UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

25° Giugno

 

IL CUOR DI GESU' NELL'EUCARISTIA: SOLITUDINE E RACCOGLIMENTO 

 

Il Signore Re d'Israele sta in mezzo a te, non temerai più nessun male. In quel tempo si dirà a Gerusalemme: non temere, non s'infiacchiscano le tue braccia o Sion: Il Signore, il Dio tuo forte sta in mezzo a te, egli ti salverà; in te egli troverà il suo gaudio e la sua allegrezza; sarà fermo nella sua dilezione, esulterà e celebrerà le tue lodi (Sofonia, III, 15). 

 

1° Preludio. Il profeta Sofonia ha predetto la dimora di nostro Signore fra noi, e ne ha intravisto la vita di silenzio, ricca dell'amor per noi e di riconoscenza verso il divin Padre. 

 

2° Preludio. Oh, quanto vorrei saper tacere di fronte allo creature e vivere nell'adorazione e nell'amore del mio Dio! 

 

1° PUNTO: La solitudine del Cuor di Gesù nel tabernacolo. — Non potremmo descrivere la vita eucaristica del Cuor di Gesù, meglio di suor Maria Veronica, la santa fondatrice delle religiose vittime del Cuore di Gesù. In questa meditazione e nelle tre seguenti ne prenderemo molti pensieri (Vedere la Sua Vita del P. Prévost). Vi è una doppia solitudine di nostro Signore nel tabernacolo, che gli vien imposta dagli uomini, e quella che si è scelta lui stesso. Entriamo nelle chiese: frequentemente ohimè! l'indifferenza e l'ingratitudine degli uomini ne fanno un deserto. E questa solitudine quanto costa a nostro Signore! Egli l'ha accettata per la nostra salvezza. Ma anche quando una pia moltitudine si avvicina alle chiese, nulla può interrompere la solitudine del tabernacolo. Il Verbo di Dio si è condannato nell'Eucaristia ad un eterno silenzio. Che lezione per noi! Egli ci vuol insegnare in questo modo che è utile tacere molte volte e sottrarsi alle agitazioni ed ai rumori per condurre vita interiore. Dobbiamo dimenticare le creature, quando il dovere non ci obbliga strettamente ad occuparci di loro, e se dobbiamo trattare con queste creature, sia solamente per la gloria e l'amore del Cuor di Gesù. «La nostra conversazione dev'essere in cielo» (Ai Filipp. VIII, 7). 

 

2° PUNTO: La vita interiore del Cuor di Gesù nel tabernacolo. — Il divin Maestro nell'Eucaristia è interamente staccato dalla vita esteriore. «Egli contempla, ama, adora le perfezioni di Dio; s'immola per la gloria dell'eterno Padre, al di fuori di tutto il creato come in una vasta solitudine, in cui gli oggetti della terra non lo possono cogliere. «Bisogna perdere tutto di vista, tutto dimenticare, e dimenticare se stessi per imitare questa vita divina. Domandiamo al Sacro Cuore, come un favore, d'essere perfino ritirati in questa solitudine perfetta, sotto lo sguardo di Dio solo, in compagnia del nostro diletto Gesù, non avendo altra libertà ed altra azione oltre quella d'amare e adorare il nostro Dio per sacrificarci e perderci in lui. «Dal tabernacolo Gesù non parla ad alcuna creatura: nessun rumore, nessun movimento si fa udire, ma, davanti al Padre, il suo silenzio è ben più profondo e ben più sublime. Si direbbe che la sua occupazione particolare sia di tacere. Egli è tutto amore, annientamento, immolazione, preghiera; ma tutto avviene nel silenzio nelle profondità di se stesso e della divinità. Che linguaggio potente e forte è mai questo silenzio! Esso rende omaggio alla grandezza di Dio, alle perfezioni infinite, al dominio sovrano, a tutti gli attributi che Gesù tributa con un inno eterno e senza fine ed in un misterioso silenzio». Vorrei nelle adorazioni far tacere in me le creature per unirmi all'adorazione di Gesù verso il divin Padre. 

 

3° PUNTO: La solitudine ed il silenzio ci preparano alla conversazione con nostro Signore. — «Un'anima che vuol disporsi ad una conversazione intima con nostro Signore deve avere la solitudine ed il silenzio. Questo deve essere un punto essenziale del suo regolamento di vita. Ella vi deve trovare la felicità, il riposo, la vita, e dev'essere per lei un dispiacere il doversi abbandonare ad occupazioni profane. Infatti senza il silenzio non v'è raccoglimento, unione con Dio, corrispondenza ai suoi desideri. «Il silenzio esteriore s'estende anche alle pene, alle contraddizioni, alle osservazioni che ci vengono fatte. Oh, mio Dio, comunicate alle anime consacrate al divin Cuore di Gesù il gusto di questo silenzio divino e la pratica del silenzio esteriore! «Gesù nel santo tabernacolo espia con il suo silenzio tante conversazioni frivole, parole inutili e cattive di cui le creature si rendono colpevoli. Egli è vittima per i peccati di lingua, e soffre particolarmente per le colpe delle anime che gli sono consacrate, e per le quali ha una tenerezza speciale. «E dopo tutto questo, posso forse esitare ed amare il silenzio? Non devo essere vittima con Gesù e come Gesù»? Nelle adorazioni, e nel ringraziamento sopratutto, io farò tacere in me le creature per unirmi a nostro Signore. Io non posso intendere Gesù che nel silenzio del Cuore. 

 

Risoluzioni. — Rinnovo tutte le risoluzioni di silenzio e di raccoglimento, poichè comprendo che l'unione con Gesù s'ottiene a questo prezzo. Venite, o mio dolce Maestro, il vostro servo vi ascolta. Parlate al mio cuore, io ho sete delle vostre dolci conversazioni. 

 

FIORETTO. — Recita tre atti di Speranza; caccia via il timore esagerato dei giudizi di Dio.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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