? Non sapete forse che quanti siamo battezzati, in Gesù Cristo, nella morte di lui siamo stati battezzati? (Rom. 6, 1-3).
1. Nel Battesimo avviene come un patto tra Dio e il battezzando. Il battezzando chiede di entrare nella Chiesa per arrivare alla vita eterna. Dio pone delle condizioni. Le rinuncie. «Rinunci a satana?» «Rinuncio!». Satana ha sotto il suo dominio tante regioni e tanti cuori. Il suo regno è fatto di errori, odi, idolatrie, vizi, carne e mondanità. Egli alza la sua bandiera e chiama gli uomini ad arruolarsi sotto di essa. Con la rinuncia al diavolo si ha pure la rinuncia alle massime e vanità del mondo, alle illecite soddisfazioni della carne. Inoltre. La condizione: credere in Dio Padre onnipotente, in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, nello Spirito Santo, nella Chiesa Cattolica e nella vita eterna. Questo comporta la condanna di tutti gli errori in fatto di religione e delle eresie. Ed ancora obbliga a credere a tutte le verità che la Chiesa propone ai fedeli; e ha il dovere di istruirsi nella dottrina cristiana. Il battezzando promette ancora l'osservanza dei comandamenti e di unirsi a Gesù Cristo come vero discepolo ed imitatore.
2. Quando il bambino è portato alla Chiesa per essere battezzato viene interrogato: «Che cosa ti giova la fede?». Ed a mezzo dei padrini risponde: «La vita eterna». Il Signore da parte Sua si obbliga di dare al neonato il paradiso e le grazie necessarie per raggiungerlo. Il paradiso è la visione di Dio; cioè conoscere Dio come Dio conosce Se stesso; possedere Dio come massimo bene; partecipare allo stesso gaudio di Dio, alla Sua beatitudine. Il paradiso è bene soprannaturale cui l'uomo non potrebbe aspirare da sè; ma il Signore si obbliga a dare la grazia che è la vita in noi, l'inabitazione della SS.ma Trinità. Si obbliga ancora a porgere tutti gli aiuti perchè l'uomo possa credere, vivere secondo i comandamenti, amare il Signore con tutto il cuore.
3. O divino Maestro Gesù Cristo, Vi ringrazio di avermi chiamato alla vita eterna per mezzo del Battesimo. Io, consapevole degli impegni che ho assunto nel Battesimo, li ratifico e confermo con tutta l'anima. E' ben poco quello che mi chiedete: ed è invece sproporzionatamente grande quello che mi promettete. Vi benedico con tutto il cuore, o Bontà infinita. Celebrerò l'anniversario del mio Battesimo.
ESAME. Ho mantenute le promesse del battesimo? Non ho mai ceduto a satana, alla carne, al mondo? Sono stato fedele ai comandamenti? Non ho mai rotto l'amicizia con Dio per il peccato?
PROPOSITO. — Spesso rinnoverò le promesse battesimali.
PREGHIERA. — Mio Dio, Voi siete fedelissimo alle Vostre promesse; ma io quante volte venni meno ai più sacri e solenni impegni presi! Me ne pento e ne chiedo umilmente perdono. Quanto mi offenderei se altri mancasse di parola con me! Perdonatemi, o Signore, e datemi grazia di esser fedele d'ora innanzi. Protesto di voler credere in Voi, di amar Vi, obbedirVi; di voler resistere a tutte le lusinghe della carne, di satana e del mondo. Datemi, per intercessione di Maria, la grazia di pregare sempre più e sempre meglio, e di essere degno delle vostre promesse: «Ut digni efficiamur promissionibus Christi».
FIORETTO: — Fa oggi un'elemosina, o proponi di farla abbondante alla prima occasione.
Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI