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UN ANNO CON DON BOSCO

21° Marzo

CAPO VI. 

 

Chiesa Cattolica. - Comunione dei Santi. 

 

105) Che cosa è la Chiesa? 

 

La Chiesa è la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e dottrina di Gesù Cristo, partecipano ai suoi sacramenti ed ubbidiscono ai Pastori stabiliti da Lui. 

 

313. - Daniele spiega il primo sogno a Nabucodonosor. 

 

Nabucodònosor ebbe un sogno, di cui si era interamente scordato. Diede pertanto ordine che si convocassero tutti i maghi e gl'indovini del suo regno, affinchè gli ricordassero il sogno, e ne dessero la spiegazione. Risposero costoro, avrebbero bensì spiegato il sogno qualora questo venisse loro esposto, ma che del resto non era possibile indovinarlo e interpretarlo. Il re, il quale pretendeva nulla dover essere negato agli ordini suoi, acceso di sdegno intimò che tutti i saggi del suo impero indistintamente fossero messi a morte. Già cominciava la crudele carneficina, quando Daniele si presentò al monarca, e lo pregò a voler per poco sospendere il fatale decreto, perchè sperava di soddisfarlo. Il re accondiscese, e Daniele corse ad avvertire i suoi tre compagni, che tutti fervorosamente pregassero il Signore ad aver pietà di loro. Ottenne quanto desiderava: la notte gli fu rivelato il sogno di Nabucco insieme con la sua spiegazione. Sorto appena il nuovo dì, Daniele, pieno di riconoscenza verso Dio fu al re, e : — Sire, — gli disse, — quello che tu domandi non può da uomo sapersi; ma in Cielo vi è un Dio, il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere nei tempi futuri. Queste a te fece vedere, come appunto a me stesso ha rivelato. Ecco il tuo sogno. Ti parve di vedere una statua di smisurata grandezza e terribile assai. Aveva la testa d'oro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro, i piedi parte di ferro e parte di creta. Mentre tu stavi guardando, si staccò dal monte un piccol sasso, che percosse ai piedi la statua, e interamente la ridusse in polvere. Il sasso poi, a mano a mano aumentando, diventò un gran monte, che coprì tutta la terra. Questo fu il tuo sogno. Ascoltane ora l'interpretazione: Tu sei, o re, quel capo d'oro, avendoti il Dio del Cielo fatto padrone di un vastissimo e ricchissimo impero. Dopo te sorgerà un altro regno minore del tuo, e questo è rappresentato dall'argento. Ne verrà un terzo di bronzo, e dominerà su tutta la terra. Succederà un quarto di ferro, che abbatterà i precedenti. Il piccol sasso significa un regno, che il Dio del Cielo susciterà, il quale, dominando sopra ogni altro, durerà in eterno. Nei primi quattro regni annunziati da Daniele, erano presagita quattro signorie, che dovevano succedersi l'una all'altra, cioè quella degli Assiri figurata nell'oro, dei Persiani nell'argento, dei Greci nel bronzo, dei Romani nel ferro alla quale tenne dietro finalmente la quinta, che è la Chiesa di Gesù Cristo. Questa pareva da prima un sassolino; pure urtando nell'impero dei Romani lo disfece, ed essa si dilatò e và dilatandosi per tutta la terra, ove durerà sino alla fine dei secoli per eternare poi in Cielo. (Bosco, Storta Sacra, 106). 

 

314. - L'esattezza di Don Bosco. 

 

Nel 1847 Don Bosco, volendo prevenire alcune osservazioni che gli avrebbero potuto fare i revisori ecclesiastici su qualche punto, compilando il Giovane Provveduto, si presentava con le bozze di stampa al Canonico Zappata per udirne il parere. Don Bosco accoglieva con perfetta deferenza le decisioni del buon canonico, il quale, scherzando su certe sue minuziose osservazioni e correzioni, gli disse: — Avete finito di fare lo studio anatomico del vostro libro ? — e Don Bosco in modo faceto a ripigliare : — Non ancora: debbo chiedere licenza di porre un O maiuscolo, alla parola Oriens del cantico di Zaccaria, là dove si legge: Visitavit nos Oriens ex alto. II termine « oriens » in questo luogo non è participio, ma sebbene proprio del divin Salvatore. Ciò è dimostrato dal senso, dal testo greco e dall'antifona della novena di Natale, con la quale la Chiesa invoca il Messia: O Oriens. Il canonico Zappata gli rispose sorridendo: — Oh! ciò si può cambiare sul vostro libro senza radunare commissioni. Fate pure. La stessa minuziosa diligenza usava in tutto. Stava in ciò una delle cause per le quali egli eseguiva progetti così grandiosi da far stupire il mondo! Li aveva studiati in ogni minima loro parte, ponderando gli ostacoli, i mezzi di esecuzione, i vantaggi e la sicurezza della riuscita Ma tutto si riprometteva dall'aiuto di Dio. (M. B. III 22-23). 

 

315. - Un ordine del Papa. 

 

Nel 1858 Don Bosco si recò a Roma e fu ricevuto in udienza dal Papa. Dopo aver parlato dell'opera degli oratori, Pio IX, guardando fisso Don Bosco, gli chiese se anch'egli avesse talora avuto arcane indicazioni per procedere nell'opera che aveva fondata; e, siccome gli parve che Don Bosco esitasse alquanto, insistette perchè gli raccontasse minutamente tutte le cose che avessero anche solo apparenza di soprannaturale. E Don Bosco con filiale abbandono gli narrò quanto si era presentato alla sua fantasia in sogni straordinari, che in parte già erano verificati, incominciando dal primo, quando era in età di circa nove anni. Il Papa lo ascoltò con viva attenzione; e, molto commosso, non dissimulando che ne faceva gran caso, gli raccomandò: — Ritornato a Torino, scrivete questi sogni ed ogni altra cosa che mi avete esposto, e conservatele qual patrimonio per la vostra Congregazione; lasciatele per incoraggiamento e norma ai vostri figli. (M. B. V, 882). 

 

316. - Innanzi tutto il bene della Chiesa. 

 

Don Bosco aveva stabilito di iniziare l'11 settembre 1871 gli Esercizi spirituali a Lanzo pei confratelli salesiani, quando ebbe comunicazione dal prefetto di Torino che il ministro Lanza lo attendeva a Firenze per l'affare dei vescovi e delle sedi vacanti. Egli riceveva tale comunicazione solo alla vigilia dell'apertura di detti esercizi; tosto avvisò i direttori delle case che gli esercizi erano rinviati di una settimana e, ritornato a Lanzo, mise anche i superiori del capitolo che là si trovavano al corrente della cosa. — Mi trovo, a dir la verità — diceva il buon Padre — un po' stanco; ma il bene della Chiesa va messo innanzi a tutto, anche a quello della nostra Congregazione. Partirò stasera col treno delle sette, viaggerò tutta la notte e domani mi troverò davanti al ministro... E poi forse a Roma. E fu a Firenze e Roma e poi, il 18 ottobre, di nuovo a Lanzo ad iniziare il corso di Esercizi. (M. B. X, 441). 

 

FRASE BIBLICA. - Voglio l'amore e non il sacrificio.

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Il solo pensiero di trovarsi nella Casa di Dio dovrebbe bastare ad impedire ogni divagazione.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco). 

 

FIORETTO: - Fissa il Crocifisso, dicendo: Ecco un Dio, maltrattato per mio amore. Fa una mortificazione.

 

 

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