IL
CUOR DI GESU' BAMBINO NEL PRESEPIO
2° GIORNO
Il Cuor di Gesù Bambino nel Presepio.
Poche sono le anime che pensino a meditare sopra di me Bambino nella grotta di Betlemme, la maggior parte aspetta a penetrare nel mio Cuore quando la sacrilega lancia ne apre ingresso!... Io voglio pertanto che il mio Cuore cominci ad essere l'oggetto della tua considerazione fino dal momento che mandò i primi palpiti di amore per te!.. Oh! portento da rendere attoniti i cieli e stupefatta la terra!... L'eterno mio Padre pesò sulla bilancia della sua giustizia da un lato le colpe degli uomini, e dall'altro amor suo infinito verso di loro. Prevalse l'amore, ed Egli non risparmiò il suo proprio Figlio, e lo inviò fra gli uomini apportatore di pace, di grazia, di redenzione. Ed ecco l'Unigenito del Padre, l'eterna Sapienza lascia il suo manto di gloria, discende dal suo inaccessibile trono, s'incarna nel seno di una umile verginella, nasce in Betlemme e vagisce in un Presepio.... E tutto questo per amor degli uomini!... E tu ben devi sapere, anima cristiana, quello che venni a fare in terra. Venni per perdonare all'anima peccatrice, venni per cercare il figlio prodigo, venni per correr dietro alla pecorella smarrita!... E questo amore, che ho portato a te, non ti muove ad amarmi?... Guarda queste mani così tenere, questi piedi così vezzosi... saranno un giorno trafitti da chiodi. Guarda queste labbra così soavi.... saranno un giorno amareggiate da fiele!... Guarda questo capo così bello... sarà trafitto da acutissime spine. Guarda queste delicate spalle..., saranno caricate di una pesantissima croce!... Guarda questo corpo così amabile.... sarà straziato da flagelli!... Ma sopratutto guarda questo Cuore che comincia a dare i primi palpiti di amore per te.... un giorno sarà trafitto da una lancia crudele e manderà fino ultima goccia di Sangue per te!. E tu, anima diletta, non mi ami? Nel tuo cuore vi è luogo per tutti gli affetti; tu ami i tuoi parenti, gli amici, la patria; ami la bellezza, la fortuna, i beni di questa terra; tutto trova un affetto, un palpito nel tuo cuore, io solo, ah! io solo dunque non vi ho posto?... E tu non ti vergogni di una ingratitudine così mostruosa? Non ti muove all'amore un Dio che si è fatto Bambino per te? un Dio che ha vagito, ha pianto, ha sofferto per tuo amore?... Avvolto nelle fasce là nella grotta di Betlemme io vedevo tutti i peccati che tu avresti commesso... Già fin d'allora conoscevo tutti i torti che avresti fatto al mio Cuore con le tue freddezze, con la poca diligenza nel compiere i tuoi doveri, con la poca custodia dei tuoi sentimenti, con l'amore alle comodità della vita... Tutto vedevo, e ciò nonostante il mio Cuore palpitava di amore per te ed io ti offrivo il perdono... quel perdono che ancor oggi ti offro!... Vieni dunque che io solo ti posso rendere felice... Appena nacqui nel mondo gli Angeli annunziarono la pace agli uomini di buona volontà... Orbene, tu che cerchi questa pace, accostati al mio presepio, e presso al mio Cuore troverai quella pace ché non può avere giammai chi vive lontano da me. Non ti offro io già la pace che ti promette il mondo menzognero, ma quella vera pace che sola ti può far sopportare tranquillamente tutte le tribolazioni della vita, quella pace che ti farà sorridere anche fra le strette dell'agonia di morte, quella pace che di Me ti delizierà eternamente nelle gioie del Paradiso!... Su dunque, anima cristiana, pensa che sei creata ad
immagine e somiglianza divina, che sei stata redenta da me a prezzo di infinite, di acerbissimi tormenti, di tanto Sangue!... Pensa che sei destinata ad essere cittadina del cielo, e compagna degli Angeli e dei Santi nella celeste Gerusalemme... Imita il tuo Gesù Bambino nel disprezzo del mondo, nella obbedienza al volere di Dio, nella più perfetta umiltà, e ti assicuro che questo Cuore che palpitò di amore per te nel presepio di Betlemme, palpiterà di amore per te nelle tue gioie e nelle tue pene, nella tua vita e nella tua morte, e del suo amore ti renderà felice per tutta l'eternità!.
PREGHIERA
Amabilissimo Gesù, oh! come mi struggo di amore al vedervi fatto bambino per guadagnarvi il mio povero cuore!... Sapete pure che questo cuore ha amato le creature a preferenza di voi, sapete pure che questo cuore è stato albergo del vostro eterno nemico il Demonio, sapete pure che questo cuore ha avuto un affetto per tutti fuori che per voi. E ciò nonostante voi lo volete tutto per voi. Oh eccesso d'amore oh degnazione infinita. Ah se tanto vi preme l'amore di questa indegna creatura, ecco che
volentieri cedo alle vostre istanze... D'ora in avanti la vostra povertà nella grotta di Betlemme mi rimprovererà la miseria dei miei affetti, gli animali che vi riscaldano mi ricorderanno le passioni da me soddisfatte con tanto pericolo di eternamente dannarmi e tutta la mia vita sarà spesa nell'amarvi, le mie forze saranno impiegate nel sacrificarmi per vostro amore, per la vostra gloria.
ESEMPIO
Nella città di Palermo, nel 1875, un giovanetto sugli otto anni, mentre dalla finestra
si trastullava con un uccellino, vacillò e piombò con la testa in giù nella sottoposta corte. Povero fanciullo! sì per l'altezza da cui cadeva che era più di 7 metri, sì per la resistenza del terreno che era selciato, sì ancora per aver battuto con la fronte, egli rimase come morto. In quello stato venne raccolto da terra e portato in letto. Ahi! triste spettacolo: privo di sensi, gelido in tutte le membra, col viso smorto del pallor della morte, grondava sangue dalle narici, dalle orecchie e dalla bocca. Si ricorse ai rimedi dell'arte salutare, ma tutto invano; cosicchè la madre, i parenti, i medici stessi lo dicevano già vicino a mandare l'estremo sospiro. In quella un buon religioso, saputa la cosa, prese un'immagine del S. Cuore di Gesù, e presentandosi alla madre, che delirante stava al letto
dell'incadaverito figliuolo, disse: ecco il vero rimedio per consolare il vostro dolore; affidatevi al Cuor di Gesù, promettete di fare una devota novena e di pubblicare la grazia nel Messaggero del S. Cuore, ed io intanto applicherò tre Messe in riparazione alle offese che quel S. Cuore riceve, e state sicura che Egli si degnerà di operare un miracolo a vantaggio di questo povero fanciullo. Detto ciò, collocò l'immagine sotto la testa del fanciullo. Sembra incredibile; poco dopo cessa il sangue dalle narici, dalle orecchie e dalla bocca; le intirizzite membra par si riscaldino cessando il gelo di morte, quindi dischiude i denti che teneva sino allora serrati per la convulsione, e riceve qualche goccia di farmaco. Nel corso della notte non dà più alcun segno funesto. Il medico all'indomani non si faceva vedere perché credeva morto il fanciullo, e chiamato con istanza, al vederlo tanto cambiato, ebbe a dire: veramente
consideratelo un miracolo. Ed invero il fanciulletto non accusava più alcun dolore, e dopo due giorni era perfettamente guarito. Il Cuor di Gesù che fin dal Presepio di Betlemme cominciò a palpitare d'amore per gli uomini, esaudisce in tal modo le preghiere di coloro che in Lui confidano.
PRATICA
Recitate devotamente tre Pater, Ave e Gloria al S. Cuor di Gesù per la conversione dei peccatori.
GIACULATORIA
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni).
(Tratto dal libretto
"IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)