IL
CUOR DI GESU' NEL SUO SMARRIMENTO NEL TEMPIO
4° GIORNO
Il Cuor di Gesù nel suo smarrimento nel Tempio.
Non puoi immaginare, anima cristiana, quanto fosse il dolore della mia Santissima Madre, allorquando si accorse di avermi perduto!... Ella ben sapeva quale tesoro aveva perduto, quindi immenso era il suo dolore, giacchè era eguale all'amore che mi portava!... Eppure senza alcuna colpa mi aveva perduto, e ciò nonostante nel suo affetto materno rimproverava se stessa di non essere stata abbastanza vigilante!... Tu invece tante volte mi hai perduto, e per tua colpa!... Sapevi che senza umiltà, senza preghiera, non avresti conservata nel tuo cuore la grazia di Dio... sapevi che con il trasgredire quel precetto, con l'accontentare quella passione avresti perduto il tuo Gesù. E come potesti lasciar passare lungo tempo senza cercarmi, senza darti pensiero di ritrovarmi?... E non sapevi che senza di me tutto è infelicità, desolazione, morte?... Ah, tu dovevi imitare la mia Madre. Quando Maria si accorse di avermi perduto, per tre giorni continui mi andò cercando dappertutto, e non guardò a disagi, a fatiche per ritrovarmi... Mi cercò in ogni luogo, ma non mi trovò fra i parenti e gli amici... non mi trovò nelle dissipazioni mondane... non mi trovò nelle contrade di Gerusalemme... ma nel Tempio, dove io adempiva la volontà del mio celeste Padre!... Tu pure mi potevi trovare, anima cristiana, quando mi avevi perduto con il peccato... ma dovevi cercarmi con semplicità, con pura intenzione... dovevi cercarmi con le lacrime sugli occhi, con il pentimento nel cuore. E allora mi avresti trovato, ma dove?... Io non mi trovo in mezzo alle vanità del mondo, fra le dissipazioni della vita... Maria non mi rinvenne che in Chiesa!... E nella Chiesa, in questo luogo della preghiera e della santificazione che tu trovi me, e con me la pace della coscienza, il conforto delle afflizioni le sante gioie della virtù!... Mi trovi ai piedi del tribunale di penitenza, dove, Padre misericordioso, ti stendo le braccia come al figliuol prodigo, dove, Buon Pastore, ti riporto nel mio ovile!... Mi trovi nella Chiesa dove ti faccio ascoltare la mia divina parola, che ti parla al cuore, che t'illumina la mente, che ti fortifica la volontà!... Mi trovi nella mensa Eucaristica dove per miracolo d'amore mi unisco all'anima tua per reggerti nelle tentazioni, per consolarti nei dolori, per innamorarti delle delizie della virtù. E trovato che tu mi abbia, come farai per non perdermi di nuovo?... Imita la mia Santissima Madre, da poi che mi ebbe rinvenuto nel Tempio non si allontanò più da me, sempre stette unita a me con il più tenero amore! e con me divise le preghiere, le fatiche, le persecuzioni e gli orrori della morte... Tu pure amami con tutto il tuo cuore, e così verrai sempre dietro a me, osservando la mia legge, e anche fra le tribolazioni e le pene ti stringerai più dappresso all'oggetto del tuo amore. Fuggi quei divertimenti mondani, quei luoghi, quelle persone che altre volte ti fecero perdere la mia grazia, e così starai sempre presso di me!... E, per ottenere ciò più facilmente, prega la mia Santissima Madre, che per il dolore che provò nella mia perdita, ti interceda la grazia di conoscere quanta infelicità sia l'allontanarsi da quel Dio, senza del quale saresti infelice in vita, ed eternamente infelice nelle pene dell'inferno!...
PREGHIERA
O Gesù, quanto fu stolta ed ingrata l'anima nel perdere con il peccato Voi, bene infinito!... Se la vostra Santissima Madre Maria provò tanto dolore nel perdervi senza alcuna sua colpa, oh quale dovrebbe essere l'angoscia del mio cuore, nel conoscere di avervi perduto per colpa mia, per un vile interesse, per un capriccio da nulla!... Ah! che non merita più l'anima mia di essere chiamata vostra figliuola... Ma voi siete un Padre così buono, che dopo che vi ho abbandonato con il peccato, siete contento che vi ritrovi con la preghiera, con il pentimento!... Perdono, o Gesù, pietà!... cancellate la moltitudine dei miei peccati, e io vi prometto di non allontanarmi mai più da Voi!... starò sempre unito a Voi con la preghiera, con il dolore dei miei peccati... sempre con Voi per amarvi e servirvi con fedeltà fino all'ultimo respiro della mia vita, per venire poi con Voi in cielo a cantare eternamente le tante misericordie che avete usato all'anima mia!... Così sia.
ESEMPIO
Un uomo alieno affatto da Dio e dalla Chiesa, fu colpito improvvisamente da così grave malore che gli tolse la parola, rimanendogli però libero l'uso degli altri sensi e lucida pienamente l'intelligenza. Venne chiamato, a sua insaputa, uno zelante Sacerdote, il quale appena rimase solo con l'infermo, incominciò
a parlargli di Dio e dell'anima. Ma il misero lo respinse e mostrò con i segni che gli spiacevano simili discorsi: anzi per non vederlo teneva afferrate le coperte fin sopra il capo. Il degno Ministro non si smarrì, e con le più affettuose maniere, giovandosi delle migliori riflessioni che lo zelo e la carità seppero suggerirgli, procurava di ammollire quel cuore indurito; ma tutto riuscì inutile. Era già mezz'ora che persisteva questa lotta, quando quel pio Sacerdote girò lo sguardo nelle pareti, e vide con sommo suo giubilo
un piccolo quadretto del Sacro Cuor di Gesù. Vòlto a lui con tutta l'espansione del suo animo disse ad alta voce: «O S. Cuore di Gesù, se voi non pensate a salvare questo traviato, io non so più che fare!» Staccò immediatamente quell'immagine dalla parete, e pieno di fiducia l'accostò all'infermo, imponendogli di baciarla. Questi fremette e sdegnosamente da sé la respinse. Allora il Sacerdote con severo piglio gli disse: « Osservalo bene, e pensa un
po' chi sia Quegli che da te così audacemente scacci; poi se hai coraggio allontanalo una seconda volta! Ora da te null'altro esigo che un bacio a quest'immagine. Queste parole riuscirono per quell'ostinato come un fulmine; stette immobile e fissò per un momento la sacra immagine, e finì col baciarla; e ingiungendogli il Sacerdote di
ribaciarla, la prese con
entrambe le mani e la coprì di affettuosi baci. Dopo una mezz'ora egli aveva ricevuto gli ultimi sacramenti, con segni di vera compunzione; e poco dopo esalava l'anima sua, vera conquista del S. Cuore di Gesù. Se noi pure col peccato abbiamo perduto Gesù, con la devozione al suo S. Cuore potremo ritrovarlo di nuovo.
PRATICA
Per amor di Gesù non commettete alcun peccato veniale volontario.
GIACULATORIA
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni).
(Tratto dal libretto
"IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)