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IL CUOR DI GESU'

MEDITAZIONI E PREGHIERE

 

 

GIORNO 18

 

Indice

 

  

IL CUOR DI GESU' TRAPASSATO DA UNA LANCIA

 

 

18° GIORNO

 

Il Cuor di Gesù trapassato da una lancia.

 

Qui sotto la mia croce, anima cristiana, ti voglio quest'oggi per ammirare l'eccesso del mio amore!.... Pochi momenti erano trascorsi dalla mia morte, quando un soldato con una lancia trapassò il mio Cuore!.... Vi fu mai crudeltà simile a questa? non contenti i miei carnefici di avere tanto incrudelito sopra il mio corpo nel tempo della mia passione, ancor dopo morte vollero farmi questo orrendo oltraggio!... Il cadavere ancor del più aborrito nemico è cosa sacra per tutti, e il mio invece fu in tal modo oltraggiato!. Pensa, anima cristiana, che quella ferita rappresentava quelle che mi avrebbero fatto tanti e tanti coi loro peccati e quelle che mi avresti fatto anche tu!.. Tu pure, e non una volta sola, trapassasti barbaramente il mio Cuore con le tue colpe!.. Eppure tu sapevi che io ero il tuo Dio, il Dio creatore di tutte le cose, il Dio onnipotente, il Dio dell'eterna giustizia. E non temevi che ti punissi tremendamente?... che ti mandassi a tormentare negli eterni supplizi? Ringrazia pertanto la mia infinita bontà, che pazientemente ti aspettò fino a questo momento per perdonarti!.. Vieni ora, o anima cristiana, al tuo Redentore, al tuo Padre, che nella ferita del suo amantissimo Cuore ti mostra appunto un asilo di vita! Siccome dal tuo cuore sarebbero usciti tanti cattivi pensieri, tante parole indegne dei miei veri seguaci, tante opere scellerate, vergognose, così permisi che in remissione di quei peccati, il mio sacratissimo Cuore fosse trapassato da un ferro crudele!.. Volli con ciò, anima cristiana, che nel mio corpo rimanesse un segno indelebile dell'amore che ti ho portato, perchè ogni volta che tu avresti alzato lo sguardo ad una mia immagine, dovessi esclamare: ecco il segno dell'amore! E quale segno più chiaro potevo darti di questo?... Già tutto avevo sparso per te il Sangue che era in tutto il mio corpo... poche gocce soltanto stavano raccolte ancora nel mio Cuore... e queste pure volli versare in espiazione delle tue colpe!.. A tanta prova di amore non ti commuovi, non piangi, anima cristiana?... Tutto il Sangue io diedi per te... e tu che mi desti finora? io non ti ho chiesto grandi sacrifici... non ho domandato cose, che a te, aiutata dalla mia grazia, potessero riuscire difficili e tu non mi contentasti!... Non ti chiesi come a tanti miei Martiri il sangue, la vita... e tu invece ti lamentavi delle leggere tribolazioni che ti mandavo. Non permisi che ti trovassi in fortissime tentazioni, in gravissimi travagli, come avvenne a tanti miei servi fedeli... e tu per piccole tentazioni, per travagli da nulla ti allontanavi da me?... Or bene sai tu quello che voglio da te?... guarda che dal mio Cuore squarciato escono poche goccie di Sangue miste ad acqua... Quell'acqua è figura delle lacrime di pentimento che voglio da te! Piangi dunque le tue colpe, piangi la ingratitudine che mi hai usata! piangi i tanti torti che mi vengono fatti dal tuo prossimo... e io mostrandoti il mio Sacro Cuore aperto ti dirò: questo è il tuo asilo, il tuo riposo... in questo Cuore troverai la pace che il mondo non ti può dare, troverai il perdono, la grazia, la vita. 

 

PREGHIERA 
Al pensare, o Gesù, che dai miei peccati fu guidata quella fredda lama che il S. Cuore vi trapassò, inorridisco e mi confondo. Non merito perdono, o Signore... già abbastanza sapevo che Voi mi amavate, che tanto avevate fatto per me!... e ciò nonostante vi offesi. Tante volte mi deste il perdono, ed io tornai ad offendervi di nuovo!... e Voi oggi ancora mi offrite il perdono mostrandomi il Cuore ferito dalle stesse mie colpe. Ah! buon Gesù, ardo in questo momento di un vivo desiderio di por fine alla mia cattiva vita; sento che il cuore è risoluto di rispondere con generosità al vostro Cuore generoso. Ma, caro Gesù, conosco che forti sono i miei spirituali nemici, che molti sono i pericoli che mi circondano, e conosco pure per triste esperienza la mia debolezza, la mia incostanza nel bene, e la facilità a venir meno ai propositi fatti; quindi solo una speranza, solo un rifugio mi rimane... ed è il vostro S. Cuore!... Dentro a quella aperta ferita accoglietemi o Gesù qui starò al sicuro da ogni tentazione, da ogni pericolo.... qui ho stabilita la mia dimora.... qui riposerò in eterno. 

 

ESEMPIO 
Un giovane dotato d'un carattere eccellente e di una dolcezza incantevole fu dai suoi parenti inviato ad una casa di educazione per perfezionarsi nelle scienze, secondo quello che esigeva la sua condizione. Nel sesto mese del suo soggiorno in questo collegio una malattia fierissima lo condusse agli estremi. I suoi genitori, avvisati subito di tanta disgrazia, si misero in viaggio senza ritardo. Il primo ad arrivare fu il padre, che corse subito al letto del figliuolo, e lo trovò così male che s'avvide che l'avrebbe perduto: infatti il giorno dopo era morto. Bisognava pertanto dar questa notizia alla sua madre, che arrivata di fresco faceva istanza per essere condotta al letto del suo Gustavo. Due sacerdoti furono incaricati della dolorosa missione. Dopo averla disposta alla meglio, Madama, dissero, bisogna che voi facciate un atto di sottomissione alla divina volontà. Mio Dio esclamò la madre, ho inteso tutto: Gustavo è morto! ahimè Gustavo mio! mio caro Gustavo!... Madama, soggiunsero i due preti, ci siamo dimenticati di dirvi che a voi resta un oggetto di consolazione, il crocifisso di Gustavo!... Oh! il crocifisso del mio caro figliuolo! che mi si porti subito. Quando la pia dama lo ebbe nelle sue mani, lo strinse al cuore, baciò commossa la piaga del S. Cuore di Gesù, e la bagnò di lacrime. Da tanto dolore si sentì subito sollevata e piena di un santo conforto esclamò: Il Crocifisso sarà da qui avanti unico oggetto del mio amore; niente più potrà attaccarmi alla terra; il Crocifisso sarà il mio conforto; Egli saprà ricompensarmi della perdita del mio figliuolo. Pensiamo noi pure bene spesso ai dolori che Gesù ha sofferto per noi, e nella piaga del suo S. Cuore troveremo coraggio e forza a portare la croce che Egli ci vorrà dare. 

 

PRATICA 
Recitate 7 Pater, Ave e Gloria al S. Cuor di Gesù per gli agonizzanti. 

 

GIACULATORIA 
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni).

 

(Tratto dal libretto "IL CUOR DI GESU' - D. Antonio Zaccaria - 1902)

 

 

 

 

 

 

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