UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

17° Dicembre

 

LA LITURGIA - I 

 

Ma l'ora viene, anzi è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Perchè il Padre vuole tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità (Giov. 4, 23-24). 

 

1. Pio XII scrive: «La sacra liturgia è il culto pubblico che il nostro Redentore rende al Padre, come capo della Chiesa; ed è il culto che la società dei fedeli rende al suo Capo, e, per mezzo di Lui, al Padre celeste; è, per dirla in breve, il culto integrale del corpo mistico cioè di Gesù Cristo, cioè del capo e delle sue membra». Gesù Cristo, entrando nel mondo, iniziò un culto perfetto al Padre Suo: con obbedienza totale ed amore sincerissimo; con assidua lode e adorazione, con preci e suppliche presentate con le lacrime e con grande forza. La Chiesa continua questo culto. Unita alle soddisfazioni e ringraziamenti eucaristici di Gesù; per mezzo dei Suoi ministri e di tutti i fedeli, sempre offre a Dio culto interno ed esterno. 

 

2. Il culto deve essere totale: sottomissione sincera della mente per mezzo della fede; obbedienza ai precetti del santo Vangelo; unione intima con Dio per mezzo della carità; offerta del Sacrificio e partecipazione ai Ss. Sacramenti ed al culto esterno come viene insegnato e praticato dalla Chiesa. Il fine suo è infatti questo: Renderci tutti buoni figli di Dio in Cristo. Il Figlio di Dio umanato ebbe sempre di mira il programma cantato dagli Angeli alla Sua nascita: Gloria a Dio e pace agli uomini. Ugualmente la Chiesa: poiché l'uomo fu creato a gloria di Dio e per andarLo a godere per sempre in cielo. Ovunque nei secoli arrivò un apostolo, un sacerdote, ivi si stabilì un altare, si offerse l'oblazione monda, si comunicò la vita alle anime con i Sacramenti. 

 

3. La prima e la miglior parte del culto è l'interno; esso è anche l'anima di tutto il culto esterno. «Chi mangia la carne di Gesù Cristo o ne beve il sangue indegnamente, si mangia e beve la sua condanna». Quindi si esamini l'uomo come sta dinanzi a Dio. 

 

ESAME. — Ho convinzione vera e profonda di dovere al Signore un culto integrale? Lo do questo culto? Lo do ogni giorno con fede, con coscienza retta, con cuore mondo? 

 

PROPOSITO. — Voglio che Dio possa accettare il mio culto come si compiacque del sacrificio di Abele, offerto con cuore mondo.

 

PREGHIERA. — Vi ringrazio, o Signore, dei lumi che mi avete dato. Fate che io cammini sempre nella luce; che le tenebre della carne e del mondo non mi sorprendano. Concedetemi che io inizi sulla terra un perfetto culto alla Vostra maestà, perchè possa continuarlo in cielo. Mondate l'anima mia; sia gioconda e sia piena la mia lode; la carità vi renda gradito il mio sacrificio; la grazia Vostra penetri tutto il mio essere e le mie facoltà. 

 

FIORETTO: - Recita nove Gloria Patri, sii umile con tutti.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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