UN ANNO CON IL SACRO CUORE
25° Marzo
L'ANNUNCIAZIONE
E l'angelo le rispose e disse: lo Spirito Santo scenderà sopra di te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. E per questo ancora quello che nascerà da te santo sarà chiamato Figliolo di Dio... E Maria disse: Ecco l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua parola (S. Luca, I, 35-38).
1° Preludio. Ecce venio, ecce ancilla, sono queste le mirabili disposizioni del Cuore di Gesù e del Cuore di Maria; e noi pure le dobbiamo avere.
2° Preludio. Datemi, Signore, questo spirito d'abbandono completo alla vostra volontà.
1° PUNTO: Ecce venio, regolamento di vita di Gesù. — E' in questo giorno che nostro Signore ha detto il suo Ecce venio e che Maria ha pronunciato il suo Ecce ancilla. L'apostolo san Paolo nota che è appunto entrando in questo mondo mercè la sua Incarnazione che nostro Signore ha formulato l'abbandono alla volontà del Padre e la regola di tutta la vita: Ecco, vengo, o Padre, per fare la vostra volontà (Agli Ebr. X, 5). Per mezzo di David aveva già detto che tale sarebbe la legge del suo Cuore (Sal. XXXIX). Aveva stabilita questa legge dell'abbandono, dell'obbedienza, della conformità alla volontà del Padre in fondo al cuore per consultarla incessantemente, per seguirla sempre, per farne la regola di tutta la vita. E dal Cuore saliva continuamente alle labbra, come ci viene svelato dal Vangelo: « Padre, sia fatta la vostra volontà. — Padre mio, sia pure così poichè voi lo volete. — O Padre, non la mia volontà, ma la vostra ». Bastano queste citazioni del sacro testo per mostrare quale fosse il regolamento di vita di nostro Signore ed il pensiero abituale del suo Cuore. Ciò che egli cercava sempre non era nè l'interesse nè il piacere, era la volontà del Padre. La sola domanda che egli si faceva prima di compiere qualunque cosa era questa: « Padre mio, che volete che faccia? ».
2° PUNTO: Ecce ancilla Domini, regolamento di vita di Maria Santissima. — L'abbandono a Dio ed alla divina volontà fu pure il regolamento di vita di Maria, e noi l'abbiamo sempre veduta, tanto nel turbamento quanto nel dubbio, confermarsi in questa disposizione: «Ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la vostra volontà». Queste parole esprimono l'abbandono, la docilità alla grazia, la conformità alla volontà divina, il sacrificio e l'immolazione. Con questa risposta, con il suo consenso, Maria accettò la dignità e l'onore della maternità divina, ma nello stesso tempo anche le sofferenze, i sacrifici che vi erano uniti. Si, dichiarò pronta a compiere la volontà di Dio in tutto, e a compierla come serva. Era come un voto di vittima, e d'abbandono. Questa disposizione è la più perfetta, è la sorgente dei più grandi meriti e delle grazie migliori. Maria stessa l'ha proclamato nel Magnificat: La mia anima loda il Signore perché egli ha riguardato con favore la bassezza della sua serva. — Dio si è compiaciuto di questa disposizione di Maria, ed ecco che essa potrà aggiungere: Tutte le generazioni mi chiameranno beata. Ma durante la vita mortale, due sole persone la chiamarono beata: Elisabetta, e quella donna che alzò la voce in mezzo al popolo, ed a questa Gesù rispose: Beati quelli che ascoltano la mia parola, e la praticano. La felicità di Maria durante la vita mortale fu il sacrificio con Gesù, per Gesù e per le anime. Ella non era, come il suo Figlio, che un oggetto di sprezzo, di umiliazione, di ignominia da parte dei nemici di Dio, mentre per i buoni non era che soggetto di compassione e di pietà. L'Ecce Ancilla fu la disposizione del suo cuore in tutti i sacrifici che ella dovette fare: dalla Presentazione al Tempio quand'essa offrì il Figlio in sacrificio ed intese la profezia del vecchio Simeone, alla fuga in Egitto, ed anche in seguito, in tutto e sempre, fin sotto la croce del Figliolo morente. E poi ancora in tutto il resto della vita, ella acconsentì sempre ad essere la madre della Chiesa nuova fondata nel sangue del suo Figlio diletto. La grazia ed i meriti aumentarono sempre più per la sua cooperazione, per la sua purezza, per il santo e perfetto amore con il quale ella compì quella missione che era divenuta la sua.
3° PUNTO: Ecce venio, Ecce ancilla Domini. Queste parole ci tracciano la regola della nostra vita. — In queste parole si trova tutta la vocazione delle anime consacrate al Sacro Cuore, con il loro fine, i loro doveri, le loro promesse. Questo sentimento, questa disposizione, queste parole dette e sentite bastano in tutte le situazioni, in tutti gli avvenimenti per il presente e per l'avvenire. Ecco che io vengo, o mio Dio, per fare la vostra volontà. Io sono qui pronto a fare od a soffrire, ad intraprendere od a sacrificare tutto ciò che voi domandate da me. La volontà di Dio si fa conoscere ad ogni momento, e se qualche volta l'oscurità e l'incertezza riempiono il cuore e lo spirito, perseveriamo con pazienza e con confidenza in questo stato fin che alla sapienza ed alla bontà di Dio piacerà di lasciar risplendere di nuovo la sua luce. Un'anima consacrata è una vittima che sa di non aver più nulla da scegliere o da desiderare per sè; sa che la sua scelta è fatta, la sua sorte è fissata. Quando, come ed in qual modo si compirà questo sacrificio, è tutta una libera scelta di colui al quale essa appartiene interamente. Pratichiamo dunque l'abbandono totale, lasciando fare, guardando colui che ha camminato prima su questa strada, che l'ha resa praticabile, che ha lasciato dietro di sè le tracce sanguinose dei suoi passi. I capelli della nostra testa sono contati; Dio, che veglia anche sugli uccelli, non ci dimenticherà mai, avrà cura di noi, di tutti i nostri bisogni in tempo utile. Se noi ci diamo a lui, egli si darà a noi, ed allora che cosa ci potrà mancare? Quando Maria si fu offerta mediante l'Ecce ancilla, ricevette la grazia suprema: il Verbo si è incarnato, ed ha abitato nel suo seno.
Risoluzione. — Ecce venio. Mi offro e mi abbandono a voi, o Signore; mi unisco al vostro Ecce venio ed all'Ecce ancilla della vostra divina Madre. Non voglio aver più altra volontà che la vostra, altra regola che il vostro gusto. Voglio cercare ad ogni momento la vostra santa volontà per conformarmi a lei interamente.
FIORETTO: - Ama e adora Gesù crocifisso. Qualsiasi male, piuttosto che crocifiggerlo di nuovo.
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