UN ANNO CON DON BOSCO
15° Febbraio
64) Come è libero l'uomo?
L'uomo è libero in quanto che può fare una cosa e non farla, o farne una piuttosto che un'altra, come sentiamo bene in noi stessi.
205. - Il tempo è tesoro.
Solo in questa vita possiamo lavorare e farci meriti per il cielo.
« Domenico Savio — scrisse Don Bosco — entrato la prima volta in mia camera, lesse sopra un cartello queste parole : Ogni momento di tempo è un tesoro. — Non capisco — mi chiese con ansietà — che cosa vogliano significare queste parole. Come possiamo in ogni momento di tempo guadagnare un tesoro? — È proprio così — gli. spiegai — in ogni momento di tempo noi possiamo acquistarci qualche cognizione scientifica o religiosa, possiamo praticare qualche virtù, fare un atto di amor di Dio, le quali cose avanti al Signore sono altrettanti tesori, che ci gioveranno per il tempo e per l'eternità. Domenico non proferì più alcuna parola, ma scrisse sopra un pezzetto di carta quel detto; di poi soggiunse: — Ho capito. (M. B. VII, 495)
206. - Unuquisque faber fortunae suae.
Soltanto la volontà sottomessa liberamente dà valore alla nostra vita.
Don Bosco, per inculcare ai giovani il buon uso che si deve fare della propria libertà, narrava loro come un giorno un giovane, non però dell'Oratorio, a passeggio, invidiasse certi animali al pascolo, perchè non erano obbligati a studiare. — Almeno questi animali non sono obbligati ad andare sempre a scuola, o fare tutti i giorni il loro lavoro, o studiare la loro lezione; oh! la scuola è una gran seccatura. E Don Bosco finiva il racconto, storico, col dire che quel tale viveva ancora, e che aveva un'occupazione, ottenuta solo perchè ricco, ma che faceva certi spropositi da far arrossire se stesso e ridere gli altri. — Dunque — conchiudeva Don Bosco — a questo conduce l'indisciplina. Impiegate bene il vostro tempo, che così in punto di morte avrete una grande consolazione. Date gloria a Dio con la vostra condotta, consolazione ai vostri parenti e ai vostri superiori: un giovane indisciplinato, poltrone, sarà un giovane disgraziato, sarà un giovane dipeso ai suoi genitori, di peso ai suoi superiori, sarà di peso a se stesso. (M. B. VII, 599).
207. - Anche il mio sangue.
Don Bosco parlando dei giovani orfani, abbandonati, o in mezzo a gravi pericoli morali diceva : — Per questi giovani farò qualunque sacrificio: anche il mio sangue darei volentieri per salvarli! (M. B. IV, 335).
Però la nostra salvezza è anzitutto cosa nostra.
FRASE BIBLICA. - Come non ringraziarti, Signore, per il tuo amore?
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Renderemo a Dio strettissimo conto del non aver lavorato e del tempo perduto.
PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di sapienza, ed istruite il mio cuore finchè io tenga sempre fisso innanzi agli occhi il mio ultimo fine, ed in tutte quante le mie opere io sia guidato da una buona intenzione. Fate che io ami e cerchi i beni della terra solamente in quanto sono utili all'anima mia, e necessari nei bisogni della vita presente. Concedete che io conosca sempre più e stimi i beni celesti. Insegnatemi anche la via di conseguirli con maggior sicurezza e di possederli eternamente. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)
FIORETTO: — Cerca di mettere ordine nei tuoi divertimenti dando loro l'impronta di Dio.
Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI