UN ANNO
CON DON BOSCO
14° Aprile

130) Chi sono gli scomunicati?
Gli scomunicati sono i battezzati esclusi per colpe gravissime dalla comunione della Chiesa, affinchè non
pervertano gli altri e siano puniti e corretti con questo estremo rimedio.
423. - Concilio XIII Ecumenico.
Frattanto Satana disturbando gravemente la Chiesa per opera di Federico II, imperatore di Germania, il Sommo Pontefice Innocenzo IV pensò di riunire un concilio generale a Lione. Questo fu il primo tenuto in questa città, e si radunò l'anno 1245. Lo presiedette lo stesso
Pontefice, e vi furono presenti 140 vescovi. Scopo principale di quella
convocazione era di rimediare ai gravi danni cagionati alla Chiesa dal detto Federico
II. Da giovanetto egli aveva ricevuti segnalati benefici da Innocenzo III ; ma fatto adulto era divenuto empio e crudele. Dopo molte violenze contro ai vescovi ed ai sacerdoti, tese insidie allo stesso
Pontefice, il quale perseguitato nella sua città, fu costretto a ritirarsi in Francia. A questo concilio fu pure invitato Federico, che vi si rifiutò di venire. Esaminate dai Padri le malvagità sue, fu riconosciuto reo di spergiuro per aver violato il giuramento fatto di recarsi a liberare i Luoghi Santi, e reo di sacrilegio per aver rubato i beni delle chiese e proibito
ai vescovi dell'impero di portarsi al concilio, e fatti imprigionar quelli che vi si recavano. Fu anche trovato reo di eresia. Per queste tre cose esso venne dal concilio scomunicato, deposto e privato di ogni onore e dignità. Da quel momento
l'imperatore parve colpito dal Cielo, nè più altro gli toccarono che sconfitte. Poco dopo morì dilaniato da crudeli rimorsi. (Bosco, Storia Eccl.)
424. - La forza della scomunica.
Mente i Saraceni si spandevano in vari.paesi d'Italia, Lotario, dei Longobardi,
si occupava di cose affatto indegne di un imperatore. La
crapula e la disonestà lo avevano condotto ad eccessi così gravi, che meritò di essere dal Romano Pontefice scomunicato; vale a dire non più
considerato fra i fedeli cristiani. L'imperatore che temeva la conseguenza della scomunicarsi portò a Roma per ricevere dal Papa l'assoluzione dimostrandosi pentito e
disposto a fare la debita penitenza. Ma Lotario fingeva; perciò aggiunse il più enorme sacrilegio ai delitti che aveva già commesso. Chiede di fare la Comunione dal Papa e gli è concesso. Al giorno stabilito sul
terminare della Messa il Pontefice pigliando in mano il corpo di Gesù Cristo e volgendosi al re con voce alta e distinta gli disse : « Principe, se voi siete veramente pentito, e se voi avete ferma risoluzione di non più commettere i delitti per cui foste scomunicato, avvicinatevi pieno di
confidenza e ricevete il Sacramento della vita eterna: che se la vostra
penitenza non è sincera, non siate così temerario di ricevere il Corpo e il Sangue del nostro Signore e di ricevere così la condanna contro di voi stesso ». Le medesime parole furono indirizzate a tutti quelli che
accompagnavano l'imperatore. L'orrore del sacrilegio ne fece ritirare alcuni; con tutto ciò molti si comunicarono ad esempio di Lotario, il quale desiderava solo di fare presto ritorno nella sua capitale per commettere nuovi disordini. Ma giunto appena a Lucca, città di Toscana, egli e quasi tutto il suo
corteggio furono presi da una febbre maligna, la quale produceva effetti più strani e più spaventevoli. I capelli, le unghie, la pelle medesima
cadevano loro, mentre un fuoco interno li divorava. La maggior parte morirono sotto gli occhi del re; tuttavia non tralasciò di continuare il suo viaggio fino alla città di Piacenza, dove straziato da acutissimi dolori cessò di vivere senza dare alcun segno di pentimento. Si notò che quelli fra i suoi, i quali avevano con lui
profanato il corpo del Signore, perirono nella guisa medesima. Coloro invece che si erano ritirati dalla santa Mensa furono i soli che
camparono, prova sicura della vendetta del Cielo. (Bosco, Storia d'Italia, IV Ed., 1863, pgg. 199-200).
(...)
FRASE
BIBLICA. - Beato chi segue i tuoi comandamenti.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. -
Lavorare per la gloria di Dio e per il bene della anime
PREGHIERA
DEL MESE. - Venite, o Spirito di consiglio, ed assistetemi in tutti gli incontri di questa vita; inclinate il mio cuore al bene, allontanatelo dal male, siatemi guida in tutte le mie incertezze, affinché camminando sempre per la strada dei divini comandamenti giunga al bramato fine della vita eterna. Così sia. Pater
noster...
FIORETTO: - Oggi fa tutto per amor di Gesù, di Giuseppe e di Maria; l'inno del Santo o sette Gloria Patri.