UN ANNO CON DON BOSCO

 

12° Gennaio

 

13) Per qual fine Dio ci ha creati? 

 

Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in  questa vita, e per goderlo poi nell'altra, in Paradiso. 

 

a) Conoscere Dio. 

 

65. - All'ombra della mucca. 

 

Giovannino Bosco conduceva al pascolo l'armento, e per ripararsi  dal sole si inginocchiava accanto alla mucca. Alcuni credettero che egli  mungesse le vacche, e lo accusarono di furto presso i padroni. I quali,  prudenti, vollero accertarsi e più volte lo sorpresero a studiare, in ginocchio, il catechismo. (M. B. 1, 198). 

 

66. - L'unica vera scienza. 

 

Don Bosco raccontando la facilità con cui da giovane mandava a  memoria opere di vario genere con una sola lettura, a un tratto s'interrupe esclamando: — Oh! Come avrebbe fatto meglio Don Bosco a leggere un solo capitolo dell'Imitazione di Cristo e metterlo bene in pratica! " (M. B. XVII, 364). 

 

b) Amare Dio. 

 

67. - Com'è buono il Signore! 

 

Oh! come risuonavano care sulle sue labbra quelle espressioni a  lui così famigliari mentre traspariva dal suo volto la fede che aveva in  cuore: — Come è buono il Signore con noi che non ci lascia mai mancare nulla! Serviamolo volentieri! Amiamo Iddio; amiamolo perchè è  nostro Padre. Tutto passa : ciò che non è eterno è niente !  (M. B. IV, 556). 

 

68. - Dedizione completa. 

 

Durante la lunga malattia fatta a Varazze, Don Bosco ebbe a soffrire ben sette eruzioni migliari per cui andò soggetto a mutamenti di  pelle.  Uno di quei giorni, sorridendo, diceva all'infermiere: — Guarda  come Don Bosco è cattivo. Muta perfino la pelle! Vedi la pelle nuova?  Vedremo se questa sarà più forte e capace di resistere più dell'altra alle  bufere e alle tempeste, che ora imperversano nel mondo. Ho fiducia però  che Dio la renderà abbastanza resistente per l'opera sua, a sua maggior  gloria. Tutte le nostre facoltà e il nostro ingegno, tutti i nostri lavori,  le nostre pene, le nostre umiliazioni bisogna che abbiano di mira solamente la gloria di Dio. Se noi fatichiamo per il nostro onore, non  valgono nulla i nostri pensieri, i nostri trovati, le nostre invenzioni, le  nostre opere. Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo; il mondo  è un cattivo pagatore, e paga sempre, con l'ingratitudine.  E dopo una pausa di qualche minuto soggiungeva : — Chi è Don  Bosco? È un povero figlio di contadini; che la misericordia di Dio elevò  al grado di sacerdote senza alcun suo merito. Ma osserva quanto è grande  la bontà del Signore! Egli si servì di un semplice prete per fare delle  cose ammirabili in questo mondo; e tutto si fece, e si farà in avvenire,  a maggior gloria di Dio e della sua Chiesa!... (M. B. X, 265-266). 

 

c) Servire Dìo. 

 

69. - I Missionari. 

 

Cooperando nella salvezza delle anime. 

 

Don Bosco, salutando i primi missionari salesiani, così diceva a1  popolo: — Se essi espongono a cimento la loro vita, deh! non ricusate  di fare anche voi qualche piccolo sacrificio. Preghiamo Dio che li aiuti e  li consoli; ma chi può, li conforti pure con le sue elemosine. Cooperate  così alla divina gloria e alla salute delle anime, rendendovi degni del centuplo che Dio promette fin su questa terra a chi dà qualche cosa per  amor suo, e, quel che è più, porrete in salvo l'anima vostra.  (M. B. xv, 20). 

 

70. - Per la Casa di Dio. 

 

Servir Dio nelle persone che lo rappresentano e nelle cose che  gli appartengono. 

 

Appena eretta la chiesa di San Francesco di Sales in Valdocco,  Don Bosco si mostrava sommamente sollecito nell'esigere pulizia e ordine nei vasi sacri e nelle sacre paramenta, come già aveva fatto quando  era prefetto di sacrestia nel Seminario di Chieri. Si mostrava attentissimo affinchè mai nè di giorno nè di notte si spegnesse la lampada  davanti al SS. Sacramento. Era suo piacere levare le ragnatele, spolverare  l'altare, scopare la chiesa, lavare la predella. (M. B. iv, 450). 

 

d) Godere Dio. 

 

71. - Sono morta, ma vivo. 

 

Il 25 novembre 1856 Mamma Margherita moriva all'Oratorio. Nell'agosto del 1860 Don Bosco la vide in sogno vicino al santuario della  Consolata. Il suo aspetto era bellissimo. — Voi qui? Non siete morta?  — Sono morta, ma vivo.  — E siete felice?  — Felicissima.  Don Bosco le chiese notizie di alcuni giovani morti:  — Tutti salvi.  — Fatemi conoscere che cosa godete in Paradiso.  — Non posso fartelo intendere.  — Almeno un saggio, qualche stilla.  Allora Mamma Margherita divenne tutta risplendente: veste preziosa, aspetto maestoso, e dietro a lei un coro numeroso di angeli cantava. Margherita innalzò un canto di amore a Dio che trasportava ed  esaltava; il coro l'accompagnava con un'armonia di mille voci e mille  gradazioni. Don Bosco rimase incantato e fuori di sè tanto che non  seppe più che cosa chiedere alla madre. Terminato il canto, Mamma  Margherita lo salutò: — Ti aspetto, perchè noi due dobbiamo rimanere  sempre insieme. (M. B. v, 567). 

 

FRASE BIBLICA. - Il Signore benedirà il suo popolo con la pace. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Non siamo creati per bere, e per mangiare, sibbene per amar Dio e salvar l’anima.

 

PREGHIERA DEL MESE: - Signore Iddio onnipotente, vi ringrazio dei lumi che la vostra parola ha portato alla mia mente, e degli affetti che mi ha destato nel cuore. Datemi grazia che essa produca in me un frutto centuplo, cosicché io riporti piena vittoria sulle mie cattive inclinazioni, e la mia fede divenga sempre più operosa, l'amore a voi sempre più infiammato ed efficace, la virtù sempre più perfetta e costante. Fate che io non mi contenti solamente di conoscere la vostra dottrina, ma con una fedeltà costante sino al termine della mia vita la metta in pratica. Così sia. (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)

 

FIORETTO: — Fa una mortificazione per unirti ai patimenti di Gesù sofferente nella culla.

 

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