UN ANNO CON SAN GIUSEPPE
22° Giugno
SAN GIUSEPPE PATRONO DELLE ANIME INTERIORI: FU UN UOMO INTERIORE PER IL SUO TOTALE DISTACCO DAL MONDO
San Giuseppe visse nel mondo, ma non era del mondo; Gesù disse dei suoi Apostoli: Voi non siete del mondo (Giov. 15, 19); con molta più ragione lo poteva dire del Padre suo Putativo; egli infatti non apparteneva in modo alcuno al mondo, anzi l'odiava; perciò non teneva con esso contatto alcuno che non fosse necessario, non cercava alcuno dei suoi piaceri e passatempi, non ambiva i suoi onori; detestava le sue vanità, e il mondo medesimo si scostava da lui riconoscendosene indegno. La casa di Nazareth lontana da ogni strepito profano era l'orto chiuso (Cant. 4, 12) di tutte le delizie dell'anima, in cui scorreva il fonte di tutte le grazie, su cui alitava costantemente un'aura di paradiso, su cui non aveva alcun potere il principe di questo mondo; qui la solitudine beata, quella che sola è beatitudine; qui il silenzio non interrotto, il raccoglimento abituale e il largo compenso alle distrazioni del mondo nella conversazione di Gesù e di Maria; qui, invece delle ciance inutili degli uomini, la compagnia degli angeli; qui infine, in luogo delle oziose faccende, l'attività operosa per gli interessi della gloria di Dio. S. Giuseppe, nella sua vita mortale doveva bensì occuparsi di cose esteriori; ma senza nessun scapito, anzi con accrescimento del suo fervore. Il lavoro lo compiva con Gesù, con Gesù e Maria prendeva il cibo, con Gesù pregava, si riposava e si ricreava. Egli non era mai così lontano dal mondo come quando si trovava presso Gesù; e poiché l'aveva sempre con sé notte e giorno, e non mai lo perdeva di vista, perciò anche nelle cose esteriori la sua vita era interiore, raccolta, tranquilla e serena. Questo distacco dal mondo, senza di cui è impossibile l'unione con Dio, S. Giuseppe lo vuole nei suoi figli, nel modo che è più perfetto, e loro l'ottiene con il suo valido patrocinio: vivere nel mondo e non aderire al medesimo, rinunziare alle sue massime, fuggire dai suoi pericoli, formarsi nell'interno dell'anima una cella in cui ritirarsi a godere degli amplessi dello Sposo Divino. Ecco quello che ci fa veri imitatori di S. Giuseppe e che ci procura quella pace che il mondo non sa dare e quella felicità eterna che è preludio della celeste.
PREGHIERA
PER TUTTO IL MESE DI GIUGNO
O
San Giuseppe con te, per tua intercessione noi benediciamo il Signore.
Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini per essere il casto sposo di
Maria e il padre putativo di Gesù. Tu hai vegliato continuamente, con
affettuosa attenzione la Madre e il Bambino per dare sicurezza alla loro
vita e permettere di adempiere la loro missione. Il Figlio di Dio ha
accettato di sottoporsi a te come a un padre, durante il tempo della sua
infanzia e adolescenza e di ricevere da te gli insegnamenti per la sua
vita di uomo. Ora tu ti trovi accanto a Lui. Continua a proteggere la
Chiesa tutta. Ricordati delle famiglie, dei giovani e specialmente di
quelli bisognosi; per tua intercessione essi accetteranno lo sguardo
materno di Maria e la mano di Gesù che li aiuta. Amen.
FIORETTO: — Consacra oggi i palpiti del cuore a Gesù e procura che tutti siano santi e degni di Lui.