UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
17° Giugno
SAN GIUSEPPE PATRONO DEGLI OPERAI: INSEGNA A SANTIFICARE IL LAVORO
Ammira la bottega di Nazareth; essa era un santuario non solo per i santi personaggi che vi dimoravano, per gli Angeli che la circondavano e vi abitavano, per le divine virtù che vi si praticavano, ma ancora per il lavoro stesso che qui si santificava. Il lavoro che usciva dalle mani di S. Giuseppe aveva ogni perfezione; la finezza dell'esecuzione e la moderazione del prezzo soddisfacevano quanti si rivolgevano a quella bottega. Questo però non era tutto, poiché ogni momento di quel lavoro equivaleva ad un atto sublime di santità; là si praticava l'elevazione continua della mente a Dio, la consacrazione del lavoro per fare unicamente il suo santo volere, un esercizio non mai interrotto di umiltà, di ubbidienza e di pazienza; ogni colpo di martello era un inno di lode al Signore; chi entrava in quella bottega restava preso dall'aura di santità che vi regnava ed era costretto al rispetto ed alla venerazione. L'esempio di S. Giuseppe può e dev'essere imitato: egli l'ottiene con il suo Patrocinio a quei lavoratori che lo invocano. Anche la bottega dell'operaio cristiano dev'essere, come quella di Nazareth, un santuario; ma a questo fine è necessario che vi regni l'onestà, la diligente laboriosità e la preghiera che preceda, accompagni e segua il lavoro. Il lavoro per se stesso non è preghiera, ma lo diventa quand'è debitamente santificato; e perciò si lavori alla presenza di Dio, come San Giuseppe lavorava continuamente alla presenza di Gesù; se il lavoro è rude e faticoso, si compia con spirito di penitenza; se dilettevole e vantaggioso, se ne dimostri a Dio ogni riconoscenza, e del profitto ottenuto si faccia parte ai propri fratelli. Quanto diverso è il modo seguito dai mondani! Essi non pregano perché hanno da lavorare, e lavorano anche quando Iddio comanda di pregare, avidi solo di guadagni illeciti, di svago inopportuno, di ricreazioni peccaminose; anzi fanno occasione di peccato il lavoro stesso, accompagnandolo con l'odio contro il prossimo e con le bestemmie contro Dio: quanto più Iddio esige che il lavoro si spiritualizzi con la vita cristiana, tanto più il demonio pretende che il lavoro si materializzi con la vita mondana; e così se la bottega di un giusto è un santuario, vestibolo del Paradiso, quella dell'empio è un covo di esseri abbrutiti, anticamera dell'inferno.
PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI GIUGNO
O San Giuseppe con te, per tua intercessione noi benediciamo il Signore. Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini per essere il casto sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Tu hai vegliato continuamente, con affettuosa attenzione la Madre e il Bambino per dare sicurezza alla loro vita e permettere di adempiere la loro missione. Il Figlio di Dio ha accettato di sottoporsi a te come a un padre, durante il tempo della sua infanzia e adolescenza e di ricevere da te gli insegnamenti per la sua vita di uomo. Ora tu ti trovi accanto a Lui. Continua a proteggere la Chiesa tutta. Ricordati delle famiglie, dei giovani e specialmente di quelli bisognosi; per tua intercessione essi accetteranno lo sguardo materno di Maria e la mano di Gesù che li aiuta. Amen.
FIORETTO. — Fa un atto di dolore (clicca) e un atto di carità (clicca), in riparazione dei peccati commessi.
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