AVER
FRETTA... NELLE COSE BUONE
15° GIORNO
Ave Maria.
AVER FRETTA... NELLE COSE BUONE
Appena ricevuto dall'Arcangelo Gabriele l'Annuncio della nascita del Messia, la Madonna si mette in viaggio e «in fretta» — dice il Vangelo — va a visitare Santa Elisabetta sua parente che attende la nascita di un bimbo. Perché parte subito? Perché si mette, così in fretta, in un viaggio faticoso e difficile? Per la carità che la spinge verso la parente anziana, per aiutarla ed assisterla nella nascita di quello che sarà San Giovanni Battista. Allora... è bene far le cose in fretta? Sì e no, secondo i casi. Il nostro Papa Paolo VI, parlando un giorno ad una sua nipotina di cinque anni disse precisamente così: «Quando si deve fare una cosa buona, bisogna farla subito». E la Madonna fece proprio così «andò subito» perché doveva fare un'opera buona. Quindi tutte le volte che vogliamo fare un po' di bene, affrettiamoci pure, perché il ritardo può essere dannoso. Ma in tutti gli altri casi, quando per esempio si devono fare i compiti, o si deve studiare la lezione, quando si devono fare i piccoli servizietti di casa si deve invece cercare di far tutto con calma, per poter fare le cose bene con attenzione e con cura, senza distrazioni senza negligenze senza far danni e rompere o perdere oggetti di valore.
PREGHIERA O Maria, Madre Mia cara, fammi essere svelto e attento nelle opere buone, fammi vincere la pigrizia e le incertezze per imitare il Tuo generoso viaggio verso Santa Elisabetta.
FIORETTO: Col permesso della mamma andrò subito e volentieri a visitare un compagno ammalato.
ESEMPIO Il 12 aprile del 1855 il Papa Pio IX si era recato con molti altri sacerdoti a visitare le Catacombe di S. Alessandro sulla Via Nomentana a Roma e al ritorno si era fermato nella Basilica di S. Agnese. Dopo aver lungamente pregato sulla tomba della Martire, si recò con tutto il seguito nel vicino convento, dove in un grande salone erano i canonici e i parrocchiani riuniti per rendergli omaggio. Il Papa si era appena seduto sulla poltrona dorata del piccolo trono, che si udi un forte scricchiolio e il Papa, il trono e tutto 'il pubblico, sfondatosi il pavimento, precipitarono nel sottostante terreno... Nella confusione e nella polvere si udì distintamente la voce del Papa che invocava «Madonna Immacolata!» e poi un grande silenzio. Quelli che erano fuori, spaventati, si misero subito a scavare tra le macerie prevedendo grossi guai... Ma invece con grande meraviglia, trovarono che il Papa pur essendo precipitato da molti metri era completamente sano e nemmeno il suo vestito aveva il più piccolo strappo. Così pure tutti gli altri, uscirono dalle macerie illesi senza la più piccola ferita. Il Papa dell'Immacolata aveva ottenuto per tutti una miracolosa salvezza.
(Tratto dal libretto "Mese
Mariano per bambini - G. Sponzilli - LES Roma)