IN
MARIA TUTTE LE VIRTU'
2° GIORNO
Ave Maria.
IN MARIA TUTTE LE VIRTU'.
La Madonna é «piena di grazia» come la salutò l'Arcangelo Gabriele, come sempre La invochiamo quando recitiamo l'Ave Maria, perciò in Lei sono riunite tutte le virtù, tutti i meriti, tutte le più belle luci che si possono trovare in un'anima. Quale la più bella? Quale la più importante? Quale è quella che ci piace di più? E' troppo difficile dirlo, perchè nella Madonna c'è tutto: l'umiltà, la carità l'obbedienza... e via via tante virtù che non si possono contare tutte; però qualcuna sì, si può guardare un po' più da vicino per poterla ricordare in questo mese e, con l'aiuto di Dio, imitarla anche un po'. Se imiteremo la Madonna nelle Sue virtù, saremo più vicini a Gesù, Lo faremo contento, Lo ameremo meglio. Un santo Sacerdote vissuto a Roma qualche anno fa, concludeva sempre le sue prediche dicendo: «diamo gusto a Gesù». Che cosa voleva dire? Dar gusto a Gesù vuol dire seguire i Suoi insegnamenti ed i Suoi esempi attraverso le virtù della Sua Santissima Madre.
PREGHIERA O Maria, Madre mia cara, prega per me perchè anche io imitando le Tue virtù possa sempre nella vita «dare gusto a Gesù».
FIORETTO: Offrirò alla Madonna tutto quello che farò, studio, lavoro, lettura, ricreazione... durante una determinata ora del giorno (per esempio dalle tre alle quattro).
ESEMPIO Molti e molti anni fa, prima che sorgessero i nuovi quartieri della città di Roma, la Basilica di Santa Maria Maggiore era in aperta campagna ed il suono delle sue campane, specialmente la sera, arrivava molto lontano ed invitava alla preghiera dell'Angelus tutti gli abitanti delle casette sparse per l'Agro Romano. Fu appunto da una di queste casette che uscì un giorno una bambina, Maria, per andare da alcuni parenti che abitavano molto lontano. Maria credeva di conoscer bene la strada, ma invece, sopraggiunta la notte, non seppe più orientarsi, e si smarrì tra i vari sentieri senza riuscire a trovare nè la casa dei parenti, nè la strada giusta per tornare a casa sua. Dopo aver girato e rigirato senza concluder nulla, anzi confondendosi sempre di più, si mise a sedere su di una pietra e cominciò a piangere... ma nessuno passava per la strada deserta e nessuno poteva aiutarla. Si ricordò allora di quel che tante volte aveva sentito dire sulla fiducia nella Madonna e prese a recitare l'Ave Maria ed a pregare per ritrovare la strada... Fu in quel momento che senti il suono di una campana... il suono si prolungava, si ripeteva... era una voce nella notte. Maria seguì quella voce e di cammino in cammino si ritrovò presso la Chiesa e potè poi tornare salva dalla sua mamma. Da quel tempo la Campana che tutte le sere, ad un'ora di notte, suona ancora per qualche minuto è detta «la Sperduta» e ricorda la bimba smarrita nella campagna romana in quegli anni ormai lontani.
(Tratto dal libretto "Mese
Mariano per bambini - G. Sponzilli - LES Roma)
