UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

19° Maggio

 

POVERO PER VOCAZIONE E PER PROPRIA ELEZIONE 

 

San Paolo (2 Cor. 8, 9) scrisse che N. S. Gesù Cristo essendo ricco, diventò povero per voi, affinché della povertà di lui voi diventaste ricchi. Essendo egli infatti creatore e padrone di tutte le cose, si spogliò di tutto, e per nostro esempio e conforto venne a cercare ed abbracciare sulla terra quella povertà che in cielo non poteva avere luogo; di più fece compagna di tutta la sua vita, la povertà più rigida, come attesta di sé nelle sacre Carte: Povero sono io ed in affanni fin dalla mia prima età. (Salmo 87, 16). Perché il Figliuol di Dio nascesse povero, era necessario che già trovasse preparata una famiglia povera, di cui far parte, e che appena nato avesse per propria dimora il santuario stesso della povertà. Perciò Iddio dispose che Maria Santissima e San Giuseppe, sebbene avessero nelle vene sangue reale, per la decadenza della stirpe davidica, fossero poveri e tali si mantenessero costantemente. Questa povertà volle Iddio che risultasse dalla privazione di ogni superfluo e talora eziandio del necessario: dal lavoro assiduo, a cui doveva sottoporsi la S. Famiglia, per guadagnarsi il pane con il sudore della fronte; dal contrasto stridente della presente condizione con l'antica dignità ed agiatezza. Orbene, S. Giuseppe corrispose perfettamente ai disegni della Provvidenza coltivando in sé con diligenza la spiccata inclinazione che aveva alla vita povera, e dando il suo pieno consenso a vivere praticamente nella povertà. Così la povertà di S. Giuseppe fu al tutto volontaria; ed egli la volle e l'amò anzitutto per l'amore che portava alla santa umiltà, poiché nell'uomo virtuoso l'una non si separa dall'altra; secondariamente per l'odio che nutriva contro il mondo e le sue vanità; in terzo luogo pel desiderio ch'egli aveva dei patimenti che sono inseparabili dalla povertà; infine per secondare il genio e gli esempi del Figliuolo di Dio fatto uomo, di cui egli era signore e custode. S. Giuseppe, per il suo vasto ingegno che gli porgeva modo di superare tutti gli artefici dei suoi tempi, e più ancora per l'aiuto che gli prestava nell'opera sua fabbrile lo stesso Creatore del cielo e della terra, avrebbe potuto facilmente migliorare la propria sorte; ma non lo volle a fine di mantenersi povero, soccorrendo piuttosto altri poveri coi suoi modesti guadagni ed arricchendo anche altrui della sua povertà: così essa durò costantemente ed egli morì abbracciato alla povertà professata per tutta la vita. 

 

PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO

 

San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.

 

FIORETTO: - Oggi per amor di San Giuseppe, sopporta le contrarietà senza lamentarti.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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