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UN ANNO CON DON BOSCO

6° Aprile

122) Che significa comunione dei santi? 

 

« Comunione dei santi » significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che « è » e « si fa » nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall'affetto al peccato. 

 

Tutti cooperiamo coscienti o incoscientemente per il bene dei nostri fratelli, ossia della Chiesa. Beato chi intende verità così consolante! 

 

389. - Comunione dei Santi. 

 

Nel 1865 la chiesa di Maria Ausiliatrice era quasi terminata. Un povero venditore di frutta era venuto a vendere nei pressi di Valdocco. Saputo che la chiesa si costruiva col concorso privato dei fedeli, volle egli pure fare la sua offerta. Con generoso sacrificio chiamò il direttore dei lavori, e gli consegnò tutta la sua frutta perchè la dividesse tra i muratori. Volendo poi compiere, secondo la sua espressione, l'opera cominciata, si fece aiutare a mettere sulle spalle una grossa pietra, e s'incamminò su per i ponti. Tremava tutto il buon vecchio sotto il grave peso, ma gli pareva leggero per il fine religioso da cui si sentiva animato. Giunto alla cima, depose il sasso, e tutto allegro esclamò: — Ora muoio contento, poiché spero di potere in qualche modo, partecipare a tutto il bene che si farà in questa chiesa. (M. B. VIII, 106). 

 

Anche le anime purganti fanno parte del corpo mistico di Gesù Cristo. 

 

390. - Riparazione e suffragio. 

 

Attesta il can. Anfossi : « Ricordo che ogni anno, nel Carnevale, in compenso di tanti disordini che si commettono, Don Bosco ci esortava a ricevere la Santissima Eucaristia e a fare delle ore di adorazione innanzi al Tabernacolo. E, mentre parlava, pensando agl'insulti che riceve Gesù Sacramentato, specialmente in quei giorni, piangeva e faceva piangere anche noi. Ci raccomandava di compiere le nostre pratiche di pietà il più devotamente che fosse possibile, e diceva : — Procuriamo un buon Carnevale alle povere anime purganti, cooperando a farle entrare più presto nel Paradiso ». (M. B. IV, 256). 

 

391. - Il potere della preghiera. 

 

In Francia viveva una religiosa, che ogni venerdì soffriva i dolori della Passione di Nostro Signore. La signora Lallemand e sua madre, cooperatrici salesiane, andarono a visitarla, e, vedendo altri porre sul letto di essa bigliettini con domande di grazie, fecero come gli altri, supplicando, nello scritto, per i bisogni spirituali e temporali di Don Bosco. Quella suora, entrata in estasi, frugò tra quelle carte, e, toccata quella che parlava di Don Bosco, si mise a lodare Dio per il suo zelo, per le molte anime strappate a Satana con l'ardore della sua carità. Finita l'estasi, la signorina le si avvicinò, e udì da lei cosa di grande consolazione. Il padre suo era morto senza i Sacramenti. Ella, come sua madre, stava in angoscia per la sua eterna salvezza. Ora la veggente le disse che l'anima di suo padre aspettava solo qualche Messa e qualche preghiera per andare in Paradiso. Si era salvato perchè essa, la figlia, aveva pregato molto per lui ed aveva fatto molte opere buone. (M. B. XVII, 471-472). 

 

392. - Zelo di Savio Domenico per la salvezza delle anime.

 

Un giorno entrò nella mia camera dicendo: — Presto, venga con me, c'è una bell'opera da fare. — Dove vuoi condurmi ? — gli chiesi. — Faccia presto, — soggiunse, — faccia presto. Io esitavo, ma instando egli, ed avendo già provato altre volte l'importanza di questi inviti, accondiscesi. Lo seguo. Esce di casa, passa per una via, poi un'altra, ed un'altra ancora, ma non si arresta, nè fa parola; prende in fine un'altra via, io lo accompagno di porta in porta, finché si ferma. Sale una scala, monta al terzo piano e suona una forte scampanellata. — È qua, che deve entrare, — egli dice, e tosto se ne parte. Mi si apre. — Oh, presto, — mi vien detto; — presto, altrimenti non è più a tempo. Mio marito ebbe la disgrazia di farsi protestante; adesso è in punto di morte e domanda per pietà di poter morire da buon cattolico. Io mi recai tosto al letto di quell'infermo, che mostrava viva ansietà di accomodare le cose della sua coscienza. Aggiustate con la massima prestezza le cose di quell'anima, giunge il Curato della parrocchia di Sant'Agostino, che già prima si era fatto chiamare. Esso potè appena amministrargli il Sacramento dell'Olio Santo con una sola unzione, poiché l'ammalato divenne cadavere. Un giorno ho voluto chiedere al Savio come egli avesse potuto sapere che là vi era un ammalato, ed egli mi guardò con aria di dolore, di poi si mise a piangere. Io non gli ho più fatta ulteriore domanda. L'innocenza della vita, l'amor verso Dio, il desiderio delle cose celesti avevano portato la mente di Domenico a tale stato, che si poteva dire abitualmente assorto in Dio. Talvolta sospendeva la ricreazione, voltava altrove lo sguardo e si metteva a passeggiare da solo. Interrogato perchè lasciasse così i compagni, rispondeva: — Mi assalgono le solite distrazioni, e mi pare che il Paradiso mi si apra sopra il capo, ed io debbo allontanarmi dai compagni per non dir loro cose che forse essi metterebbero in ridicolo. Un giorno in ricreazione si parlava del gran premio da Dio preparato in Cielo a coloro che conservano la stola dell'innocenza. Fra le altre cose si diceva : « Gli innocenti sono in Cielo i più vicini alla persona del nostro Divin Salvatore, e gli canteranno speciali inni di gloria in eterno ». Questo bastò per sollevare il suo spirito al Signore e, restando immobile, si abbandonò come morto nelle braccia di uno degli astanti. Questi rapimenti di spirito gli succedevano nello studio, e nell'andata e ritorno dalla scuola e nella scuola medesima. Parlava assai volentieri del Romano Pontefice, ed esprimeva il suo vivo desiderio di poterlo vedere prima di morire, asserendo ripetutamente che aveva cosa di grande importanza da dirgli. Ripetendo spesso le medesime cose, volli chiedergli qual fosse quella gran cosa che avrebbe voluto dire al Papa. — Se potessi parlare al Papa, vorrei dirgli che in mezzo alle tribolazioni che lo attendono non cessi di occuparsi con particolare sollecitudine dell'Inghilterra ; Iddio prepara un gran trionfo al cattolicismo in quel regno. — Sopra quali cose appoggi tu queste parole? — Lo dico, ma non vorrei che ne facesse parola con altri, per non espormi forse alle burle. Se però andrà a Roma, lo dica a Pio IX. Ecco dunque. Un bel mattino, mentre faceva il ringraziamento della Comunione, fui sorpreso da una forte distrazione, e mi parve di vedere una vastissima pianura piena di gente avvolta in densa nebbia. Camminavano, ma come uomini che, smarrita la via, non vedono più dove mettono il piede. « Questo paese, — mi disse uno che mi era vicino, — è l'Inghilterra ». Mentre voleva domandare altre cose vedo il Sommo Pontefice Pio IX, tale quale aveva veduto dipinto in alcuni quadri. Egli maestosamente vestito, portando una luminosissima fiaccola tra le mani, si avanzava verso quella turba immensa di gente. Di mano in mano che si avvicinava al chiarore di quella fiaccola, scompariva la nebbia, e gli uomini restavano nella luce come di mezzogiorno. « Questa fiaccola, — mi disse l'amico, — è la religione cattolica che deve illuminare gl'Inglesi ». L'anno 1858 essendo andato a Roma, ho voluto raccontare tale cosa al Sommo Pontefice, che la udì con bontà e con piacere. — Questo, — disse il Papa, — mi conferma nel mio proposito di lavorare energicamente a favore dell'Inghilterra, a cui ho già rivolto le mie più vive sollecitudini. Tal racconto, se non altro, mi è come consiglio di un'anima buona. Ometto molti altri fatti simigliari, contento di scriverli, lasciando che altri li pubblichi, quando si giudicherà che possano tornare a maggior gloria di Dio. (Bosco, Vita di Savio Domenico). 

 

FRASE BIBLICA. - Di chi avrò timore?

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - In nessun posto, come in una congregazione si verifica la verità della comunione dei santi, in tutto ciò che fa uno va anche in profitto all’altro.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di consiglio, ed assistetemi in tutti gli incontri di questa vita; inclinate il mio cuore al bene, allontanatelo dal male, siatemi guida in tutte le mie incertezze, affinché camminando sempre per la strada dei divini comandamenti giunga al bramato fine della vita eterna. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: - Pensa che sarà di te all'ultimo giudizio; prega Maria di difendere la tua causa.

 

 

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