DALL'OMBRA
ALLA LUCE
30° GIORNO
Ave Maria.
DALL'OMBRA ALLA LUCE
Gesù dopo essere risorto, restò sulla terra per quaranta giorni. E in questi giorni si fece vedere molte volte dai suoi discepoli, si trovò spesso con loro per parlare del Regno di Dio, prima di ritornare in Paradiso, vicino all'Eterno Padre. Dopo quaranta giorni infatti, mentre sedeva a mensa con i discepoli, li salutò e li benedisse un'ultima volta, poi lentamente salì al Cielo. Prima però della sua Ascensione promise ai discepoli di mandare presto la Terza Persona della SS. Trinità, cioè lo Spirito Santo. I discepoli, meravigliati e confusi, restarono li a guardare in alto col cuore sospeso non sapendo che cosa fare, finchè non venne un Angelo dal Cielo a rassicurarli che in un giorno lontano Gesù sarebbe ritornato nel mondo. E' una scena d'addio molto viva ma manca la Madonna,.. Dov'era la Madonna in quel momento? Il Vangelo non dice niente, ma possiamo pensare che non fosse li con S. Giovanni a raccogliere l'ultimo sguardo del Suo Gesù? Non era certo a mensa coi discepoli, perché la Madonna in tutta la vita di Gesù sta sempre nell'ombra: la troviamo in luce di tristezza soltanto sul Calvario sotto la croce. Ma dopo l'Ascensione di Gesù al Cielo e dopo aver ricevuto lo Spirito Santo nel Cenacolo insieme con gli Apostoli, la Madonna incomincia la su a missione più bella, tutta luce e tutta ardente carità: aiutare tutti gli uomini a vivere bene la vita cristiana, pregare per tutti, perché arrivino alla gioia della Vita Eterna.
PREGHIERA O Maria, Madre mia cara, prega per me perché anche io sappia stare sempre nell'ombra con umiltà e semplicità qui sulla terra per raggiungere poi la luce del Cielo.
FIORETTO: Obbedire subito ai genitori senza scuse o negligenze in tutto quello che domandano.
ESEMPIO Il mese di agosto, a Roma, è molto caldo, la temperatura sale al massimo sia di giorno che di notte, ed anche nei dintorni è difficile trovare un po' d'aria fresca. Figuriamoci quindi quale fu la meraviglia dei viandanti del 5 agosto 352, quando videro sulla sommità del colle Esquilino una candida nevicata... In quella notte tra il 4 e il 5 agosto due sposi romani, di nobile casato, avendo deciso di offrire alla Madonna tutte le loro ricchezze, sognarono tutti e due, che la Madonna aveva gradita la loro offerta, e desiderava un tempio nel luogo ove, nella mattina successiva, si fosse trovata la neve. Anche il Papa del tempo, Liberia, fece lo stesso sogno e, quando seppe che la neve era caduta sul Colle Esquilino si portò in processione, seguito da numerosi fedeli, sul luogo del miracolo e tracciò con una verga, i limiti del nuovo Tempio. La chiesa fu costruita a spese degli sposi e fu veramente splendida, ricca di mosaici e di importanti opere d'arte. La Basilica si disse prima Liberiana, dal nome del Papa Liberio, poi prese il nome di S. Maria Maggiore. Il miracolo della neve è ricordato tutti gli anni nella Messa solenne che si celebra il 5 agosto, con una pioggia di fiori bianchi durante tutta la Messa.
(Tratto dal libretto "Mese
Mariano per bambini - G. Sponzilli - LES Roma)