UN ANNO CON IL SACRO CUORE
29° Dicembre
SUI SEGNI DATI DALL'ANGELO AI PASTORI PER RICONOSCERE IL BAMBINO GESU'
Perchè è nato oggi a voi un Salvatore, che è il Cristo Signore, nella città di David. Ed eccovi il segnale: troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia (San Luca, II, 11).
1° Preludio. Gesù unisce la grandezza divina alla debolezza d'un bambino. Egli sente quest'umiliazione, e la offre al Padre in sacrificio di riparazione.
2° Preludio. O Gesù, attirate il mio cuore come avete attirato quello dei pastori ed insegnatemi l'umiltà.
1° PUNTO: La nascita di Gesù e la nascita dei grandi della terra. — Il fedele: O divino Bambino, voi avete parlato ai pastori per mezzo degli angeli, parlate a me voi stesso oggi per mezzo delle ispirazioni. — Il Salvatore: «Voi troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia». Questi furono i segni che io diedi ai pastori per mezzo degli angeli. Ma avviene lo stesso per la nascita dei principi della terra? No; per loro si fanno feste rumorose; le città s'illuminano, i palazzi risuonano d'acclamazioni. L'oro, la seta, i ricami e tutto ciò che si può trovare di più magnifico, brillano attorno alle fasce ed alla culla dei bambini dei re fra l'affaccendarsi dei cortigiani. Che contrasto! Qui la notte scura, la solitudine, il silenzio: fasce e pannolini grossolani, una stella e animali. Riconoscete la mia umiltà e il mio amore per voi? «Voi troverete un bambino,» Qui dovete esercitare la fede. E' il vostro Dio, e gli occhi vi presentano un bambino. La fede vi dice che i cieli e la terra non possono contenere il vostro Dio, e che i serafini ne circondano il trono cantando inni, mentre non vedete che un bambino sulla paglia, circondato da animali. Eppure è il vostro Dio, ed è tanto più forte in quanto che per salvarvi ha sposato la vostra debolezza, e tanto più amabile in quanto che l'amore per voi l'ha umiliato maggiormente. Imparate dunque ad amarmi come è vostro dovere, a rispondere alle mie bontà che sono infinite, ad amarmi senza riserva fino all'ultimo sospiro della vita.
2° PUNTO: Nostro Signore ci domanda un contraccambio d'amore. — Il fedele: Parlate ancora, Signore, spiegateci il messaggio ai pastori. — Gesù: Guardate che spettacolo meraviglioso: voi troverete nella mangiatoia un Dio e un bambino, la grandezza e la bassezza, la luce e le tenebre, l'onnipotenza e la debolezza, la gloria e l'infamia, la sorgente dei tesori e la povertà; un Dio eterno appena nato, il Verbo di Dio che tace. Io riunisco tutti questi contrasti, opero tutti questi miracoli, perchè vi amo. Imparate dal mio cuore di bambino quanto dovete amarmi. Io non sono come gli altri bambini, il cui spirito è incapace di ragionare e anche di pensare, e il cuore di sentire e di amare. Io non sono nell'inazione, nell'impotenza e nell'insensibilità; Venite, penetrate nel mio cuore di bambino per conoscere, per sentire, per amare e per adorare ciò che vi si compie in vostro favore e per trarne motivi d'una tenera riconoscenza. Sotto il velo dell'infanzia il mio spirito è un abisso di scienza e di sapienza che contiene e che nasconde tutti i tesori agli occhi degli uomini mediante un'umiltà profonda. Io adoro il Padre celeste in spirito e verità, mi offro a lui in sacrificio per la sua gloria e per il vostro amore. Il mio cuore di bambino, mille volte più ardente dei serafini, arde d'un amore ineffabile per il Padre celeste e per voi, poiché viene a sacrificarsi per darvi la vita della grazia e la vita della gloria. E per tanta bontà che cosa esigo da voi? Non voglio altro se non che mi amiate.
3° PUNTO: I prodigi che accompagnano la nascita di Gesù ne manifestano la grandezza e la potenza. — Il fedele: Ditemi ancora, Signore, come posso rialzare la vostra umiltà con le mie adorazioni. — Il Salvatore: Io sono nascosto in una povera stalla, e qui appaio agli occhi di tutti debole e disarmato: tuttavia se voi aprite gli occhi della fede, su ciò che passa in questa povera spelonca, vi scoprirete segni così sfolgoranti della mia grandezza, potenza e divinità, che non esiterete un momento ad adorarmi come vostro Dio; ed il vostro rispetto ed il vostro amore aumenteranno a misura che mi vedrete più debole e più umiliato. Benchè debole, io creo una stella brillante, che vince in chiarezza tutte quelle del firmamento, e con questo astro miracoloso attiro tre sovrani i quali abbandonano i troni per venire ad offrirmi in omaggio i loro diademi come a loro primo sovrano e per adorarmi come loro Dio. Io chiamo i poveri pastori che pascolano i greggi, affinchè vengano a riconoscere il Messia; gli angeli discendono dal cielo per venire a cantare i loro cantici in questa stalla. Il cielo e la terra non possono resistere alle mie attrattive, quantunque io sembri nella più grande debolezza; unite quindi anche voi le vostre adorazioni a quelle degli angeli, dei re e dei pastori. Osservate come io ho scelto l'umiliazione rivestendomi di carne fragile e soggetta a tutte le miserie (eccettuato il peccato), quando avrei potuto riscattarvi senza espormi a tante sofferenze. Osservate che eccesso di bontà io vi ho manifestato, facendomi bambino. Se io non fossi Dio, l'infanzia non mi umilierebbe certo; l'uomo nascendo acquista l'essere che non aveva, e che svilupperà con gli anni. Ma io ne sento tutta la disgrazia: io soffro in silenzio quest'umiliazione per vostro amore e per commuovere il vostro cuore.
Risoluzioni. — Rifiuterò ancora d'umiliarmi alla vista di tutte le mie miserie? Rifiuterò il mio cuore a questo bambino che mi ha tanto amato? O Gesù, attirate il mio cuore come avete attirato quello dei poveri pastori.
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