UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
3° Gennaio
S. Giuseppe padre nutrizio di Gesù.
Chi è S. Giuseppe ? S. Giuseppe è il Padre nutrizio del fanciullo Gesù. Il Figlinol di Dio, Gesù Cristo, facendosi uomo, si assoggettò a tutte le infermità della nostra natura, eccetto il peccato. Quindi gli occorreva, durante la sua infanzia, un custode, un protettore, un padre nutrizio, che colla madre dividesse le cure e ne provvedesse ai bisogni, e per questa nobilissima missione fra tutti gli uomini è prescelto San Giuseppe. Se si fosse trovato al mondo uomo più giusto, quegli sarebbe stato lo sposo dì Maria, il custode di Gesù. Ma Dio non poteva ingannarsi nella sua scelta, e fece S. Giuseppe quale doveva essere, secondo il suo cuore. Egli diviene quindi presso il Divin Figlio il rappresentante del Padre Eterno, provveduto e ricolmo di doni e di grazie singolarissime, alle quali corrisponde fedelmente, fatto degno Egli, povero operaio, di accogliere nelle sue braccia, stringere al suo seno il Re della gloria, al cui Nome ogni ginocchio in Cielo, in terra, negli inferni si piega. Il Figlio unico di Dio a Lui obbedisce come se fosse suo proprio figlio, lo chiama col dolce nome di padre ed ín modo inaudito a Lui pienamente si assoggetta. Oh missione veramente grande e sublimissima di S. Giuseppe di nutrire, difendere, proteggere, assistere Gesù infante; missione che gli ha apportati grandi e preziosissimi vantaggi ! Rallegriamoci con Lui di tanto onore, di sì elette grazie. Lodiamo la sua fedeltà a corrispondere alle mire di Colui che lo volle destinare ad un sì alto ministero. Benediciamo il Signore d' averlo glorificato, di averlo, come dice la Santa Scrittura, rivestito di onore e di gloria. Esclamiamo colla Chiesa : O S. Giuseppe, siano gli altri glorificati dopo la loro morte e collocati al pari cogli Spiriti celesti, ma Voi superiore ai Santi, godete, benché ancor pellegrino in terra, la compagnia del vostro Dio che forma il paradiso ! Udite, carissimi, S. Giuseppe ha autorità sullo stesso Dio, comanda a Gesù e Gesù 1' obbedisce. Egli dunque é onnipotente, perché ha l'Onnipotente ai suoi cenni ! E noi staremo ancora dubbiosi e sfiduciati ? Non ricorreremo a lui in tutte le miserie nostre ? Animo, miei cari, lungi da noi quest'indifferenza che ci abbatte, quest'accidia che ci opprime. Ricorriamo a S. Giuseppe con fiducia, ricorriamo a Lui con ardore, ricorriamo a Lui con frequenza e soprattutto ricorriamo a Lui con cuor pentito é ben disposto, e ne esperimenteremo ognora l'esimia sua bontà e l'alto suo potere.
PROPOSITO.
In ogni mia necessità invocherò fiducioso l'aiuto di S. Giuseppe.
ESEMPIO.
La festa di S. Giuseppe ben celebrata. Un uomo dabbene celebrava ogni anno con gran pietà e devozione la festa di S. Giuseppe; ma accadde che, avendo egli tre figliuoli, per due anni di seguito gliene morì uno nel giorno stesso della festività del Santo. Se ne stava egli molto afflitto per questo, e titubante anche di solennizzare nel terzo anno quella festa, per timore di perdere anche il terzo figlio che ancora gli restava. Mentre un dì tutto melanconico passeggiava per la campagna, vide pender da un albero due giovanetti impiccati,
e in quel mentre gli apparve un angelo e gli disse : Vedi tu quei due giovanetti? Or sappi che a sì mal fine si sarebbero condotti i tuoi due figliuoli se fossero giunti ad età matura. Ma perchè eri devoto di S. Giuseppe, Egli ti ottenne da Dio che morissero fanciulli, per risparmiare a te l'afflizione ed il disonore, ad essi la dannazione. Non temere dunque di celebrare la festa del Santo a cui devi essere in particolar modo obbligato. Il piccolo figlio che ti resta non morrà ; ma per intercessione di S. Giuseppe, menerà santa vita, ed un giorno sarà fatto vescovo. E così fu. Ancorchè le nostre preghiere non siano sempre prontamente esaudite, nè nel modo che vorremmo noi, non sconfortiamoci, ma pensiamo che il Signore sempre vede e sempre vuole il nostro maggior bene e, o più presto o più tardi, ci ricompensa.
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