UN ANNO CON IL SACRO CUORE
1° Aprile
SAN GIOVANNI E LA VITA D'AMORE
Pietro voltatosi indietro vide che gli andava appresso quel discepolo amato da Gesù (il quale anche nella cena posò sul petto di lui e disse: Signore chi è colui che ti tradirà?) Pietro dunque avendolo veduto disse a Gesù: Signore e di questo che sarà? Gli dissei Gesù: Se io vorrò che questi rimanga, sino a che io venga, che importa a te? (San Giov. XXI, 20).
1° Preludio. S. Giovanni ha un carattere particolare; è il discepolo che Gesù amava, il discepolo che riposò il capo sul petto di Gesù.
2° Preludio. Carissimo apostolo, io non posso domandare che Gesù mi ami, ma ottenetemi la grazia d'amare io Gesù.
1° PUNTO: La sua formazione. — San Giovanni figlio di Salome era parente di Gesù. Si crede che sia stato allevato a Cana, poco lontano da Nazareth e che durante la sua infanzia e la sua giovinezza abbia visto qualche volta Gesù. E' il primo ad unirsi a lui nella vita pubblica. Appena ha inteso la parola profetica di san Giovanni Battista, «Ecce Agnus Dei» subito segue Gesù insieme a sant'Andrea, e l'ascolta lungamente, e passa la giornata vicino a lui. Ben presto viene chiamato all'apostolato; allora abbandona generosamente tutto: il padre, la barca da pescatore, i servi. Niente costa a colui che ama. Ma Gesù ama a sua volta questo discepolo tenero e generoso; lo prende insieme ai suoi intimi, per testimonio del miracolo della figlia di Giairo, della trasfigurazione, della agonia. E sopratutto al Cenacolo che bisogna considerare questo amore reciproco del Maestro e del discepolo, nel Cenacolo, ove Giovanni riposa sul Cuore di Gesù!
2° PUNTO : Amor tenero e fedele. — Al Cenacolo si manifesta veramente la tenerezza dell'amore di san Giovanni per Gesù: al Calvario poi la fedeltà di questo stesso amore si manifesterà maggiormente. San Giovanni esaurisce tutte le espressioni per raccontare questo scambio di tenerezza avvenuto nel Cenacolo. «Il discepolo riposava sul seno del Maestro; è un discepolo che Gesù amava particolarmente; egli riposava sul petto del Salvatore; aveva con il Salvatore colloqui intimi e particolari...».. Si potrà forse concepire una maggiore intimità, un maggior affetto puro e ardente? Al Calvario, la fedeltà nell'amicizia si manifesta in tutta la forza e in tutta la tenerezza. San Giovanni ha dormito, è vero, nell'orto del Getsemani durante la preghiera e l'agonia di Gesù, ma sembra meno tempo di Pietro. Egli è più pronto di Pietro a un generoso sacrificio. Quando Gesù è arrestato egli lo segue da vicino e non già da lontano come san Pietro. E penetra nell'atrium della casa del sommo sacerdote, mentre san Pietro rimane solo alla porta. L'amicizia fedele non è suscettibile di paura. San Giovanni ritrova Gesù sulla strada del Calvario; egli vi è andato con Maria. Ma il trionfo della sua fedeltà è sul Calvario. Di tutti gli apostoli, di tutti i discepoli, è l'unico che vi si trovi là, solo, ad affrontare il pericolo. Si espone alla collera dei carnefici, e vi resterà fino all'ultimo: assisterà alla deposizione dalla croce, alla sepoltura. E poi accorrerà prima, ancora di san Pietro a vedere quella tomba dopo la risurrezione. Ma che bella ricompensa riceverà poi la sua fedeltà! Lui solo sarà asperso dal sangue redentore e santificatore. Lui solo riceverà Maria in eredità, come Madre e compagna della vita! Lui solo assisterà all'apertura del Cuor di Gesù e ne riceverà le prime grazie!
3° PUNTO: Apostolato e consumazione d'amore. — San Giovanni è il predicatore dell'amore. Tutto il suo Evangelo è scritto con questo spirito. La prima pagina è un superbo volo d'amore verso il Dio incarnato. «Abbiamo visto il Figlio di Dio tutto ripieno di grazia e di gloria». Solo san Giovanni descrisse le nozze commoventi di Cana, il colloquio con la Samaritana, la grande promessa dell'Eucaristia, la parabola del buon Pastore, la risurrezione di Lazzaro, la lavanda dei piedi ed il discorso così tenero del Buon Maestro alla Cena e dopo la Cena. E' lui che racconta l'apertura del costato di Gesù. Le sue epistole predicano la carità: «Dio è carità... egli ci ha amati per primo... ci ha dato il Figliuolo per nostro amore... amiamolo dunque anche noi...» . E senza stancarsi ripete: «Amiamoci gli uni gli altri». Vivendo poi con Maria e cibandosi della Eucaristia egli cammina verso la consumazione dell'amore, ed arriva alla più intensa unione mistica con nostro Signore, alle visioni, alle rivelazioni. Il cielo gli è aperto. Egli lo descrive interamente, ma l'Agnello trionfante è quello sopratutto che ne trattiene lo sguardo: l'Agnello sempre ferito al Cuore ed immolato, l'Agnello che è il legame d'amore fra Dio e noi. Insieme a san Giovanni cerchiamo di avanzare umilmente e progressivamente nell'amore più puro ed ardente.
Risoluzioni. — Grande apostolo, voi avete conquistato il Cuor di Gesù con la vostra purità e col vostro amore. Ottenetemi la grazia d'amare Gesù, di amarlo molto, di tenermi incessantemente unito a lui. Io mi rinnovo, per quanto sta da me in quest'unione e poi... mendico l'amore da Gesù.
FIORETTO: — Ripeti lungo il giorno col Centurione: Io credo, o Signore: ma tu accresci la mia fede.
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