Le
preghiere e meditazioni che seguono possono aiutare a fare la pia
pratica dei primi Venerdì del mese. Si possono anche omettere, in
quanto l'unica condizione necessaria per adempiere la pratica è fare la
Comunione, in stato di Grazia, ogni primo Venerdì del mese per nove
mesi continuativi, senza interruzione.
Il sacramento della Riconciliazione
La Comunione, necessaria per la pratica dei nove venerdì, può essere ricevuta solo quando si è in grazia di Dio.
Per confessarsi bene sono necessari cinque atti: esame di coscienza; dolore dei peccati; proposito di non commetterne più; accusa dei peccati; penitenza.
Preparati bene per ricevere Gesù nel Santissimo Sacramento dell'Altare.
Preghiera prima della Comunione
Cuore di Gesù, che nella tua infinita bontà hai promesso la salvezza eterna a coloro che si comunicano in onore del tuo sacro cuore il primo venerdì di ogni mese per nove mesi consecutivi, io ora intendo riceverti nella santa Comunione secondo la tua intenzione per conseguire la tua grande promessa. Aiutami, Signore, a vivere secondo la tua santa legge, a detestare ogni peccato e a confidare sempre nella tua infinita misericordia.
Preghiera dopo la Comunione
Credo, o Gesù buono, che tu sei venuto nell' anima mia. Ti adoro dal profondo del mio spirito e ti ringrazio con tutto il cuore di questo insigne beneficio che mi hai fatto venendo in me. Rimani sempre in me con la tua santa grazia e non permettere che mi separi più da te. Tu ti sei dato tutto a me e io ti do tutto me stesso con le mie azioni, i miei pensieri, i miei affetti, le mie pene. Mi consacro tutto a te e intendo accettare dalla tua mano tutte le prove che incontrerò nella mia vita in espiazione dei miei peccati e per la salvezza dei poveri fratelli peccatori.
Quante cose avrei da domandarti, o Gesù buono! Ma sono tanto povero che non conosco neppure le grazie che mi sono necessarie. Tu, però, che conosci i miei bisogni, concedimi tutto quello che è necessario per la salvezza dell'anima mia. Fa' che faccia sempre la tua santa volontà, che fugga il peccato e che sia fedele nell'adempimento dei miei doveri. Infine, ti chiedo la grazia di compiere bene questa pratica dei nove primi venerdì, ricevendoti sempre con le dovute disposizioni.
NOVE COMUNIONI
RIPARATRICI
Gesù ha chiesto a santa Margherita Maria Alacoque nove Comunioni in spirito di amore e di riparazione: per fare nostra questa intenzione potremmo recitare prima o dopo la Comunione
le seguenti preghiere.
Atto di riparazione
(Preghiera
indulgenziata)
O Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio, di trascuratezza, di disprezzo, ecco che noi prostrati innanzi a te, intendiamo riparare con particolari attestazioni di onore una così indegna freddezza e le ingiurie con le quali da ogni parte viene ferito dagli uomini l'amantissimo tuo Cuore. Memori però che noi pure altre volte ci macchiammo di tanta indegnità, e provandone vivissimo dolore, imploriamo anzitutto per noi la tua misericordia, pronti a riparare, con volontaria espiazione, non solo i peccati commessi da noi, ma anche quelli di coloro che, errando lontano dalla via della salute, ricusano di seguire te come pastore e guida, ostinandosi nella loro infedeltà, o, calpestando le promesse del Battesimo, hanno scosso il soavissimo giogo della tua legge. E mentre intendiamo espiare tutto il cumulo di questi deplorevoli peccati, ci proponiamo di ripararli ciascuno in particolare: l'immodestia e le brutture della vita e dell'abbigliamento, le insidie tese dalla corruttela alle anime innocenti, la profanazione dei giorni festivi, le ingiurie esecrande scagliate contro te e i tuoi Santi, gli insulti lanciati contro il tuo Vicario e l'ordine sacerdotale, le negligenze e i sacrilegi con cui è profanato lo stesso sacramento dell'amore divino, e infine le colpe pubbliche delle nazioni che osteggiano i diritti e il magistero della Chiesa da te fondata. Potessimo noi lavare col nostro sangue questi affronti! Intanto come riparazione dell'onore divino conculcato, noi ti presentiamo, accompagnandola con le espiazioni della Vergine tua Madre, di tutti i Santi e delle anime pie quella soddisfazione che tu stesso un giorno offristi sulla croce al Padre e che ogni giorno rinnovi sugli altari: promettendo con tutto il cuore di voler riparare, per quanto sarà in noi e con l'aiuto della tua grazia, i peccati commessi da noi e dagli altri e l'indifferenza verso un amore così grande, con la fermezza della fede, l'innocenza della vita, l'osservanza perfetta della legge evangelica, specialmente della carità, e di impedire inoltre con tutte le nostre forze le ingiurie contro di te, e di attrarre quanti più potremo alla tua sequela. Accogli, te ne preghiamo, o benignissimo Gesù, per l'intercessione della beata Vergine Maria riparatrice, questo volontario ossequio di riparazione, e conservaci fedeli nella tua obbedienza e nel tuo servizio fino alla morte con il gran dono della perseveranza, mediante il quale possiamo tutti un giorno pervenire a quella patria, dove tu col Padre e con lo Spirito Santo vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Litanie riparatrici
Divin Salvatore Gesù, degnati di abbassare uno sguardo di misericordia su noi, tuoi fedeli, che riuniti in un medesimo sentimento di fede, di amore e di riparazione, veniamo ai tuoi piedi per chiedere perdono dei nostri peccati e delle nostre infedeltà. Ti domandiamo misericordia anche per i peccatori nostri fratelli, per il mondo infelice e colpevole e per tutti quelli che non hanno la fortuna di amarti. Per noi e per tutti ti supplichiamo:
Perdonaci, o Signore.
Della dimenticanza e dell'ingratitudine degli uomini,
Perdonaci, o Signore.
Delle bestemmie che si lanciano contro di te, Perdonaci, o Signore.
Dei sacrilegi con cui si profana il tuo Sacramento di amore, Perdonaci, o Signore.
Dei tradimenti di cui tu sei l'adorabile vittima, Perdonaci, o Signore.
Delle ingiustizie che si commettono verso i poveri e gli umili, Perdonaci, o Signore.
Delle oppressioni dei nostri fratelli e dell'uccisione di tanti innocenti, Perdonaci, o Signore.
Delle persecuzioni verso i tuoi discepoli, Perdonaci, o Signore.
Degli scandali e della corruzione che rovinano tanti fanciulli, Perdonaci, o Signore.
Delle infedeltà di coloro che si dicono tuoi amici, Perdonaci, o Signore.
Della nostra tiepidezza nel tuo servizio, Perdonaci, o Signore.
Della nostra resistenza alla tua grazia, Perdonaci, o Signore.
Della nostra insensibilità verso coloro che soffrono, Perdonaci, o Signore.
Della nostra indifferenza per la diffusione del tuo Vangelo, Perdonaci, o Signore.
Vieni in aiuto alla nostra debolezza, o Signore Gesù, con la forza della tua grazia, perché possiamo evitare d'ora in poi tutto ciò che ti dispiace e corrispondiamo con generoso impegno al tuo amore. Tu che sei Dio, e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
RIFLESSIONE
DEL MESE
RIFLESSIONE
Il culto al Sacro Cuore di Gesù è la professione pratica di tutto il cristianesimo
(Pio XII: Enciclica Haurietis aquas in gaudio, 15 maggio 1956)
Il Cuore fisico di Gesù è il cuore di una persona divina, cioè del Verbo incarnato, e pertanto rappresenta tutto l'amore che Egli ha avuto ed ha ancora per noi. E' proprio per questa ragione che il culto da tributarsi al Cuore sacratissimo di Gesù è degno di essere stimato come la professione pratica di tutto il cristianesimo. La religione cristiana, infatti, essendo la religione di Gesù, è tutta imperniata su l'UomoDio Mediatore, così che non si può giungere al Cuore di Dio se non passando per il Cuore di Cristo, conforme a quanto Egli ha detto: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio» (Gv. 14, 6). Da ciò è facile dedurre che il culto al Cuore sacratissimo di Gesù non è in sostanza che il culto dell'amore che Dio ha per noi in Gesù, ed è insieme la pratica del nostro amore verso Dio e verso gli uomini. In altre parole, tale culto si propone l'amore di Dio come oggetto di adorazione, di azione di grazie e di imitazione; ed inoltre considera la perfezione del nostro amore verso Dio e verso il prossimo come la meta da raggiungere mediante la pratica sempre più generosa del comandamento nuovo, lasciato dal Divino Maestro agli Apostoli quasi in sacra eredità, allorché disse loro: «Io vi do il comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi» (Gv. 13, 34). E' degna dunque di essere tenuta in grande onore quella forma di culto, grazie alla quale l'uomo è in grado di onorare ed amare maggiormente Dio e di consacrarsi più facilmente e prontamente al servizio della divina carità; tanto più, poi, se si tiene presente che il Redentore stesso si è degnato di proporla e di raccomandarla al popolo cristiano, e i Sommi Pontefici l'hanno ricolmata di grandi lodi. Farebbe pertanto cosa temeraria e offensiva verso Dio, chiunque nutrisse minore stima per un così insigne beneficio elargito da Gesù Cristo alla sua Chiesa. Non vi può essere perciò alcun dubbio per i fedeli, che, tributando il loro ossequio al Cuore sacratissimo del Redentore, essi soddisfano in pari tempo al dovere gravissimo di servire Dio e di consacrare al loro Creatore e Redentore se stessi e tutta la propria attività, sia interna che esterna, e in tal modo mettono in pratica il precetto divino: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza» (Mt. 22, 37).
PREGHIERE FINALI
Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù
(Preghiera
indulgenziata)
O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, riguarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere; e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore. Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti
quanti attira al tuo sacratissimo Cuore. O Signore, sii il Re on solo dei fedeli che non si allontanarono mai da te, Ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa' che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro che vivono nell'inganno e nell'errore, o per discordia da te separati; richiamali al porto della verità, all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore. Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine. Fa' che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen.
Litanie del primo venerdì
Padre del cielo, che sei Dio
abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio
abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi