I Vangeli posson dirsi il più bel fiore della predicazione apostolica. Le parole e i fatti di Gesù erano oggetto della predicazione degli
Apostoli, ed i fedeli, dopo aver sentito il divino racconto, espressero il desiderio di averne il
ricordo scritto. Così nacquero i Sinottici: (1) il Vangelo di San Matteo, dato come ricordo della
predicazione apostolica in Palestina; di San Marco, ricordo della predicazione di San Pietro in Roma; di San Luca, ricordo della predicazione di San Paolo al mondo ellenico. San Giovanni invece scrisse il Vangelo non come ricordo di
predicazione, ma come ricordo personale da opporsi agli eretici che negavano la divinità di Cristo. Ecco come nacquero i nostri quattro Vangeli, che
hanno il nome di tutta la predicazione apostolica, chiamata Evangelo (Marco 1,1; Atti 21,8;
Ef. 4,11; 2 Tim. 4,5); ma siccome essi, parlando di ciò che fece e disse Gesù, erano il Vangelo per
eccellenza, questo nome li distingue.
Il Vangelo è il libro, più prezioso del mondo, il sole dei libri; perchè ivi parla la Verità. Esso è il più bel canto della fede, la più bella ricchezza della liturgia, e dovrebbe essere la quotidiana e indispensabile lettura del
cristiano, perché è la via, la verità e la vita. Ma questa luce, questa vita, non è stata
consegnata a noi direttamente, bensì alla Chiesa, alla madre, perchè ci dia il cibo secondo l'età e i
bisogni, e noi, come figli obbedienti, dobbiamo leggere il Vangelo con amore, con umiltà e
adorazione ed aspettare dalla madre le spiegazioni, perché non son le parole che portano la vita, ma il senso riposto in esse, che Gesù manifesta
soltanto alla sua sposa, alla Chiesa nostra madre.
(1) Sinottici (dal greco a
sùn-orao » = vedere insieme) furono detti i testi dei tre evangelisti Matteo, Marco e Luca, che già fin dai primi tempi cristiani, venivano
disposti in colonne parallele affinchè si avesse una visione d'insieme, simultanea e coordinata della narrazione
evangelica. Le edizioni dei tre testi così disposti si dissero sinossi. Insieme però alle frequenti concordanze (spesso letterali dei
medesimi racconti) si hanno pure notevoli
divergenze (concordia discors). Come spiegare questo fatto e l'interdipendenza dei testi? Di qui la cosiddetta questione sinottica, di cui varie sono state le Ipotesi che
i critici hanno avanzato per darne la soluzione, fin ad ora non raggiunta.