UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

13° Novembre

 

VISITA A GESU' EUCARISTICO - II 

 

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore; e troverete riposo alle anime vostre; perchè il mio giogo è soave e leggero il mio carico (Mt. 11, 28-30). 

 

1. Dice S. Agostino: «Nessuno mangi quella Carne, senza averla prima adorata». Chi visita il SS.mo Sacramento fa un'ottima preparazione alla Comunione. L'hanno adorato i Pastori al presepio. Essi vennero chiamati dall'angelo, Gli offrirono i loro doni, Gli presentarono i loro cuori, ricevettero le primizie delle grazie che il Figlio di Dio incarnato portò agli uomini. Lo adorarono i Magi. Erano venuti dall'oriente, seguendo una stella. «Prostrati Lo adorarono» (Mt. 2, 11). Ed in segno della loro sottomissione, della loro fede e del loro amore, Gli offrirono: oro, incenso e mirra. L'adorarono a Nazareth S. Giuseppe, la SS.ma Vergine. Essi avevano nella casetta Gesù, vero Dio e vero uomo, come noi l'abbiamo nelle nostre chiese. Disponevano di Gesù come il Sacerdote fa dell'Eucaristia: la si porta, la si chiude, la si espone ecc. Ma come il Sacerdote intanto che così si comporta, l'adora; cosi Maria e Giuseppe prestavano le loro adorazioni, suppliche, propiziazioni e ringraziamenti. L'adorò S. Pietro: «Tu sei Cristo, il Figlio di Dio vivo» (Mt. 16, 16). Gesù aveva chiesto che cosa dicessero gli uomini di Lui. E gli apostoli avevano risposto: Chi Giovanni, chi Elia, chi uno dei profeti. Ma Gesù aveva incalzato: Ma voi, chi dite che io sia? Per tutti aveva risposto Pietro, facendo una grande confessione. L'adorò il cieco nato: «Prostratosi Lo adorò» (Gv. 9, 28). L'aveva guarito Gesù; ma la confessione del cieco nato gli era costata l'espulsione dalla sinagoga. Ma il miracolato era uomo schietto e sincero, risoluto: alla rivelazione che Gesù era il Messia, Figlio di Dio, risolutamente si era prostrato adorando. 

 

3. Ti adoro, o Gesù benedetto, vero Figlio di Dio e vero uomo, nato da, Maria Vergine, Maestro e Salvatore del mondo,: presente in cielo e nel Sacramento dell'altare. Qui Tu sei il mio Dio onnipotente; il mio benefattore che continua a distribuire i doni a chi Te li cerca; il mio amico che trovi le Tue delizie nello stare con gli uomini; l'esemplare di tutte le virtù che io devo ricopiare. 

 

ESAME. - Considero il Tabernacolo come la casa del mio impareggiabile amico? Il rifugio in ogni bisogno? La consolazione in tutti gli sconforti? 

 

PROPOSITO. - Condurrò a Gesù quante anime mi sarà possibile. 

 

PREGHIERA. - A Gesù Sacramentato: Ecco il fonte di ogni bene, Gesù Eucaristia, il quale dice: «Chi ha sete venga a me». Oh! quante acque di grazie hanno ricavato i Santi da questa fonte, ove vengono dispensati i meriti della passione. «Attingerete acque con gioia, alla fonte del Salvatore». Diceva un'anima, solita a passare ore intere innanzi al SS.mo Sacramento: Io vi starei tutta l'eternità. Non vi à qui l'Essenza di Dio, pascolo dei Beati? Buon Dio, che si fa innanzi a Lui? e che non si fa? Si ama, si loda, si ringrazia, si domanda. E che fa un povero innanzi ad un ricco? Un malato innanzi al medico? Un assetato innanzi alla fontana? L'affamato dinanzi a lauta mensa? Voi, Gesù, siete il mio tesoro, la vita, la grazia, la speranza, il tutto. 

 

FIORETTO: — Recita tre Pater innanzi a Gesù protestandogli di volerti salvare ad ogni costo.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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