UN ANNO CON DON ALBERIONE
14° Gennaio
FINE ULTIMO
Non a noi, o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria per la tua misericordia e la tua fedeltà. Perché non dicano le genti: «Dov'è il loro Dio?» Il nostro Dio è nel cielo, e tutto quel che vuole egli fa (Sal.113, 13).
1. Dio si prefisse nella creazione ed in tutte le Sue opere, la Sua gloria. Egli non poteva prefiggersi un fine superiore nè inferiore a Se medesimo. E d'altra parte Egli, già felicissimo e beatissimo, nulla poteva acquistare per Se medesimo: l'unica gloria che poteva ancora ricevere è quella che Gli viene dalle creature, cioè la gloria estrinseca. Quando gli esseri da Lui chiamati all'esistenza Lo conoscono, Lo lodano, Lo servono, Lo amano, Gli danno una gloria estrinseca.
2. Questa gloria può avere molti gradi. Quanto più sono numerose le creature che servono Dio, tanto più Egli riceve il riconoscimento e la lode decorosa e solenne: «Nel gran numero del popolo sta la dignità del re» (Pro. 14, 28). Il re che governa un più gran popolo ha maggiore lode. Oh! se tutti gli uomini conoscessero e amassero il nostro Dio! Quanto più è intensa questa lode, tanto più sarà conveniente a Dio; se parte da esseri più perfetti, intelligenti, amanti, generosi, che tutto consacrano a Dio. Il sacrificio eucaristico è quindi l'adorazione, La lode, la soddisfazione, la supplica maggiore.
3. Facendomi santo ed arrivando al cielo io dò la maggior gloria a Dio. Tutto è così ben determinato che procurare la maggior gloria a Dio vuol dire procurare anche a me il massimo bene, «Ad majorem Dei gloriam» è la massima dei santi, é atto di carità perfetta, è purezza di intenzione. Grande espressione di amor di Dio: «Io desidero piuttosto stare all'inferno senza peccato, che stare in Paradiso col peccato, se ciò fosse possibile».
ESAME. — Nella mia vita guardo solo al bene mio o penso prima ai diritti di Dio? So armonizzare in me le due aspirazioni: gloria a Dio e santificazione dell'anima mia? Ciò é il programma intero di Gesù. «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà».
PROPOSITO. — Sarà sempre questa la mia massima, il mio proposito, la mia preghiera: Gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà.
PREGHIERA. — Dammi, o buon Signore, l'amore per Te; d'odio di me stesso; lo zelo per il prossimo; il disprezzo per il mondo. Mi studierò di obbedire ai superiori; di soccorrere gli inferiori; di essere utile agli amici, di perdonare ai nemici.
FIORETTO: Attendi con amore al tuo lavoro, come Gesù.
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