UN ANNO
CON DON BOSCO
21° Gennaio
27) Per vivere secondo Dio, che cosa dobbiamo fare?
Per vivere secondo Dio, dobbiamo credere le
verità rivelate da Lui e osservare i suoi Comandamenti, con l'aiuto della sua Grazia, che si
ottiene mediante i Sacramenti e l'orazione.
121. - Cure del cristiano.
« Non accumulate tesori sopra la terra, dove la ruggine ed i vermi
li consumano, e dove i ladri lì dissotterrano e li rubano. Mia fatevi tesori
in Cielo, dove nè la ruggine nè i vermi possono consumarli, nè
dissotterrarli e rubarli i ladri. Perché dove è il tuo tesoro, quivi è il tuo
cuore. Nessuno può servire a due padroni; così voi non potete servire a
Dio e alle ricchezze.
Però non vi prendete affanno dicendo: — Con che mangeremo,
con che ci vestiremo? — Mirate gli uccelli dell'aria! essi non seminano,
non mietono, non raccolgono in granai ; pure il Padre vostro celeste li
nutre. Non siete voi da più di essi? Mirate i gigli del campo! essi
non faticano, non filano; pure vi dico, che Salomone stesso in tutta
la
sua gloria non fu mai vestito al pari d'uno di questi. Ora se Dio riveste
in tal modo l'erba del campo, che oggi è e domani sarà gettata nel
fuoco, non vestirà egli molto più voi, uomini di poca fede? Non vogliate
angustiarvi come i gentili. Cercate primieramente il regno di Dio e la
sua giustizia; il resto vi sarà dato per giunta. (Bosco, Storia Sacra, 304).
122. - Il piccolo giocoliere.
Le verità che dobbiamo credere ci vengono spiegate nella
predicazione. Istruire gli ignoranti è la prima opera di apostolato.
Ai Becchi vi è un prato, dove esistevano diverse piante, fra le
quali un pero martinello. A quest'albero Giovanni attaccava una fune,
che andava a rannodarsi ad altro albero a qualche distanza: di poi preparava un tavolino colla bisaccia :
infine collocava una sedia e stendeva
un tappeto a terra per farvi sopra i salti. Quando ogni cosa era preparata nel bel mezzo del circolo formato dalla moltitudine e ognuno stava
ansioso di ammirare novità, allora Giovanni li invitava tutti a recitare
la terza parte del Rosario, quindi faceva cantare una laude sacra, finita
la quale saliva sopra la sedia, e: — Adesso, — diceva, — sentite la
predica che ha fatto stamattina il Cappellano di Murialdo.
Dava quindi principio ai suoi giochi, vari e divertentissimi. Da
queste radunanze erano esclusi tutti quelli che avessero bestemmiato, fatti
cattivi discorsi o si fossero rifiutati di prendere parte alle pratiche
religiose. (M. B. 1, 139-141).
(..)
125. - La vocazione.
Per vivere secondo Dio la maggior parte degli uomini basta che
osservi i Comandamenti. Altri sono invitati a dare dì più: a seguire i
consigli. È ciò che si dice vocazione religiosa.
Uno degli argomenti preferiti da Don Bosco era quello delle vocazioni. In una delle sue conferenze, parlando appunto di questo, voleva
far comprendere ai suoi come non sia affatto difficile conoscere la
vocazione. — Se il Signore ci chiama, ci mette in circostanze tali che noi non
abbiamo che da andare avanti, solo che noi corrispondiamo. È difficile
solo quando non si ha voglia di seguirla, quando si rigettano le
ispirazioni. Si segua il primo impulso della grazia, e le cose andranno bene.
Se uno è indeciso se abbia da farsi religioso o no, io vi dico apertamente
che costui ebbe la vocazione, non l'ha seguita subito, e si trova ora un
po' in imbroglio. Bisogna che preghi, che si consigli; ma finché non dà
un calcio a tutto e si getta nelle mani di Dio unicamente, costui sarà
sempre inquieto. Fate che si decida a farsi religioso: egli entra; e con
quell'atto finiscono tutte le sue irrequietudini, perchè ha finito col seguire
la voce del cuore. Perciò rimanete in quella vocazione in cui siete stati
chiamati, e il Signore, che vi ha condotti fino a questo punto, vi benedirà
sempre. (M. B. x 1, 511-512).
126. - La preghiera.
Mamma Margherita ai suoi figli divenuti uomini soleva chiedere se avessero praticati i loro doveri di buoni cristiani, e se avessero
recitato le loro preghiere al mattino e alla sera. E i figli rispondevano con lo
stesso candore come quando erano bambini! Allo stesso Giovanni, già
prete, prodigava i suoi avvisi. Quando tornava a casa da faticose missioni al popolo, quando ritornava da lungo viaggio o quando, dopo aver
confessato fino a tarda ora all'Oratorio, rientrava in sua stanza cadente
dal sonno, la madre lo interrogava: — Hai già dette le orazioni?
Il figlio, che già le aveva recitate, sapendo quale consolazione recava alla madre, rispondeva:
— Le dico subito.
Ed essa aggiungeva: — Perchè, vedi: studia pure il tuo latino, la tua teologia; ma tua
madre ne sa più di te: sa che devi pregare.
Il figlio si poneva in ginocchio, e Mamma Margherita accomodava
il letto, ravvivava la lanterna ; e poi, silenziosa, si ritirava. (M. B.
I, 47).
FRASE BIBLICA.
- Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. —
In ogni tempo fuggi i cattivi libri, i cattivi compagni, i cattivi discorsi. L’ozio è il più grande nemico che devi costantemente combattere. Senza il timor di Dio la scienza diventa stoltezza. Colla maggior frequenza accostati ai santi Sacramenti della confessione e della comunione. San Filippo Neri consigliava di accostarvisi ogni otto giorni. Ogni domenica ascolta la parola di Dio ed assisti alle funzioni sacre. Ogni giorno ascolta, e se puoi, servi la s. Messa e fa un po’ di lettura spirituale. Mattino e sera recita
devotamente le tue preghiere. Ogni mattino fa’ una breve meditazione su qualche verità della fede.
PREGHIERA
DEL MESE: - Signore Iddio onnipotente, vi ringrazio dei lumi che la vostra parola ha portato alla mia mente, e degli affetti che mi ha destato nel cuore. Datemi grazia che essa produca in me un frutto centuplo, cosicché io riporti piena vittoria sulle mie cattive inclinazioni, e la mia fede divenga sempre più operosa, l'amore a voi sempre più infiammato ed efficace, la virtù sempre più perfetta e costante. Fate che io non mi contenti solamente di conoscere la vostra dottrina, ma con una fedeltà costante sino al termine della mia vita la metta in pratica. Così sia. (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)
FIORETTO: — Recita tre Pater, Ave e Gloria e proponi di praticare la virtù che ti sei prefisso.