UN ANNO CON IL SACRO CUORE
8° Febbraio
IL BAMBINO CRESCEVA
E se n'andò con loro a Nazareth e stava soggetto ad essi e la sua madre faceva conserva di tutte queste cose in cuor suo. E Gesù avanzava in sapienza, in età e in grazia appresso Dio e appresso agli uomini (S. Luca, II, 61).
1° Preludio. Non tralascerò mai di contemplare Gesù adolescente a dodici, a quindici, a vent'anni; nel lavoro, nella preghiera, nella vita di famiglia.
2° Preludio. Gesù, fatemi crescere in sapienza od in grazia.
1° PUNTO: Cresceva in sapienza. — Gesù, come Dio, possedeva ogni sapienza, ed anche come uomo per una grazia infusa; pure volle possedere anche la scienza acquisita per esserci d'esempio, e per meritarci la grazia dell'amore al lavoro e al gusto della scienza. Egli segue le lezioni della sinagoga, studia la legge, i profeti, la storia ed i libri ascetici; legge i libri sacri, li medita poichè se non ne ha bisogno per sè, ne ha bisogno per noi, dato che Egli ha preso l'umanità. così com'è con i suoi doveri di studio e di lavoro. La sua scienza acquisita diventa meravigliosa; a dodici anni fa stupire i dottori del Tempio; egli spiega la Scrittura, ed essi sono meravigliati della sua prudenza e delle sue risposte. Durante la sua vita pubblica citerà costantemente ed abbondantemente la Scrittura. Alla sinagoga di Nazareth gli si dà il libro d'Isaia, egli legge, commenta, fa rilevare che le opere sue sono state annunciate, e cita il libro dei Re. Gli astanti esclamano: « Di dove gli viene tanta scienza? Non è forse il figlio del falegname che noi conosciamo ? » (Luca II, Marco VI). Quando predica nel paese di Tiberiade, prima e durante il discorso sulla montagna, egli cita il Levitico ed il Deuteronomio, i libri dei Re, d'Isaia, di Tobia, più e più volte fa allusione ai Salmi (Luca vi). Agli inviati di san Giovanni Battista, commenta ed esplica le profezie d'Isaia (S. Luca VII, 22). I Salmi sono l'alimento della sua vita interiore e delle sue preghiere perfino sulla croce: « Dio mio, Dio mio, perchè m'avete abbandonato? » (Salmo xxi). « Padre mio, nelle vostre mani rimetto lo spirito mio » (Salmo XXX). In quel momento col suo spirito passa in rassegna tutta la Scrittura per assicurarsi che ha compiuto tutto; alla sua Passione trova che manca ancora l'amarezza del fiele e dell'aceto (Sal. LXVIII), e per provocarla ecco che dice: « Ho sete ». Infine ci fa constatare che tutto è compiuto, e prima di morire dice: Consummatum est. E dopo la risurrezione, vive ancora della sacra Scrittura spiegando Mosè ed i Profeti ai discepoli d'Emmaus (Luca XXIV). Quali risoluzioni prendo oggi per crescere in sapienza ed in scienza?
2° PUNTO: Cresceva in età. — Poteva ben incarnarsi all'età matura, ma no, ha voluto essere bambino, adolescente, uomo adulto. A dodici anni è obbedientissimo, è un apprendista, è l'aiuto della mamma nelle faccende domestiche. A vent'anni comincia certo a prender parte ai consigli di famiglia. A venticinque anni circa diventa il capo dell'officina, poichè san Giuseppe è invecchiato, e si prepara a morire. A trent'anni è confermato nella missione e nel sacerdozio. Sulla riva del Giordano lo Spirito Santo scende su di lui ed il Padre suo parla: «Questo è il mio Figliuolo diletto». E' un'allusione alla profezia d'Isaia (XLII) dove Dio con le sue parole ordina al Messia d'esercitare il giudizio fra gli uomini. Da quel momento Gesù abbandona la vita d'obbedienza, come aveva detto già a sua madre durante le nozze di Cana. Gesù cresceva in età, ed accumulava meriti per tutte le situazioni della nostra vita: preparava grazie ai bambini, agli adolescenti, ai giovani, agli uomini maturi: a tutti diede il suo esempio. Io posso trovare nella sua vita un campo infinito per le meditazioni: considererò Gesù ed i sentimenti del suo Cuore nella famiglia, nell'officina, nella sinagoga, alle feste ai Tempio e nella vita pubblica e sociale. Tutti ammirarono i suoi progressi (Luca IV, 22); io pure li ammirerò senza stancarmi.
3° PUNTO: Cresceva in grazia davanti a Dio a davanti agli uomini. — La sua vita nascosta meraviglia il nostro orgoglio; è sorgente di grazie infinite. Gesù viveva nel silenzio, nel raccoglimento, nel lavoro umile ed oscuro; cresceva in grazia ed in lumi acquisiti per mezzo di meditazioni e di riflessioni: cresceva in meriti acquistati per mezzo di esercizi quotidiani di umiltà, di obbedienza, di rinunzie. Cresceva ogni giorno più, e come Mosè per essersi avvicinato a Dio aveva la sua fronte raggiante di luce simbolica, l'umanità di Gesù per mezzo della sua unione sostanziale con la sua divinità, cresceva infinitamente in luce ed in grazia. Nostro Signore ha voluto che questo suo crescere fosse segnalato nel santo Evangelo; queste poche parole impressionano la mia inerzia, la mia debolezza, la mia mollezza, la mia leggerezza, e mi fanno capire che non progredisco mai, e forse faccio qualche regresso. Oh, vergogna ed ignominia! Gesù cresceva, cresceva ogni giorno: è un po' per giorno che si cresce in età ed è un po' per giorno che egli cresceva in sapienza ed in grazia: questi progressi erano correlativi in lui. Io sono cresciuto in età, ma non sono diminuito in pietà, in fervore, in zelo, in lavoro? Che mi resta da fare? Devo rimettermi all'opera come l'operaio dell'undicesima ora.
Risoluzione. — Perdono per il passato, o mio buon Maestro ! Ammettetemi alla penitenza come Maddalena, come san Pietro, come il buon ladrone: Sento però che voi domandate a me come a san Pietro e a Maddalena di amarvi molto, perchè molto mi avete perdonato, ed oggi per testificare la mia riconoscenza al vostro divin Cuore vi offrirò qualche sacrificio.
FIORETTO: - Implora, con tre Pater allo Spirito Santo, la grazia di agire sempre con retta coscienza.
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