FIORI
E... FIORETTI
3° GIORNO
Ave Maria.
FIORI... E FIORETTI!
Quando si deve fare una cosa difficile, o che piace poco, si dice spesso: «Bene bene non importa, farò un fioretto...». Perchè si dice così? Che cosa vuol dire «fare un fioretto?» La parola «fioretto» fa pensare ai fiori e specialmente ai sentimenti che si possono esprimere con i fiori, la gioia, il dolore, l'augurio di buona festa. Il fiore vuol dire Sempre un pensiero affettuoso, un ricordo un'offerta.. così il «fioretto» non è l'offerta di un fiore vero, ma di un piccolo sacrificio, di una preghiera di un atto caritatevole... Nel mese di maggio che è tutta una festa di gioiosa primavera, si portano alla Madonna, al suo altare in chiesa, o alle sue immagini in casa, rose e fiori per dirLe che Le vogliamo bene. E insieme con i fiori veri si offrono ogni giorno alla Madonna anche i «fioretti» regalini spirituali che non solo dicono alla Madonna che Le vogliamo bene, ma Le dicono anche che vogliamo esser buoni, sempre più buoni per amor Suo. Ecco che cosa sono i «fioretti»: regalini piccoli piccoli che vanno diritti al cuore della Madonna e la fanno sorridere di gioia mentre ascolta e benedice i suoi piccoli amici. Sono piccole cose, piccole offerte, ma bisogna ricordarsene e farle bene, con tutto il cuore.
PREGHIERA O Maria, Madre mia cara, prega per me perchè sappia offrirti con amore tutti i fioretti di questo mese mariano e faccia subito e volentieri i piccoli sacrifici che mi domandano.
FIORETTO: In tutta la giornata cercherò di non fare lamenti inutili per nessun motivo né a casa né a scuola.
ESEMPIO Il Santo Curato d'Ars aveva nella Madonna la più grande e familiare confidenza, a Lei affidava tutte le cose difficili della Sua Parrocchia. Un giorno sul tramonto, era molto preoccupato perchè doveva pagare una forte somma — un debito fatto per pagare il pane delle orfanelle della Parrocchia — e non aveva nemmeno una lira. Il creditore aveva già avuta molta pazienza ed ora non voleva aspettare più: prima di sera volevi il danaro... Il S. Curato prese la corona del Rosario e andò per i campi pregando la Madonna di aiutarlo in qualche modo e l'aiuto venne infatti lungo la strada. Una donna sconosciuta gli si avvicino e gli chiese: «E' lei il Curato d'Ars?» «Sì, mia buona donna, che cosa posso fare per voi?» «Sono incaricata di consegnarle questa somma; può adoperarla come vuole, purchè preghi per la persona che la manda». La donna si allontanò, il Curato terminò il Rosario, tornò a casa e trovò nella busta la somma necessaria a pagare il debito. La fiducia nella Madonna aveva avuto il suo premio sicuro e immediato.
(Tratto dal libretto "Mese
Mariano per bambini - G. Sponzilli - LES Roma)