UN ANNO CON DON BOSCO
27° Gennaio
35) È utile fare il segno della Croce?
È utilissimo fare il segno della Croce spésso e devotamente, perchè è atto esterno di fede, che ravviva in noi questa virtù, vince il rispetto umano e le tentazioni, e ci ottiene grazie da Dio.
133. - Comparsa della croce.
Il suo nemico impiegava le malìe e la magia per invocare le potenze infernali, l'imperatore Costantino al contrario si fece a pregare quel Dio, che conosceva in maniera confusa essere il Creatore del cielo e della terra, supplicandolo a dichiararsi suo protettore. Dio lo esaudì con un segnalato prodigio, il quale la storia non ci dice abbastanza chiaramente in quale luogo preciso sia avvenuto, ma alcuni autori asseriscono che sia succeduto nelle vicinanze di Torino... ed a Roma, nella galleria detta delle Carte Geografiche del palazzo Vaticano, questa prodigiosa comparsa è maestrevolmente dipinta come succeduta a Torino. Ecco come esso viene esposto da vari storici di quel tempo, fra i quali Eusebio di Cesarea, amico di Costantino. Marciando con l'esercito dopo mezzodì Costantino di pieno giorno vide declinare nel cielo al di sopra del sole una croce luminosa che portava l'iscrizione : In hoc vinces. Con questo vincerai. Il suo esercito fu al pari di lui testimonio del miracoloso fenomeno, il quale tutti rese attoniti. Costantino non comprese qual cosa significasse quella croce. Fu d'uopo farglielo intendere con una rivelazione. Notte tempo gli apparve Gesù Cristo con in mano una croce simile a quella che aveva veduto nel giorno avanti, e gli ordinò di fare uno stendardo somigliante a quello da servirsene in battaglia come di sicura difesa contro ai nemici. Costantino si diede pronta sollecitudine per farlo eseguire, dando a questo stendardo il nome di Labaro. (Bosco, Storia Eccles. 90).
134. - Miracoli di San Lino, operati col segno della Croce.
San Lino, tanto celebre per la sua fede e per la sua pietà, riempiva Roma con lo splendore delle sue virtù e dei suoi miracoli. Il solo suo nome rendeva muti i demoni e col semplice segno della Croce li costringeva ad allontanarsi da coloro che ne erano posseduti. La morte stessa ubbidiva alla sua voce, e nel corso del suo Pontificato risuscitò molti morti a vista d'immensa moltitudine. Non solo i Cristiani ma i medesimi pagani veneravano la sua virtù, e nelle loro infermità venivano a cercar soccorso dal santo Papa. Saturnino, uomo consolare, cioè uno dei governatori di Roma, avendo una sua figliuola inferma, ricorse al nostro santo, il quale col segno della santa croce la liberò sull'istante dallo spirito maligno che da molto tempo la travagliava. (Bosco, Vita dei Papi, I, 242).
135. - Un segno di Croce.
Oltre alla Giudea San Matteo andò anche a predicare il Vangelo nell'Etiopia. San Clemente Alessandrino scrive che, quando il nostro Santo giunse nella città di Natabe nell'Etiopia, fu ricevuto con gioia dall'Eunuco della regina Candace, battezzato dal diacono San Filippo. In questa medesima città vivevano due famosi idolatri, che la storia chiama maghi, i quali coi loro prestigi ingannavano quei poveri abitanti. Quegli impostori cagionavano loro delle apparenti malattie, che di poi guarivano coi loro incantesimi, acquistandosi così una falsa riputazione. San Matteo scoprì al popolo l'inganno; ed essi per vendetta fecero comparire due mostri che misero spavento in tutta la città. Ma San Matteo col solo segno della Croce rese mansueti quei due feroci animali come due agnelli, e li rimandò nelle loro caverne. Questo fatto tranquillizzò quegli abitanti e loro diede una grande idea della religione cristiana. (Bosco, Storia Eccl).
136. - Scendi e cammina.
La sera del 20 dicembre 1883 una donna di Cervignasco presso Saluzzo portò di peso nella camera di Don Bosco una sua figlia di nove anni, paralitica dall'età di otto mesi, e che stentava a parlare e non poteva camminare. I medici affermavano che non c'era più speranza di guarigione. Don Bosco fece posare la giovinetta sul sofà, quindi le diede la benedizione, e poi la interrogò: — Come ti chiami? — Maria, — rispose la bambina vispa e pronta, con grande stupore della madre. — Fatti il segno della Croce, — continuò Don Bosco. — In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia. — Noti, — osservò la madre — che il braccio destro è meno ammalato del sinistro, perchè di questo non si può menomamente servire. — Ebbene — replicò Don Bosco — muovi il braccio sinistro. La bambina obbedì. — Ed ora — proseguì Don Bosco — sei buona a camminare? — Ha le gambe morte! — esclamò dolorosamente la madre — vede? sono un terzo più piccole del normale. — Vi dico che sono gambe vive — ribattè Don Bosco — via, scendi e mettiti a camminare. La bimba balzò in piedi e camminò. (M. B. xvi 315-316).
137. - Libertà vera.
Il 27 luglio 1872 Don Bosco disse ai giovani : — Vi voglio raccontare l'effetto di un buon esempio di un nostro studente. Avendo costui terminato l'anno scolastico, si recò a casa nel tempo delle vacanze. Il primo giorno del suo arrivo, andato a mensa coi suoi genitori, prima di sedersi fece il segno della Santa Croce. I parenti suoi, nel vedere quell'atto religioso del loro piccolo figliuolo, rimasero stupiti, e dissero tra loro: « Ecco, il figlio nostro che ci dà il buon esempio; ciò che dovremmo fare noi per primi, lo fa lui stesso e ci insegna ». E da quel giorno quei genitori presero la santa abitudine di fare anch'essi il segno della Santa Croce ogni qualvolta sedevano a mensa. (M. B. VII, 233-234).
138. - Segno di Croce.
Il marchese Massoni, paralitico, giace sul letto da sei anni. Don Bosco va a trovarlo. La moglie, la figlia e il figlio s'inginocchiano supplicando la guarigione. Don Bosco si siede sopra il letto, ma le sue parole mirano a infondere rassegnazione. Poi benedice il marchese e gli ordina di fare il segno di Croce. Con meraviglia il marchese lo fa. Don Bosco gli ordina di ripeterlo tutti i giorni, invocando i santissimi Nomi di Gesù e di Maria. A Lucca nel 1879. (M. B. XIV, 59).
FRASE BIBLICA. - La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Si facciano bene le genuflessioni e i segni di croce per eccitamento alla preghiera.
PREGHIERA DEL MESE: - Signore Iddio onnipotente, vi ringrazio dei lumi che la vostra parola ha portato alla mia mente, e degli affetti che mi ha destato nel cuore. Datemi grazia che essa produca in me un frutto centuplo, cosicché io riporti piena vittoria sulle mie cattive inclinazioni, e la mia fede divenga sempre più operosa, l'amore a voi sempre più infiammato ed efficace, la virtù sempre più perfetta e costante. Fate che io non mi contenti solamente di conoscere la vostra dottrina, ma con una fedeltà costante sino al termine della mia vita la metta in pratica. Così sia. (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)
FIORETTO: - Privati di un piacere onesto per imitare il beato Valfrè nel suo desiderio di mortificarsi.
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